Gaza, raid di Israele a Jabalia: 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati”. Idf: “I civili lascino Gaza Nord”. Onu: “Aiuti alimentari fermi dal 1° ottobre”

Nuovi combattimenti nella zona nord della Striscia. Lì, secondo Medici senza frontiere, si trovano intrappolate migliaia di persone senza via di fuga. E ora Israele chiede di spostarsi. Tensione Iran-Arabia Saudita: Teheran “tratta” sullo spazio aereo in caso di attacco israeliano (di F. Scuto)

Aggiornato: 13:56

  • In Evidenza
    11:11

    Raid di Israele sul campo profughi di Jabalia, 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati nel campo”

    Sono 22 le persone che hanno perso la vita e molte altre quelle che sono rimaste ferite a seguito dei raid aereo israeliano che ha colpito nella notte il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito questa mattina soccorritori citati dalla Cnn. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’ospedale di al-Ahli Baptist, come ha spiegato il responsabile dei servizi di emergenza del nord di Gaza, Fares Afana. Ieri Msf aveva denunciato che migliaia di persone erano intrappolate nel campo profughi senza la possibilità di uscire. Tra loro anche cinque operatori di Medici senza frontiere.
    Al bilancio delle vittime si aggiunge un numero imprecisato di ”dispersi che si trovano ancora sotto le macerie”. Secondo l’agenzia di stampa Wafa i dispersi sono almeno 14, mentre i feriti sono una trentina.

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  • 13:56

    Il Qatar condanna “l’attacco brutale” a Unifil: “Viola il diritto internazionale”

    Il Qatar ha condannato l’attacco sferrato dalle Idf contro il quartier generale dell’Unifil nel sud del Libano affermando che si tratta di “un attacco brutale” che rappresenta una ”violazione del diritto internazionale”. Il ministro di Stato per la cooperazione internazionale Lolwah bin Rashid Al-Khater ha sottolineato in una nota che “questa aggressione israeliana costituisce una palese violazione del diritto internazionale umanitario e ignora la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

  • 12:59

    World Food Programme: nel Nord della Striscia aiuti fermi dal 1° ottobre

    L’agenzia alimentare delle Nazioni Unite World food programme (Wfp) ha riferito che dall’1° ottobre non sono più transitati aiuti alimentari nella parte settentrionale di Gaza. Stando a quanto riferito, il principale valico di frontiera è stato chiuso per circa due settimane e l’operazione di terra in corso da parte di Israele ha un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare per migliaia di famiglie palestinesi. “Il nord è sostanzialmente isolato e non siamo in grado di operare in quella zona”, ha affermato Antoine Renard, direttore nazionale del Wfp per i territori palestinesi.

  • 12:23

    Hamas: “A Jabalia massacri di Israele con il sostegno Usa”

    Hamas ha accusato l’esercito israeliano di aver commesso “massacri” nella zona del campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, sostenendo che gli attacchi sono stati condotti come “ritorsione contro civili disarmati sotto copertura statunitense”. Lo riporta Al Jazeera. In una dichiarazione, Hamas ha condannato i “massacri dell’occupazione nazista” israeliana che hanno preso di mira un’area residenziale a Jabalia ieri sera, uccidendo almeno 22 persone e ferendone più di 90, “questi massacri sono una continuazione del genocidio criminale in corso contro il nostro popolo, protetto dal sostegno americano”. Gli attacchi intensificati contro i civili sono un tentativo di “punire la popolazione per la sua resilienza e il rifiuto dello sfollamento”, rimarca Hamas.

  • 12:08

    Israele, media: ospedale nel nord sposta pazienti in sotterranei

    L’ospedale di Ziv a Safad, nel nord di Israele, è in stato di massima allerta: le operazioni non urgenti sono sospese, al personale è stato chiesto di prendere in considerazione la possibilità di donare il sangue in caso di necessità e tutti i pazienti – compresi i neonati nel reparto maternità – sono stati trasferiti nei sotterranei della struttura. Lo riporta la Cnn, commentando che l’aspettativa è chiara: se Israele finirà per inviare altre truppe nel Libano meridionale, la situazione potrebbe precipitare. “Siamo stati in una situazione di guerra nell’ultimo anno, ma dopo l’ingresso dell’esercito in Libano, i nostri servizi e tutto il personale sono pronti, purtroppo, per la prossima ondata di vittime”, ha detto all’emittente statunitense il direttore dell’ospedale, Salman Zarka.
    Lo Ziv Medical Center è l’unico ospedale della zona e il più vicino ai confini israeliani con il Libano e la Siria, oltre che con le alture occupate del Golan. L’ospedale di Safad ha accolto per mesi persone ferite dal fuoco transfrontaliero, compresi i bambini feriti nell’attacco mortale di Majdal Shams a luglio. “Quando si combatte sul terreno, di solito ci sono più feriti e, purtroppo, soldati morti. Spero che non accada, (ma) dobbiamo essere pronti”, ha aggiunto Zarka, riservista dell’esercito israeliano (Idf) ed ex comandante del Centro servizi medici dell’Idf. 

  • 11:55

    Idf: “Continueremo a colpire le postazioni di Hezbollah”

    L’Idf continuerà a “colpire le postazioni di Hezbollah” nel sud del Libano. Lo ha annunciato il portavoce Avichay Adraee su ‘X’ invitando i residenti a non fare ritorno nelle loro case “fino a ulteriore avviso”. Sarà l’Idf a comunicare quando sarà “sicuro” rientrare, ha aggiunto.

  • 11:11

    Raid di Israele sul campo profughi di Jabalia, 22 morti. Msf: “Migliaia intrappolati nel campo”

    Sono 22 le persone che hanno perso la vita e molte altre quelle che sono rimaste ferite a seguito dei raid aereo israeliano che ha colpito nella notte il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito questa mattina soccorritori citati dalla Cnn. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’ospedale di al-Ahli Baptist, come ha spiegato il responsabile dei servizi di emergenza del nord di Gaza, Fares Afana. Ieri Msf aveva denunciato che migliaia di persone erano intrappolate nel campo profughi senza la possibilità di uscire. Tra loro anche cinque operatori di Medici senza frontiere.
    Al bilancio delle vittime si aggiunge un numero imprecisato di ”dispersi che si trovano ancora sotto le macerie”. Secondo l’agenzia di stampa Wafa i dispersi sono almeno 14, mentre i feriti sono una trentina.

  • 10:50

    Gaza, “49 vittime e 219 feriti nelle ultime 24 ore”

    Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha reso noto che nei cinque attacchi israeliani delle ultime 24 ore sono state uccise 49 persone e altre 219 sono rimaste ferite. Informa inoltre che le operazioni di soccorso continuano e che ci sono ancora persone sotto le macerie. Il ministero della Sanità stima che dal 7 ottobre scorso siano state uccise almeno 42.175 persone e che altre 98.336 siano rimaste ferite.

  • 10:00

    Iran-Arabia Saudita, tensione sulla concessione dello spazio aereo a Israele

  • 09:56

    Tajani: “Vogliamo sapere cosa è successo ai militari Unifil”

    Sull’attacco israeliano all’Unifil, “vogliamo sapere se è stata una scelta politica o di militari sul terreno. Perché i nostri militari non sono terroristi di Hezbollah e noi siamo amici di Israele. Aspettiamo risposte dall’inchiesta israeliana”: lo ha detto intervenendo alla festa de Il Foglio il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani. “Sono settimane che chiediamo garanzie al governo israeliano – ha proseguito – e ci sono state date assicurazioni”, ma “troppe volte ci sono stati attacchi contro i militari dell’Unifil, ci sono stati feriti”. “I militari italiani non si toccano”, ha ribadito.