Medio Oriente, la diretta – Biden: “Tante vittime innocenti a Gaza, basta”. L’Idf assedia un ospedale nel nord: “Ci sono terroristi”
Strage nel campo profughi di Jabalia, 150 vittime. Al-Jazeera: "38 uccisi a Khan Younis, 14 minori". Razzi di Hezbollah sul nord di Israele: almeno due morti e venti feriti. Unifil: "Spari contro le nostre postazioni". Blinken: "Essenziale garantire la sicurezza dei caschi blu"
Aggiornato: 20:50
I fatti più importanti
- Biden: "Tanti innocenti uccisi a Gaza, basta"
- Blinken: "Essenziale garantire sicurezza Unifil"
- Razzi Hezbollah sul nord di Israele, almeno due morti e venti feriti
- Direttore Oms: "Persi contatti con ospedale nel nord di Gaza"
- Lancio di razzi dal Libano, Hezbollah rivendica
- Commissario Onu: "A Gaza il momento più buio, da Israele crimini atroci"
- Idf: "Operazione in corso su ospedale nel nord della Striscia"
- Unifil: "Idf ha sparato contro le nostre postazioni"
- "Raid israeliano ha distrutto valico tra Libano e Siria"
- Wall Street Journal: "La Russia ha fornito dati dei target ai ribelli Houthi dello Yemen per i loro attacchi alle navi occidentali"
- Israele: "Autista dell’Unrwa ucciso in una raid dell’Idf era un comandante di Hamas"
- La Protezione civile di Gaza: "Massacro di massa nel campo profughi di Jabalia"
- Oms: "Oltre 100 strutture mediche costrette a chiudere in Libano"
- Media libanesi: "Tre giornalisti sono stati uccisi stanotte in un attacco aereo israeliano su Hasbaya"
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09:59
Wall Street Journal: “La Russia ha fornito dati dei target ai ribelli Houthi dello Yemen per i loro attacchi alle navi occidentali”
La Russia ha fornito dati dei target ai ribelli Houthi dello Yemen per i loro attacchi alle navi occidentali nel Mar Rosso con missili e droni, aiutando il gruppo sostenuto dall’Iran ad assaltare un’arteria importante per il commercio globale e destabilizzando ulteriormente la regione. Lo scrive in esclusiva il Wall Street Journal. Gli Houthi hanno iniziato a utilizzare i dati satellitari russi trasmessi tramite membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran, che erano integrati con le milizie ribelli nello Yemen, ha affermato una delle tre fonti del Wsj.
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09:52
Israele: “Autista dell’Unrwa ucciso in una raid dell’Idf era un comandante di Hamas”
L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon ha affermato che l’autista dell’Unrwa ucciso in una raid dell’Idf era un comandante di Hamas che aveva partecipato agli attacchi del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele. L’Unrwa ha dichiarato che il nome dell’autista era presente in una lista di 100 membri del personale che, secondo Israele, erano membri dell’ala militare di Hamas, inviata all’agenzia a luglio. All’epoca, il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini aveva esortato Israele a fornire maggiori informazioni per poter prendere provvedimenti.
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09:44
La Protezione civile di Gaza: “Massacro di massa nel campo profughi di Jabalia”
La Protezione civile di Gaza afferma che l’esercito israeliano ha compiuto nelle ultime ore un “massacro di massa” radendo al suolo almeno 10 edifici residenziali nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia, Lo riporta l’emittente araba Al Jazeera. Citando fonti locali, l’agenzia di stampa palestinese Wafa parla da parte sua di circa 150 tra morti e feriti.
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09:43
“Almeno venti morti dopo raid aereo israeliano a Khan Younis”
Sono almeno venti le persone che hanno perso la vita in seguito a un raid aereo israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i soccorritori di Gaza sottolineando che tra le vittime si contano molti minori.
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09:42
Beirut: “L’uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un crimine di guerra”
L’uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un “crimine di guerra”. Lo afferma il ministro dell’Informazione libanese dopo la morte dei 3 reporter in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell’est del Libano vicino al confine con la Siria, scrivono i media libanesi. Il ministro Ziad Makary ha accusato Israele di aver intenzionalmente preso di mira i giornalisti nell’attacco nel sud del Paese. “Il nemico israeliano ha atteso la pausa notturna dei giornalisti per tradirli nel sonno… Questo è un assassinio, dopo il monitoraggio e il tracciamento, con una pianificazione e una progettazione precedenti, poiché c’erano 18 giornalisti in rappresentanza di 7 istituzioni mediatiche. Questo è un crimine di guerra”, ha affermato Makary in un post su X.
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09:41
Oms: “Oltre 100 strutture mediche costrette a chiudere in Libano”
Un terzo delle strutture sanitarie del Libano è stato costretto a chiudere a causa dei raid di Israele. Lo afferma il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus il quale ha chiesto la protezione dei civili, degli operatori sanitari e delle strutture mediche, poiché il conflitto ha costretto alla chiusura di oltre 100 centri sanitari. Gli ospedali libanesi e il loro personale sono ora “sopraffatti”, ha affermato Tedros in un post sui social, osservando che un terzo di tutte le strutture sanitarie del Paese sono state costrette a chiudere a causa della guerra. L’Oms chiede un cessate il fuoco, un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per aiutare le persone colpite dalla guerra e la protezione dei cittadini, del personale medico e dei centri medici “in linea con il diritto internazionale”, ha detto Tedros.
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09:40
New York Times: “Iran si sta preparando a una guerra con Israele, ma allo stesso tempo cerca di evitarla”
L’Iran si sta preparando a una guerra con Israele, ma allo stesso tempo cerca di evitarla. È quanto scrive il New York Times che cita funzionari di Teheran, mentre la Repubblica islamica attende la risposta di Israele al suo ultimo attacco missilistico.
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09:38
Media libanesi: “Tre giornalisti sono stati uccisi stanotte in un attacco aereo israeliano su Hasbaya”
I media statali di Beirut affermano che tre giornalisti sono stati uccisi stanotte in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell’est del Libano vicino al confine con la Siria. Una delle vittime sarebbe un cameraman di Al Mayadeen, secondo quanto afferma la stessa emittente araba ritenuta vicina a Hezbollah.