Roma, gli operai di Stellantis e dell’indotto scendono in piazza. I sindacati: “20mila persone al corteo”

Giornata di sciopero unitario del settore automotive e di manifestazione nazionale a Roma: Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil si mobilitano insieme, sotto lo slogan "Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto". I sindacati dei metalmeccanici scendono in piazza per difendere l’occupazione e rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia, a partire dai siti Stelllantis.

Aggiornato: 12:01

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    11:47

    Gli organizzatori: “Almeno 20mila partecipanti”

    Sono 20mila le persone scesa in piazza a Roma per la manifestazione nazionale di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil a Roma del settore automotive. Il numero è stato comunicato dagli organizzatori dal palco in piazza del Popolo. 

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  • 12:01

    Schlein al governo: “Per la transizione servono testa e risorse, non battaglie ideologiche”

    “Chiediamo impegni chiari e concreti a governo e imprese. Bisogna ricominciare a investire in ricerca e sviluppo e riportare i modelli in Italia”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein, presente al corteo di Roma dei lavoratori di Stellantis e delle aziende dell’indotto. “Con le altre opposizioni abbiamo chiesto audizione Elkann – ricorda la leader democratica – L’azienda deve confrontarsi con sindacati e lavoratori, quindi con il governo. Per governare la transizione servono testa e risorse mentre il governo è impegnato in battaglie ideologiche. Convinca i suoi alleati europei a investire. Altrimenti non staremo al passo con Cina e Usa”. La segretaria dem è stata molto cercata e salutata dai partecipanti alla manifestazione.

  • 11:54

    Conte: “Il governo qui non c’è e Meloni non parla di Stellantis”

    “Oggi il governo qui non c’è, Meloni non ha parlato di Stellantis, la legge di bilancio non aiuta gli operai”. A dirlo, al corteo degli operai di Stellantis è il leader del M5s Giuseppe Conte. “La responsabilità maggiore è di Stellantis che non ha tenuto fede agli impegni. Ricordo i 6 miliardi e 300 milioni ottenuti in pieno Covid. Le opposizioni devono lavorare contro le politiche governo inadeguate. Renzi manca in piazza? Non commento. Ora il governo chiami Stellantis a chiarire”

  • 11:47

    Gli organizzatori: “Almeno 20mila partecipanti”

    Sono 20mila le persone scesa in piazza a Roma per la manifestazione nazionale di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil a Roma del settore automotive. Il numero è stato comunicato dagli organizzatori dal palco in piazza del Popolo. 

  • 11:47

    In piazza del Popolo le auto Stellantis ricoperte da striscioni

    In piazza del Popolo, dove termina la manifestazione, i sindacati hanno portato in mostra alcuni dei modelli più iconici dei marchi Stellantis, in buona parte oggi prodotti all’estero. Sui vetri delle vetture le scritte contro il ceo Carlos Tavares e messaggi per ricordare che le “vere” Alfa sono quelle che venivano prodotte in Italia. Un riferimento ad alcuni modelli portati all’estero negli ultimi anni.

  • 11:42

    Il Pd: “I vertici Stellantis non si girino dall’altra parte”

    “Lo sciopero unitario dei metalmeccanici negli stabilimenti di Stellantis rappresenta un segnale fortissimo per l’intero paese. Il futuro dell’automotive è il futuro dell’Italia. E Tavares e Elkann non possono girarsi dall’altra parte. Finora non è arrivata nessuna risposta accettabile per i lavoratori. A cui non può essere chiesto più nessun sacrificio. La multinazionale deve tirare fuori il piano industriale e rilanciare le produzioni in Italia. Noi ci batteremo perché Palazzo Chigi faccia la propria parte e convochi azienda e sindacati per un tavolo permanente. Meloni non deve fare finta di niente. Si è patrioti davvero se si difende il lavoro con i fatti e non con le chiacchiere”. Lo dichiarano il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, e il deputato dem, Marco Sarracino, della segreteria nazionale del Pd, partecipando alla manifestazione di Roma. 

  • 11:42

    Calenda a piazza del Popolo: “Servono misure, il governo fermo: sembra fregarsene”

    “Alla premier lo abbiamo detto abbastanza dettagliatamente, serve mettere un pacchetto non solo per Stellantis, ma per tutte le imprese dell’indotto, che valgono 220mila posti di lavoro, 2.200 aziende, e convocare, perché è assurdo che non sia successo, che sia successo solo in Parlamento, Tavares ed Elkann a palazzo Chigi, ma farlo subito, perché il prossimo anno noi avremo un disastro industriale annunciato”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, arrivando a piazza del Popolo dove si sta concludendo il corteo della manifestazione dei metalmeccanici. “Tutti insieme – ha ricordato – abbiamo fatto un dettagliatissimo piano industriale per il settore auto, e su quello ci piacerebbe avere un’interlocuzione anche col governo, perché il governo su questo dovrebbe essere unito all’opposizione, non è una controparte, ma invece sembra non importargliene niente. Su questo il governo non si sta muovendo da un sacco di tempo. Urso fino a sei mesi fa magnificava un milione di veicoli promessi da Tavares, non arriveremo alla metà quest’anno”. 

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    Scotto (Pd): “Salvare l’industria automobilistica. Basta ricatti sulla pelle dei lavoratori”