Libano, altri due attacchi di Israele alle basi Onu: 2 feriti. Abbattuti muri di quella italiana. L’Unifil: “Non ce ne andiamo”. Crosetto a Tel Aviv: “La prossima volta rispondiamo?”

L’Idf apre di nuovo il fuoco sulle postazioni delle Nazioni Unite: uno dei due feriti è grave. Londra si dice "inorridita" dagli attacchi. Sànchez: "Stop a export di armi per gli israeliani" (leggi). Il ministro della Difesa italiano: "Siamo in Libano e ci rimaniamo, mai ci sposteremo perché qualcuno ce lo chiede con la forza"

Aggiornato: 16:41

I fatti più importanti

  • 14:37

    Crosetto: “Ritiro Unifil? Prossima settimana il tema all’Onu”

    “Non si parla di ritiro delle truppe italiane, parliamo sempre di missione Unifil. Qualunque decisione viene presa dalle Nazioni Unite e penso che la prossima settimana si troveranno per parlare di questa cosa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita in Kosovo, rispondendo alle domande dei giornalisti. 

  • 14:22

    Governo del Regno Unito “inorridito” per gli attacchi a missione Onu

    Il governo britannico di Keir Starmer è “inorridito per le notizie” di attacchi deliberati delle forze israeliane contro il contingente Onu dell’Unifil schierato (con forte presenza italiana) nel Libano del sud. Lo ha detto una portavoce di Downing Street incalzata da domande dei giornalisti sulla questione durante il suo briefing di giornata.

  • 13:38

    Crosetto: “Ho detto a Israele, la prossima volta rispondiamo?”

    “Cosa succedere la prossima volta, dobbiamo rispondere?” è quanto ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nei colloqui avuti in queste ore con Israele dopo gli attacchi alle basi dell’Unifil nel sud del Libano. “É una domanda provocatoria – ha aggiunto – per la gravità dell’atto che era avvenuto”. Rispondendo ai giornalisti durante la sua visita in Kosovo, il ministro è anche tornato sulle regole d’ingaggio della missione Onu. “é un anno e mezzo che chiedo il cambio delle regole d’ingaggio, l’ho formalizzato e l’ho detto a tutti, inascoltato”. 

  • 13:38

    Crosetto: “Siamo in Libano e ci rimaniamo”

    “Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite”. Lo ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo gli attacchi israeliani alle basi italiane delle missione Unifil in Libano. “Ieri – ha aggiunto Crosetto dal Kosovo dove è andato a far visita ai militari italiani – ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l’Italia non prende ordini da nessuno”. 

  • 13:01

    +++ Libano, nuovo attacco israeliano alle basi italiane: abbattuti due muri +++

    Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. Secondo qualificate fonti di sicurezza che seguono il dossier e sono in contatto con i vertici della missione dell’Onu, l’attacco è avvenuto alla base 1-31 – già colpita nei giorni scorsi – e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base. Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura.

  • 12:49

    Media: “‘Ministro della Difesa’ di Hezbollah ferito gravemente a Beirut”

    Il cosiddetto “ministro della Difesa” di Hezbollah e negoziatore per conto di Hasan Nasrallah (nonché suo cognato) Wafik Spa sarebbe stato ferito molto gravemente nell’attacco israeliano di ieri sera a Beirut ovest. Lo riferisce Sky news Arabia.

  • 12:23

    Berlino: “L’attacco all’Unifil è inaccettabile”

    “Israele ha il diritto di difendersi ma l’attacco all’Unifil è inaccettabile”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli esteri tedesco, a Berlino, rispondendo a una domanda in conferenza stampa. “La protezione delle truppe dell’Onu deve avere massima priorità”, ha aggiunto. A una domanda se l’attacco sia ritenuto intenzionale, il portavoce ha aggiunto di non partecipare a speculazioni.

  • 12:21

    Tenenti (Unifil): “Attacchi di Israele voluti e deliberati, è violazione del diritto internazionale”

    “Dopo i 3 attacchi di ieri stamane ne abbiamo registrato un quarto: l’esercito israeliano ha colpito la sede centrale Unifil a Naqoura non lontanissimo dai nostri ospedali”. Così Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu Unifil dopo il nuovo attacco israeliano ai caschi blu delle Nazioni Unite, avvenuto stamane. “Quattro attacchi in 48 ore – spiega Tenenti – che oggi hanno causato due feriti fra i pacekeeper”.

    Per Tenenti “la situazione è chiara: se nei mesi passati ci sono stati scontri, in questo caso sembrano attacchi voluti e deliberati contro l’Unifil da parte dell’Idf, l’esercito israeliano. Noi ci sentiamo in una situazione vulnerabile e complicata, ma continueremo a rimanere qui. Perché siamo qui con un mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e non è pensabile che un membro dell’Onu possa prevalere sul Consiglio stesso. Attaccare una missione di pace – conclude Tenenti – è una violazione chiara del diritto internazionale e umanitario. “

  • 12:15

    Tajani: “Attacco a Unifil è inaccettabile, abbiamo riscritto al ministro degli Esteri israeliano”

    “Quello che sta accadendo è inaccettabile. Oggi abbiamo scritto di nuovo al ministro degli Esteri israeliano: aspettiamo che facciano l’inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c’è stato un altro incidente in una base in cui c’erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani oggi a Torino.

  • 12:05

    Sánchez: “Cessare l’esportazione di armi verso Israele, la Spagna già ha smesso”

    Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato che chiederà alla comunità internazionale di cessare l’esportazione di armi verso Israele per “violazione del diritto internazionale” dopo “l’invasione” del Libano. “Il governo spagnolo dallo scorso 7 ottobre non fa esportare qualsiasi tipo di arma o materiale militare in Israele, niente”, ha detto in una conferenza stampa presso l’Accademia di Spagna a Roma dopo l’incontro con Papa Francesco, con il quale ha discusso di questo tema.