Libano, Netanyahu: “L’Onu vada via, soldati ostaggio di Hezbollah”. Tank israeliani irrompono in una postazione Unifil

Il premier israeliano contro tutti dopo gli attacchi all'Unifil. Il Papa: rispetto per i militari Onu. Raid nel sud: 15 morti. Feriti 4 paramedici della Croce Rossa. 67 feriti in Israele per un attacco con i droni. Meloni sente il premier israeliano: "Attacchi inaccettabili" (leggi)

Aggiornato: 20:51

  • In Evidenza
    16:16

    Unifil: “Due carri armati israeliani entrati con la forza” nelle nostre postazioni

    Nuove violazioni delle postazioni e della missione Unifil da parte delle forze israeliane nelle ultime ore, denuncia la missione Onu nel sud del Libano con un post su Telegram. Intorno alle 4.30 di questa mattina, due carri armati Merkava delle Idf “hanno distrutto” l’ingresso principale della postazione Unifil di Ramyah – già presa di mira ieri – e vi sono entrati a forza. I militari della missione, che avevano avvistato le forze israeliane passare il confine con il Libano, erano nei rifugi. I carri armati hanno lasciato la postazione dopo 45 minuti, dopo che Unifil aveva inoltrato una protesta attraverso il meccanismo di collegamento. Una volta in più è stato segnalato che la presenza dell’Idf mette i caschi blu in pericolo.

    Alle 6.40 i peacekeeper della stessa postazione hanno osservato l’esplosione di diversi proiettili un centinaio di metri più a nord che hanno emesso fumo. Anche se i militari avevano indosso le maschere protettive, 15 di loro hanno riportato irritazione della pelle e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è arrivato alla base. I caschi bli sono stati curati per questi sintomi. Ieri soldati dell’Idf hanno poi costretto allo stop un trasporto logistico cruciale dell’Unifil vicino a Meiss ej Jebel, impedendo il passaggio e di fanno annullando l’operazione.

    Per la quarte volta in quattro giorni “ricordiamo all’Idf e a tutti gli attori i loro obblighi per garantire la sicurezza del personale Onu e delle proprietà e di rispettare l’inviolabilità delle postazioni dell’Onu in qualsiasi momento”. “Violare ed entrare in una postazione dell’Onu è una ulteriore violazione flagrante del diritto internazionale e della risoluzione del Consiglio di sicurezza del 2006 1701, si precisa. Qualsiasi attacco deliberato contro i ‘peacekeepers’ è una grave violazione del diritto internazionale e umanitario e della risoluzione 1701”. “Il mandato di Unifil garantisce la libertà di movimento nella sua area operativa e qualsiasi restrizione di tale libertà è una violazione della risoluzione 1701″. “Abbiamo richiesto una spiegazione all’Idf per queste violazioni scioccanti”, conclude il post.

    Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha sollecitato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a ritirare la missione Unifil dal sud del Libano per evitare di trasformare i militari in “scudi umani” di Hezbollah. Negli ultimi giorni sono stati feriti cinque caschi blu, quattro dei quali da proiettili dell’Idf mentre nel quinto caso non è ancora stata determinata l’origine dell’attacco.

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  • 20:34

    Drone di Hezbollah su Israele: sono 67 i feriti

    Sono 67 le persone rimaste ferite dall’esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell’area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche.

  • 20:13

    Il Tg1 intervista il portavoce dell’esercito israeliano: “L’Italia è un amico importante”

    “L’Italia è un amico molto importante di Israele. Un’amicizia sincera e un’alleanza importante”. Lo ha affermato al Tg1 il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari. “C’è un’inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto – ha detto – ogni incidente nel quale l’esercito ha forse sparato contro basi di Unifil è un errore, non stiamo puntando contro Unifil. Quando operiamo in Libano il nostro obiettivo è esclusivamente Hezbollah, non il Libano come Paese e neanche i cittadini libanesi. Stiamo indagando – ha aggiunto – sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, incluso quello dove erano coinvolti gli italiani. Stiamo indagando in modo molto serio per evitare che una cosa del genere si ripeta. Stiamo attaccando solo Hezbollah che in certi casi si nasconde vicino o dietro le basi dell’Onu”.

  • 19:52

    Conte: “Fermare la follia di Israele”

    “Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi? Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina”. Lo afferma il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte.

  • 19:25

    Unifil, la versione di Israele: “Tank sotto tiro finito contro la postazione Onu”

    Israele, spiegando l’ultimo incidente che ha coinvolto l’Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era “sotto il fuoco”. “Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell’Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione”, ha comunicato l’Idf.

  • 19:14

    Fonti: in arrivo testo Ue in risposta a Israele su Unifil

    I 27 paesi Ue hanno trovato un’intesa sul testo della dichiarazione in risposta alle azioni di Israele contro il contingente Unifil in Libano. Lo fa sapere all’agenzia ANSA una fonte qualificata. Il testo dovrebbe essere diffuso in serata.

  • 19:12

    Raid con i droni sul centro di Israele: almeno 39 feriti. Cinque sono gravi

    Almeno 39 persone sono rimaste ferite, di cui cinque in modo grave, in un raid con drone nei pressi di Binyamina, nella parte centrale di Israele. Lo ha reso noto il servizio di soccorso United Hatzala.

  • 18:54

    Schlein: “Il governo riconosca la Palestina, come fatto da altri stati europei”

    “Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”. Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein.

  • 18:46

    Crosetto: “Ennesimo incidente inaccettabile”

    L’incidente di oggi con due carri armati israeliani entrati con la forza in una postazione Unifil “costituisce un atto inaccettabile nei confronti della Forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: “A seguito di questa grave violazione ho chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant”.

  • 18:35

    Hezbollah diffonde un audio registrato di Nasrallah

    Hezbollah ha diffuso un vecchio audio registrato di Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano su Beirut il 27 settembre scorso.