Libano, altri due attacchi di Israele alle basi Onu: 2 feriti. Abbattuti muri di quella italiana. L’Unifil: “Non ce ne andiamo”. Crosetto a Tel Aviv: “La prossima volta rispondiamo?”

L’Idf apre di nuovo il fuoco sulle postazioni delle Nazioni Unite: uno dei due feriti è grave. Londra si dice "inorridita" dagli attacchi. Sànchez: "Stop a export di armi per gli israeliani" (leggi). Il ministro della Difesa italiano: "Siamo in Libano e ci rimaniamo, mai ci sposteremo perché qualcuno ce lo chiede con la forza"

Aggiornato: 18:32

I fatti più importanti

  • 18:32

    Idf: “Unifil colpito durante uno scontro a fuoco”

    “In mattinata, i soldati dell’Idf che operavano nel Libano meridionale hanno identificato una minaccia immediata contro di loro. I soldati hanno risposto con il fuoco verso la sua direzione. Un esame iniziale indica” che una postazione di Unifil si trovava “a circa 50 metri dall’origine della minaccia” ed è stata “colpita durante l’incidente”, con il “conseguente ferimento di due membri della forza Onu”. Lo riferisce l’esercito israeliano in una nota, ribadendo di aver dato “ore prima” istruzioni all’Unifil di “entrare in spazi protetti e di rimanervi”.

  • 18:26

    Fonti Israele: “Risposta all’Iran ancora in fase di pianificazione”

    La risposta israeliana all’Iran per l’attacco missilistico del primo ottobre è ancora in fase di pianificazione. Lo ha indicato un funzionario israeliano, che ha parlato a condizione di anonimato, al Washington Post dopo che la riunione del gabinetto israeliano convocata ieri sera si è conclusa senza il via libera alla rappresaglia contro la Repubblica islamica. Il funzionario ha confermato il ritardo nella decisione del gabinetto di sicurezza, precisando che tra Israele e l’Amministrazione Biden le consultazioni sono continue. La fonte ha specificato, inoltre, che il gabinetto di sicurezza può essere convocato telefonicamente per una votazione in qualsiasi momento.

  • 16:41

    Due soldati libanesi uccisi in un raid israeliano

    L’esercito libanese ha comunicato che gli israeliani hanno colpito una sua postazione uccidendo due militari.

  • 16:34

    Israele: “Indagine approfondita sugli attacchi a Unifil”

    L’esercito israeliano ha detto di “condurre un esame approfondito al più alto livello” sugli attacchi alle basi dell’Unifil.

  • 16:08

    Muri base Unifil abbattuti con un caterpillar delle Idf

    “Oggi diversi muri a T nella nostra posizione Onu 1-31, vicino alla linea blu a Labbouneh, sono caduti quando un caterpillar delle Idf ha colpito il perimetro e i carri armati dell’Idf si sono mossi in prossimità della posizione Onu”. Lo scrive l’Unifil su X aggiungendo che “le nostre forze di peacekeeping sono rimaste sul posto e una forza di reazione rapida dell’Unifil è stata inviata per assistere e rinforzare la posizione”.

  • 16:07

    La Francia convoca l’ambasciatore d’Israele

    Dopo gli attacchi alle basi dell’Unifil in Libano Parigi ha convocato oggi l’ambasciatore d’Israele in Francia al ministero degli Esteri. “La Francia – ha detto uno dei portavoce del Quai d’Orsay nel suo quotidiano punto stampa – condanna la prosecuzione degli attacchi israeliani deliberati contro l’Unifil. Due caschi blu sono stati feriti oggi, secondo un bilancio provvisorio, dopo un nuovo attacco israeliano contro una postazione Unifil a Naqura. Uno di loro è in gravi condizioni”. “Questi attacchi – ha detto ancora il portavoce – rappresentano gravi violazioni del diritto internazionale e devono cessare immediatamente. Le autorità israeliane devono dare spiegazioni: la Francia, quindi, convoca oggi l’ambasciatore d’Israele al ministero degli Esteri”.
    “La Francia – ha continuato il portavoce – ricorda che la protezione dei caschi blu è un obbligo che si impone a tutti. Tutte le parti devono rispettarlo e consentire all’Unifil di continuare a svolgere il suo mandato, rispettando anche la sua libertà di movimento”. La Francia “rende omaggio a tutto il personale Unifil, al nostro contingente francese, a tutti i contingenti, per il loro impegno continuo e la loro professionalità in queste difficili condizioni”. Infine, Parigi “ricorda l’urgenza di una cessazione delle ostilità e di una soluzione diplomatica basata sull’applicazione integrale della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”. 

  • 15:17

    Ambasciatore Israele: “Abbiamo aperto un’indagine sull’accaduto, la trasmetteremo all’Italia”

    “Come promesso, Israele ha aperto un’indagine sugli ultimi casi e trasmetterà i risultati in maniera trasparente all’Italia. A questo proposito, l’attaché militare israeliano incontrerà oggi i vertici dell’esercito italiano per illustrare i dettagli dell’indagine. Israele agisce in modo trasparente e in stretta collaborazione con l’Italia e con Unifil che opera sul campo, e si rammarica per qualsiasi danno all’Onu e alle forze non coinvolte”: lo si legge in comunicato dell’ambasciata di Israele in Italia. “Purtroppo – si legge nella nota – l’organizzazione terroristica Hezbollah ha installato indisturbata le sue capacità militari vicino alle basi Unifil. Da tempo Hezbollah attacca Israele operando nei pressi di queste basi, sparando sul territorio israeliano e scavando tunnel nelle vicinanze delle suddette basi per trascinare Israele in qualche provocazione. Israele è costretto a rispondere a questi attacchi, per proteggere le proprie forze e l’incolumità dei propri cittadini. Israele ribadisce che non è interessato a un’escalation in Libano, ma è tenuto a proteggere i propri cittadini in conformità con il diritto internazionale”. Nella nota dell’ambasciata si sottolinea inoltre che “Israele apprezza gli sforzi dell’Italia per prevenire l’escalation nelle nostre aree e il suo contributo all’Unifil”, ma “la comunità internazionale deve esigere il disarmo e il ritiro delle forze di Hezbollah in conformità con la risoluzione Onu 1701”.

  • 14:54

    Comunità ebraiche italiane: “Consapevoli della criticità degli attacchi a Unifil”

    “Siamo pienamente consapevoli della criticità della situazione in corso, anche sul piano politico, di questi episodi che, come apprendiamo, sono oggetto di attenta verifica e indagine in tutte le sedi preposte”. Lo scrive in una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni e ai ministri Crosetto e Tajani la presidente della Comunità ebraica italiana Noemi Di Segni esprimendo “come voce ebraica qui in Italia, la nostra vicinanza alla missione italiana e ai soldati Unifil tutti, che con spirito di servizio sono presenti nelle zone di combattimento, auspicando la loro incolumità”. “Grati nuovamente al governo italiano – conclude – per tutto l’impegno dedicato alla sicurezza, qui nelle nostre città, in Libano in queste dure settimane e in ogni altro luogo e presidio”. 

  • 14:49

    L’esercito di Israele: “Ondata di 65 razzi lanciata dal Libano sul nord di Israele”

    Alle 15 (un’ora indietro in Italia), Hezbollah ha lanciato 65 razzi contro il nord di Israele, come riferisce l’Idf. Intanto le sirene continuano a suonare in altre comunità rispetto a quelle già prese di mira. 

  • 14:47

    Il premier del Libano ha chiesto una risoluzione Onu per il cessate il fuoco

    Il primo ministro ad interim del Libano Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di approvare una risoluzione per un cessate il fuoco “immediato” tra Israele e Hezbollah. In un discorso televisivo, il premier ha sottolineato “l’impegno del suo governo a dispiegare l’esercito al confine con Israele per contribuire alla fine delle ostilità” e ha affermato che “Hezbollah sarebbe d’accordo”.