Libano, Israele bombarda il municipio di Nabatyieh, morto il sindaco. Cnn: “Pronto l’attacco all’Iran”. Scholz: “Continueremo a mandare armi a Tel Aviv

Aggiornato: 16:02

  • 16:02

    L’esercito israeliano: “50 camion arrivati a nord della Striscia di Gaza”

    Dopo le minacce degli Stati Uniti contenute nella lettera di Blinken a Gallant, l’Idf ha annunciato mercoledì che cinquanta camion con aiuti umanitari sono arrivati nella zona nord della Striscia di Gaza. Martedì il segretario di Stato Usa Antony Blinken e quello alla Difesa Lloyd Austini hanno minacciato il governo di Israele di un possibile taglio alle forniture di armi se la situazione umanitaria nell’enclave palestinese non  migliorerà entro un mese.
    Secondo le Idf, il convoglio arrivato a nord di Gaza comprende “cibo, acqua, forniture mediche e per il riparo” forniti dalla Giordania. Il via libera al suo ingresso nella Striscia è stato dato dopo “approfondite ispezioni di sicurezza”.

    La scorsa settimana l’Onu ha denunciato che per tutto il mese di ottobre nessun aiuto alimentare è arrivato nella zona nord di Gaza, dove le forze israeliane hanno di recente intensificato la loro offensiva militare. Le autorità israeliane sostengono di voler rispettare il diritto internazionale umanitario e di “facilitare” l’ingresso degli aiuti, che però sarebbero dirottati o requisiti da Hamas. In un anno, la situazione umanitaria della popolazione di Gaza non ha fatto altro che peggiorare, mentre continua il blocco del valico di Rafah, che collega la Striscia con l’Egitto. 

  • 15:46

    Axios: “Blinken lavora a un piano B per il dopoguerra a Gaza”

    Un “piano b”, come lo descrive il sito di notizie statunitense Axios in un retroscena. È quello a cui starebbe lavorando il segretario di Stato Usa Antony Blinken per Gaza, preso atto del fallimento della proposta di cessate il fuoco lanciata dal presidente Usa Joe Biden a maggio e lungamente negoziata tra Hamas e Israele senza esito.

    Il piano per il dopoguerra a Gaza a cui sta lavorando Blinken, continua Axios si basa su idee sviluppate da Israele e dagli Emirati Arabi Uniti, e l’obiettivo è presentarlo dopo le elezioni presidenziali Usa di novembre. Diversi funzionari della Casa Bianca e del dipartimento di Stato  sono consapevoli che questo progetto emarginerà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas e il suo governo, a differenza delle intenzioni del piano Biden, ma il ragionamento è che, vista l’assenza di un accordo su cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi e l’improbabilità che si ottenga qualche risultato nel giro di poche settimane, presentare un piano per il “day after” a Gaza potrebbe comunque essere positivo per l’amministrazione Biden, come ultimo atto da lasciare in eredità al futuro o alla futura presidente.

  • 15:38

    L’agenzia atomica dell’Iran: “Improbabile un attacco ai nostri siti”

    Il portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran Behrouz Kamalvandi, citato dalla tv di Stat, ha affermato che un attacco israeliano ai siti nucleari iraniani è improbabile e che anche in caso di attacchi, ci sarebbero danni minimi alle strutture.

  • 15:23

    Starmer al parlamento: “Il Regno Unito considera di applicare sanzioni a Ben-Gvir”

    Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato al parlamento di Londra che il suo governo sta considerando di applicare sanzioni al ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir, esponente dell’ultradestra e dell’ala più oltranzista della leadership israeliana sulla guerra a Gaza.   

  • 15:06

    Onu: “Allarmanti le notizie sulla morte del sindaco di Nabatiyeh”

    La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert, ha definito “allarmanti” la notizia che il sindaco della città di Nabatiyeh, nel sud del Libano. Il rappresentante libanese è stato ucciso in un attacco aereo israeliano contro un edificio comunale. “Questo attacco segue altri incidenti in cui civili e infrastrutture civili sono stati presi di mira in tutto il Libano”, ha dichiarato in un comunicato Hennis-Plasschaert, chiedendo un immediato cessate il fuoco fra Israele e il gruppo militante libanese Hezbollah. “Le soluzioni militari non porteranno e non possono portare sicurezza a nessuno dei due lati della Blue Line” cioè sul confine tracciato dalle Nazioni Unite fra Libano e Israele.

  • 14:01

    Regno Unito, Francia e Algeria chiedono una riunione del Consiglio di sicurezza Onu su Gaza

    Il Regno Unito ha chiesto insieme a Francia e Algeria una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu per affrontare la “terribile” situazione umanitaria a Gaza. Lo ha fatto sapere  il Foreign Office britannico in una nota. “Israele deve garantire la protezione dei civili e consentire il passaggio degli aiuti vitali alla popolazione palestinese”, ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, il laburista David Lammy.

  • 14:00

    Scholz: “Continueremo a fornire armi a Israele, l’Iran non risponda all’attacco”

    “Ci sono consegne di armi a Israele e ce ne saranno in futuro. Su questo Israele può fare affidamento”. È netta la dichiarazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo discorso al Bundestag di martedì. Non è la prima conferma da parte di Scholz o di ministri del suo governo del sostegno militare a Tel Aviv. Nel suo aggiornamento alla Camera di Berlino in vista del Consiglio europeo, il cancelliere tedesco ha insistito di nuovo sulla necessità di arrivare a una “tregua” in Medio oriente e ha ammonito Teheran sui rischi di una ulteriore ritorsione dopo l’attacco israeliano annunciato per i prossimi giorni in risposta al lancio di missili iraniani del 1 ottobre. “Non accetteremo che l’Iran attacchi Israele con i razzi. Questo non deve succedere. L’Iran gioca col fuoco”, ha detto Scholz.

  • 13:17

    Sei morti e 43 feriti a Nabatiyeh dopo il raid israeliano

    Le autorità libanesi hanno aggiornato il bollettino del raid israeliano che mercoledì mattina ha colpito il villaggio di Nabatiyeh, nel sud del Libano. I morti sono sei, tra cui il sindaco del paese. L’aviazione ha confermato di aver effettuato numerosi bombardamenti contro “depositi di armi collocati dietro infrastrutture civili”. Ma secondo i testimoni, le bombe hanno colpito il municipio mentre si stava tenendo una riunione sulla situazione umanitaria della regione.

  • 13:00

    Hezbollah: “Colpito un tank israeliano a Bint Jbeil”

    Hezbollah ha annunciato di aver sparato un “missile guidato” contro un carro armato israeliano Merkava alla periferia di Ramiye, nella zona di Bint Jbeil non lontano da Marou al Ras. Secondo la milizia sciita, tra i soldati israeliani ci sarebbero morti e feriti.

  • 11:21

    Le autorità libanesi: “15 morti in un bombardamento israeliano a Qana”

    La Difesa civile libanese ha comunicato che i raid israeliani di mercoledì sul villaggio di Qana, 12 km a sudest da Tiro, hanno ucciso almeno 15 persone. Il villaggio è da tempo bersaglio dell’offensiva israeliana nel sud del Paese dei cedri contro Hezbollah. Il bilancio, fanno sapere le autorità, non è definitivo perché i soccorritori stanno ancora recuperando corpi tra le macerie di un edificio. Nessun commento ufficiale da parte dell’esercito di Israele.