Gaza, raid di Israele sul campo profughi di Jabalia: 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati”. Idf: “I civili lascino Gaza Nord, è zona di combattimento”

Sul fronte diplomatico il governo iraniano è "estremamente nervoso" ed è impegnato in "urgenti sforzi diplomatici" con i Paesi del Medio Oriente per valutare se è possibile ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico.

Aggiornato: 12:08

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    11:11

    Raid di Israele sul campo profughi di Jabalia, 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati nel campo”

    Sono 22 le persone che hanno perso la vita e molte altre quelle che sono rimaste ferite a seguito dei raid aereo israeliano che ha colpito nella notte il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito questa mattina soccorritori citati dalla Cnn. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’ospedale di al-Ahli Baptist, come ha spiegato il responsabile dei servizi di emergenza del nord di Gaza, Fares Afana. Ieri Msf aveva denunciato che migliaia di persone erano intrappolate nel campo profughi senza la possibilità di uscire. Tra loro anche cinque operatori di Medici senza frontiere.
    Al bilancio delle vittime si aggiunge un numero imprecisato di ”dispersi che si trovano ancora sotto le macerie”. Secondo l’agenzia di stampa Wafa i dispersi sono almeno 14, mentre i feriti sono una trentina.

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  • 12:08

    Israele, media: ospedale nel nord sposta pazienti in sotterranei

    L’ospedale di Ziv a Safad, nel nord di Israele, è in stato di massima allerta: le operazioni non urgenti sono sospese, al personale è stato chiesto di prendere in considerazione la possibilità di donare il sangue in caso di necessità e tutti i pazienti – compresi i neonati nel reparto maternità – sono stati trasferiti nei sotterranei della struttura. Lo riporta la Cnn, commentando che l’aspettativa è chiara: se Israele finirà per inviare altre truppe nel Libano meridionale, la situazione potrebbe precipitare. “Siamo stati in una situazione di guerra nell’ultimo anno, ma dopo l’ingresso dell’esercito in Libano, i nostri servizi e tutto il personale sono pronti, purtroppo, per la prossima ondata di vittime”, ha detto all’emittente statunitense il direttore dell’ospedale, Salman Zarka.
    Lo Ziv Medical Center è l’unico ospedale della zona e il più vicino ai confini israeliani con il Libano e la Siria, oltre che con le alture occupate del Golan. L’ospedale di Safad ha accolto per mesi persone ferite dal fuoco transfrontaliero, compresi i bambini feriti nell’attacco mortale di Majdal Shams a luglio. “Quando si combatte sul terreno, di solito ci sono più feriti e, purtroppo, soldati morti. Spero che non accada, (ma) dobbiamo essere pronti”, ha aggiunto Zarka, riservista dell’esercito israeliano (Idf) ed ex comandante del Centro servizi medici dell’Idf. 

  • 11:55

    Idf: “Continueremo a colpire le postazioni di Hezbollah”

    L’Idf continuerà a “colpire le postazioni di Hezbollah” nel sud del Libano. Lo ha annunciato il portavoce Avichay Adraee su ‘X’ invitando i residenti a non fare ritorno nelle loro case “fino a ulteriore avviso”. Sarà l’Idf a comunicare quando sarà “sicuro” rientrare, ha aggiunto.

  • 11:11

    Raid di Israele sul campo profughi di Jabalia, 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati nel campo”

    Sono 22 le persone che hanno perso la vita e molte altre quelle che sono rimaste ferite a seguito dei raid aereo israeliano che ha colpito nella notte il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito questa mattina soccorritori citati dalla Cnn. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’ospedale di al-Ahli Baptist, come ha spiegato il responsabile dei servizi di emergenza del nord di Gaza, Fares Afana. Ieri Msf aveva denunciato che migliaia di persone erano intrappolate nel campo profughi senza la possibilità di uscire. Tra loro anche cinque operatori di Medici senza frontiere.
    Al bilancio delle vittime si aggiunge un numero imprecisato di ”dispersi che si trovano ancora sotto le macerie”. Secondo l’agenzia di stampa Wafa i dispersi sono almeno 14, mentre i feriti sono una trentina.

  • 10:50

    Gaza, “49 vittime e 219 feriti nelle ultime 24 ore”

    Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che nei cinque attacchi israeliani delle ultime 24 ore sono state uccise 49 persone e altre 219 sono rimaste ferite. Informa inoltre che le operazioni di soccorso continuano e che ci sono ancora persone sotto le macerie. Il ministero della Sanità stima che dal 7 ottobre scorso siano state uccise almeno 42.175 persone e che altre 98.336 siano rimaste ferite.

  • 10:00

    Iran-Arabia Saudita, tensione sulla concessione dello spazio aereo a Israele

  • 09:56

    Tajani: “Vogliamo sapere cosa è successo ai militari Unifil”

    Sull’attacco israeliano all’Unifil, “vogliamo sapere se è stata una scelta politica o di militari sul terreno. Perché i nostri militari non sono terroristi di Hezbollah e noi siamo amici di Israele. Aspettiamo risposte dall’inchiesta israeliana”: lo ha detto intervenendo alla festa de Il Foglio il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani. “Sono settimane che chiediamo garanzie al governo israeliano – ha proseguito – e ci sono state date assicurazioni”, ma “troppe volte ci sono stati attacchi contro i militari dell’Unifil, ci sono stati feriti”. “I militari italiani non si toccano”, ha ribadito.

  • 09:55

    Libano, nelle ultime 24 ore 60 morti e 168 feriti negli attacchi israeliani

    Sono almeno 60 i libanesi che hanno perso la vita e 168 quelli rimasti feriti in raid condotti dai caccia israeliani nelle ultime 24 ore. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Beirut parlando di 54 raid aerei che nello stesso arco di tempo hanno colpito il Paese dei Cedri. I raid sono stati concentrati soprattutto nel sud del Libano, nei quartieri meridionali di Beirut e nella Valle della Bekaa.

  • 09:54

    Idf intima ai civili di lasciare Gaza Nord: “Zona di combattimenti”

    Le Idf hanno diffuso un “messaggio importante” in arabo per i cittadini che vivono del nord di Gaza City, dicendo che “l’area deve essere evacuata immediatamente tramite Salah El-Din Street verso l’area umanitaria” perché “è considerata una zona di combattimento pericolosa”. L’Idf spiega che vanno evacuati anche “i rifugi lì situati” perché i militari israeliani stanno “operando con grande forza contro le organizzazioni terroristiche e continueranno a farlo per molto tempo”.

  • 09:53

    Cnn: Iran teme rappresaglie di Israele. “Intenso” lavoro diplomatico per limitare la reazione

    Il governo dell’Iran è impegnato in un ”intenso e urgente” lavoro diplomatico con i Paesi del Medioriente per cercare di limitare la rappresaglia israeliana per l’attacco missilistico lanciato da Teheran il primo ottobre. Lo riporta la Cnn citando proprie fonti ben informate secondo le quali, se proprio l’attacco israeliano dovesse esserci, l’obiettivo è almeno quello di proteggere Teheran.