Libano, raid su città cristiana nel nord: “18 morti”. “Feroci scontri” con Hezbollah nel sud. Gaza, bombe su un ospedale: “Almeno 4 vittime”

Tel Aviv, ministro Energia: “Unifil inutile e fa da scudo a Hezbollah, si ritiri”. Raid su un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Jabaliya: 10 morti. Drone contro base militare di Binyaminia: "Uccisi 4 soldati israeliani". New York Times: “A Gaza Israele ha usato palestinesi come scudi umani”

Aggiornato: 18:10

I fatti più importanti

  • 11:12

    Gaza, raid israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari: 10 morti

    Fonti mediche nella Striscia di Gaza, riprese da Haaretz, affermano che almeno 10 persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, in un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza. Un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito.

  • 11:07

    Hezbollah rivendica attacco su base navale israeliana di Haifa

    Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco missilistico prendendo di mira una base navale israeliana vicino a Haifa. L’Idf, citato da Haaretz, afferma da parte sua che i razzi, circa una decina, sono stati intercettati. Questa mattina è scattato l’allarme a Haifa e i media israeliani parlano di un missile caduto in una zona aperta vicino alla città marittima israeliana.

  • 11:05

    Ministro degli Esteri iraniano incontra il capo delegazione degli Houthi

    Durante la sua visita a Muscat (capitale dell’Oman) il ministro iraniano degli Esteri, Seyyed Abbas Araghchi, ha incontrato il portavoce e capo della squadra negoziale dei ribelli yemeniti houthi, Mohammad Abd al-Salam. Lo riportano i media iraniani. Quella in Oman è l’ultima visita di Araghchi nella regione, dopo che Israele ha minacciato di colpire la Repubblica islamica in risposta all’attacco missilistico iraniano di inizio mese.

  • 09:51

    Gaza, tende degli sfollati in fiamme dopo il raid israeliano sull’ospedale di Deir al-Balah

    Almeno 4 persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite dopo che il raid dell’Idf nell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah ha causato un incendio che ha colpito l’accampamento di tende degli sfollati. Secondo i medici palestinesi, ripresi da Ap, alcuni sono morti per gravi ustioni.

    L’ospedale dei martiri di Al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina. Le riprese dell’Ap mostrano bambini tra i feriti.

  • 09:27

    Borrell (Ue): “Gli aiuti umanitari a Gaza sono al punto più basso dall’inizio della guerra”

    “Gli aiuti in ingresso a Gaza sono al punto più basso dall’inizio della guerra. La fame è usata come arma. La gente è esausta e non si può spostare da nord a sud ancora”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo.

  • 09:24

    Gaza, almeno 4 morti e 70 feriti nel raid israeliano sull’ospedale di Deir al-Balah

    E’ di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l’emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

  • 09:22

    Borrell (Ue): “Dagli Stati membri troppo tempo per dire che è inaccettabile attaccare l’Unifil”

    “Ci è volute troppo tempo per dire qualcosa più che evidente, ovvero che è inaccettabile attaccare l’Unifil: avrei voluto che gli Stati membri raggiungessero un’intesa più velocemente”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo.

  • 09:19

    Israele: “25 razzi partiti da zone controllate da Unifil”

    “Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf”. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana in una nota, affermando che ”Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele”.

    In particolare, afferma il comunicato, “durante i raid terrestri limitati, localizzati e mirati delle Idf basati su informazioni di intelligence precise nel Libano meridionale, le truppe della 146a Divisione hanno localizzato centinaia di armi, tra cui armi da fuoco, granate e lanciarazzi puntati sul territorio israeliano. Queste armi erano conservate all’interno di complessi sotterranei situati da poche decine di metri fino a poche centinaia di metri dalle postazioni Unifil situate vicino alla Blue Line”.

  • 09:16

    Hezbollah: “Sparato contro forze di Israele che entravano in Libano”

    Hezbollah ha affermato di aver sparato colpi di artiglieria contro forze israeliane che tentavano di infiltrarsi in territorio libanese. “Durante un tentativo di infiltrazione da parte di truppe di fanteria nemica in territorio libanese” vicino al villaggio di Markaba, le forze di Hezbollah hanno sparato loro contro “colpi di artiglieria”, mentre hanno lanciato razzi contro soldati nemici in altre zone, compresa quella di Lebbouneh, sempre nel sud del Libano, recita il comunicato dei miliziani filoiraniani libanesi.

  • 09:15

    Libano, Unifil: “Situazione grave, ma la missione resta”

    “La situazione” nel sud del Libano è grave, ma “la missione resta”. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti ha parlato a Rainews24 a proposito degli ultimi attacchi subiti da Israele. Parlando dei nostri militari ha quindi assicurato che “il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni”.

    Certo, ha ribadito, “la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione” perché ”non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale”. Infine un auspicio: “occorre trovare una soluzione politica e diplomatica”.