Libano, media: “Israele ha consegnato agli Usa una proposta per la fine della guerra”. Raid sulle sedi del “gruppo finanziario di Hezbollah”

Amos Hochstein, inviato di Biden, oggi è a Beirut per discutere di una soluzione diplomatica al conflitto. Il segretario di Stato Blinken in Israele per tentare il cessate il fuoco a Gaza. Tel Aviv chiede di svolgere "esercitazioni attive" nel sud contro Hezbollah: in pratica un ridimensionamento dei compiti della missione Unifil. Il premier Mikati: "Non ci sono alternative alla risoluzione 1701, ma può essere modificata"

Aggiornato: 13:21

  • In Evidenza
    13:04

    Usa: “Lavoriamo a una nuova formula per la risoluzione 1701”

    L’inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein, oggi a Beirut, ha dichiarato che il semplice impegno del Libano e di Israele a rispettare la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite non è sufficiente e che gli Stati Uniti stanno lavorando per elaborare una formula per porre fine al conflitto una volta per tutte. Lo riportano i media internazionali. 

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  • 13:21

    Iran: “Cina e Russia possono aiutare a fermare Israele”

    Russia e Cina possono giocare un ruolo per frenare “le atrocità del regime di Israele a Gaza e in Libano“. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Iraniano, Esmail Baghaei, come riferisce Irna, aggiungendo che i due Paesi hanno espresso le loro posizioni in modo esplicito, condannando il proseguimento delle aggressioni israeliane. Il riferimento potrebbe essere alla volontà espressa dagli Stati Uniti di modificare la risoluzione 1701 che regola la missione Unifil nel sud del Libano, che Israele vorrebbe ridimensionare per avere mano libera contro Hezbollah nella zona cuscinetto tra la Blue Line e il fiume Litani. Teheran sta chiedendo a Mosca e Pechino di non opporsi alle modifiche in sede di Consiglio di sicurezza.

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    Usa: “Lavoriamo a una nuova formula per la risoluzione 1701”

    L’inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein, oggi a Beirut, ha dichiarato che il semplice impegno del Libano e di Israele a rispettare la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite non è sufficiente e che gli Stati Uniti stanno lavorando per elaborare una formula per porre fine al conflitto una volta per tutte. Lo riportano i media internazionali. 

  • 12:52

    Il segretario di Stato Usa Blinken in Israele per tentare il cessate il fuoco a Gaza

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken parte oggi per Israele e i Paesi arabi in un nuovo tentativo di spingere un cessate il fuoco a Gaza dopo che lo Stato ebraico ha ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar, ha dichiarato il Dipartimento di Stato. Blinken, in viaggio fino a venerdì, “discuterà dell’importanza di porre fine alla guerra a Gaza, di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e di alleviare le sofferenze del popolo palestinese”, ha dichiarato il dipartimento di Stato in un comunicato.

  • 12:47

    Libano, il premier Mikati: “Non ci sono alternative alla risoluzione 1701, ma può essere modificata”

    Il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha affermato che non esiste alternativa alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, ma ha aggiunto che potrebbero essere raggiunte “nuove intese” per implementarla: lo riporta una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio lunedì come riporta Haaretz. La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza, adottata nel 2006, prevede che l’Onu incarichi una missione di mantenimento della pace per aiutare l’esercito libanese a mantenere la sua zona di confine meridionale con Israele libera da armi o personale armato diverso da quelli dello Stato libanese.

  • 10:39

    Usa: “Posizionato in Israele il sistema missilistico di difesa Thaad”

    Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha affermato che la batteria di difesa missilistica Thaad, recentemente inviata dagli Usa per proteggere Israele, è ora “in posizione”. Parlando a Kiev, Austin si rifiuta di dire se il Thaad è operativo. Ma aggiunge: “Abbiamo la capacità di metterlo in funzione molto rapidamente e siamo al passo con le nostre aspettative”. Il sistema di difesa aerea ad alta quota è stato inviato nel caso in cui l’Iran reagisse a un previsto attacco di rappresaglia israeliano.

  • 10:37

    Libano, governo: “Grati a Unifil per il suo contributo alla stabilità”

    Il ministero degli Esteri libanese ha espresso “gratitudine” all’Unifil per il suo “ruolo nel mantenere la pace e la sicurezza nella regione” dal 1978. In particolare, il ministero ha sottolineato “l’importanza dei contributi dell’Unifil allo sviluppo locale e alla stabilità del sud del Libano”. In una nota si rivolge quindi un appello alla “comunità internazionale che deve prendere una posizione ferma in sostegno delle forze Unifil e deve garantire che possano proseguire le loro operazioni senza interferenze o minacce alla loro sicurezza”.

    Il ministero ha quindi condannato i ripetuti attacchi israeliani alle postazioni e al personale dell’Unifil. Si tratta, ha aggiunto, di “violazioni flagranti del diritto internazionale e della legge umanitaria, potenzialmente equivalenti a crimini di guerra”. Beirut accusa poi Israele di rifiutarsi di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e il particolare la 1701.

  • 10:25

    Oms: “Mille donne e bambini evacuati da Gaza verso l’Europa”

    Mille donne e bambini bisognosi di cure mediche saranno evacuati a breve da Gaza verso l’Europa: lo ha reso noto il capo della sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Israele “si è impegnato a effettuare altre 1.000 evacuazioni mediche nei prossimi mesi verso l’Unione Europea”, ha dichiarato Hans Kluge in un’intervista all’AFP, aggiungendo che le evacuazioni saranno facilitate dall’Oms e dai Paesi europei coinvolti.

  • 10:23

    Israele: “Attacco all’Iran sarà approvato all’ultimo minuto”

    Nella riunione del gabinetto israeliano di sicurezza politica, cominciato ieri sera e durato sei ore, alcuni ministri hanno contestato la “risposta debole” dell’Idf al lancio dal Libano del drone che sabato ha colpito Cesarea, anche se finora non è stato dichiarato pubblicamente se a subire danni sia stata effettivamente la residenza di Benjamin Netanyahu. Durante l’incontro non è stata discussa la questione dell’attacco all’Iran, né è stata chiesta l’autorizzazione a prendere decisione per il premier e il ministro Yoav Gallant perché, secondo indiscrezioni, l’approvazione è già sostanziale: l’attacco non verrà approvato in una riunione ma all’ultimo momento, come è avvenuto con i raid contro gli Houthi e per l’eliminazione di Hasan Nasrallah, ex leader di Hezbollah.

  • 10:12

    Libano, media: “Israele ha dato agli Usa una proposta per la fine della guerra”

    Israele ha consegnato agli Usa un documento per una soluzione diplomatica per la fine della guerra con Hezbollah: lo riporta Axios, citando funzionari statunitensi e israeliani. Israele ha chiesto che all’Idf sia consentito di impegnarsi in una “forza attiva” per assicurarsi che Hezbollah non si riarmi e non ricostruisca la sua infrastruttura militare vicino al confine e ha inoltre chiesto che la sua aeronautica militare abbia libertà di operare nello spazio aereo libanese. Un funzionario Usa ha dichiarato ad Axios che è altamente improbabile che il Libano e la comunità internazionale accettino le condizioni poste da Israele.