Yahya Sinwar ucciso a Rafah: in serata atteso il discorso di Netanyahu. Presidente Herzog: “Adesso liberiamo gli ostaggi”

Continuano intanto gli scontri tra Israele e Hezbollah, con Unifil tra i due fuochi. I soldati Onu ammettono: "È il momento più difficile dalla guerra del 2006". Crosetto annuncia: "Servono nuove regole d'ingaggio per i nostri militari sulla Linea Blu"

Aggiornato: 20:44

  • 13:48

    Nuovo raid su Jabaliya: “19 morti”

    Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi, tra cui bambini, in un attacco israeliano che ha colpito una scuola che ospitava sfollati a Jabalya, nel nord di Gaza. Lo ha detto un funzionario del ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, alla Reuters online. Decine di persone sono rimaste ferite nell’attacco, ha detto il funzionario Medhat Abbas, aggiungendo che “non c’è acqua per spegnere l’incendio. Non c’è niente”.

  • 13:20

    Bandiera d’Israele issata in una roccaforte di Hezbollah

    – La bandiera israeliana è stata issata nel cuore di Aita al-Shaab, roccaforte di Hezbollah nel sud del Libano. Lo mostra un video pubblicato dall’emittente Channel 12, secondo la quale il 74esimo battaglione ha completato la presa della kasbah della località.

  • 13:19

    Houthi: “Gli Usa pagheranno per i loro raid”

    “L’America pagherà il prezzo per la sua aggressione allo Yemen e, come abbiamo detto in passato, la sua aggressione non scoraggerà lo Yemen dal sostenere Gaza”. Lo ha affermato sul social X il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, commentando i raid condotti dalle forze armate americane con bombardieri B-2. Negli attacchi sono stati colpiti siti di stoccaggio di armi usate dai miliziani sciiti nelle zone dello Yemen sotto il loro controllo. Secondo la Cnn, è stata la prima volta che gli Stati Uniti hanno utilizzato il bombardiere strategico B-2 per colpire gli Houthi.

  • 12:12
  • 12:06

    Raid israeliano nell’area di Tiro

    Le forze israeliane hanno bombardato una zona nei pressi di Tiro, nel Libano meridionale, poco dopo aver intimato ai residenti di una zona della città di lasciare le proprie abitazioni, in vista di un attacco contro un sito di Hezbollah. Lo scrive il Times of Israel. Il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, aveva postato su X una mappa della zona che sarebbe stata colpita, avvertendo i cittadini di allontanarsi di almeno 500 metri dal luogo dell’imminente attacco.

  • 12:05

    Attacco d’Israele in corso nella Bekaa

    Media libanesi riferiscono di un attacco in corso nella valle della Bekaa, in Libano, dopo l’ordine di evacuazione diramato dall’esercito israeliano. Lo riporta anche Times of Israel. Non ci sono al momento dichiarazioni in merito da parte dell’Idf.

  • 12:03

    Hezbollah: “Colpiti tank israeliani con missili teleguidati”

    Hezbollah, citato da Al Arabyia, afferma di aver colpito due carri armati israeliani con missili telecomandati.

  • 12:03

    Unifil: “Questo è il momento più difficile dal 2006”

    “Sicuramente questo è il momento più difficile, più difficile del 2006. E’ una guerra completamente diversa, molto più letale, con l’uso di armamenti più letali, anche con l’uso di droni, cosa che non esisteva nel 2006”. Andrea Tenenti, portavoce Unifil, commenta così la situazione nel sud del Libano, dove opera la missione internazionale. “La situazione – sottolinea a SkyTg24 – è anche complicata regionalmente, è per quello che è importante che a livello internazionale si capisca che questo conflitto tra Hezbollah e Israele non è solo tra loro e può diventare regionale, quindi molto più complesso, molto più difficile. E’ importante per la comunità internazionale vederlo come una priorità una cosa che deve essere risolta al più presto”, ha concluso.

  • 12:00

    Raid israeliani a Gaza: 11 vittime

    Raid israeliani a Gaza hanno provocato la morte di 11 persone. Carri armati sono tornati a Jabalya, nel nord della Striscia dove hanno isolato anche Beit Hanoun e Beit Lahia.

  • 12:00

    Unifil: “Sulla nostra missione decide il Consiglio di Sicurezza Onu”

    “Tutto è possibile ma dipende dal Consiglio di Sicurezza”, lo ribadisce il portavoce di Unifil Andrea Tenenti alla trasmissione ‘Start’ di SkyTg24 rispetto all’eventualità che cambino mandato e regole d’ingaggio della missione Unifil in Libano. “Al momento restiamo, rimaniamo. E’ importante restare, è la volontà consiglio di sicurezza, è la volontà comunità internazionale. Quello che succederà dopo sarà New York a deciderlo”, ha aggiunto Tenenti. “Si rimane per vari motivi”, ha spiegato, pur con i limiti della missione “è importante per la popolazione”.