Elezioni Usa 2024, al via l’Election Day. Trump: “Non voglio alcun tipo di violenza”. Intelligence: “Escalation di interferenze straniere”
Alcuni degli Swing States oggi saranno colpiti da un fronte freddo che porterà forti piogge e violente tempeste, mettendo a rischio l'affluenza. Oltre 78 milioni di elettori hanno già votato in anticipo. Per gli 007 americani a fare disinformazione negli Stati in bilico sono "attori russi"
Aggiornato: 21:51
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15:54
Biden seguirà il voto dalla Casa Bianca
Joe Biden seguirà questa notte i risultati del duello elettorale che stabilirà se a succedergli sarà Kamala Harris o Donald Trump. Lo rende noto un funzionario dello staff presidenziale, riporta la Cnn, spiegando che insieme a Biden vi sarà la first lady, consiglieri e staff della Casa Bianca. L’81enne presidente, che dopo aver vinto la nomination per la rielezione lo scorso luglio ha rinunciato alla candidatura cedendo il passo alla vice presidente, non ha impegni pubblici per oggi e continuerà a ricevere aggiornamenti sull’andamento del processo elettorale.
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15:01
Urne aperte in 32 Stati
Sono già iniziate le file per andare a votare in 32 dei 50 Stati americani. Alle 6 di mattina hanno aperto i seggi in Connecticut, New Jersey, New York, New Hampshire, Virginia e parzialmente in Indiana, Kentucky e Maine. Alle 7 è stato il turno di Delaware, Washington D.C., Georgia, Illinois, Maryland, Missouri, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina e di alcune aree di Alabama, Florida, Kansas, Massachusetts, Michigan e Tennessee. Dalle 8 sono aperti i seggi anche in Arizona, Iowa, Louisiana, Oklahoma, Wisconsin e in alcune municipalità di Minnesota, South Dakota, North Dakota e Texas.
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14:42
Apertura dei seggi in Pennsylvania
Continua l’apertura dei seggi negli Usa, a seconda di fuso e orari previsti nei diversi Stati. Le urne sono ora aperte, fra l’altro, anche in Pennsylvania (alle 14 ora italiana), ritenuto il principale Stato chiave visto che i suoi 19 voti elettorali in palio costituiscono il ‘bottino’ più grande fra i cosiddetti swing States. Fra gli altri ultimi seggi ad aprire, oltre a quelli della Pennsylvania, anche quelli in in Ohio, North Carolina, West Virginia e Vermont. E anche in Alabama, Dalaware, Washington DC, Florida, Georgia, Illinois, Kansas, Maryland, Massachusetts, Michigan, Missouri, Rhode Island, South Carolina e Tennessee. Precedentemente avevano già aperto i centri di voto in Connecticut, Indiana, Kentucky, Maine, New Hampshire. In quest’ultimo Stato, il villaggio di Dixville Notch ha votato a mezzanotte ora locale e il voto si è concluso in 15 minuti con una parità fra Donald Trump e Kamala Harris, per 3 voti contro 3: dal 1960 questo piccolissimo villaggio è il primo del Paese a completare il voto in presenza.
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14:38
007 Usa: “Escalation di interferenze straniere sul voto”
L’intelligence americana mette in guardia sull’escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando il diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. “Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali”, affermano in una nota l’Fbi, l’agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l’ufficio del direttore della National Intelligence. “La Russia è la minaccia maggiore”, aggiungono le agenzie di intelligence.
“Prevediamo – chiariscono – che attori russi diffonderanno altri contenuti confezionati con questi temi durante l’Election Day e nei giorni e nelle settimane che seguiranno la chiusura dei seggi”. “Attori” che, affermano, “hanno anche prodotto e amplificato un filmato recente che mostra in modo falso un’intervista a una persona” che parla di una presunta “frode elettorale in Arizona” per “favorire Kamala Harris“. Affermazioni, aggiungono, già bollate come fake dalle autorità dell’Arizona. Anche l’Iran ha avviato “attività informatiche dannose” con l’obiettivo di ‘colpire’ Trump. E, dicono, resta determinato alla rappresaglia per la morte di Qassem Soleimani, il generale iraniano ucciso nel gennaio 2020 in un raid aereo Usa in Iraq ordinato da Trump.
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13:29
Votano anche i quattro astronauti americani della Stazione spaziale
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13:20
Politico: “Né per Trump né per Harris, Mosca vorrebbe il caos”
“Se il Cremlino dovesse esprimere un voto, non c’è dubbio che sceglierebbe il caos, la polarizzazione e la disillusione nei confronti della democrazia americana. Ad oggi, sembra avere buone possibilità di vincere”. Lo scrive l’edizione europea di Politico in un’analisi in cui si evidenziano i motivi per i quali il presidente russo, Vladimir Putin, non avrebbe motivi di preferire Donald Trump a Kamala Harris o viceversa come nuovo inquilino della Casa Bianca. Quando il tycoon vinse le elezioni nel 2016, a Mosca saltarono i tappi di champagne, ricorda Politico Europe, secondo cui, tuttavia, otto anni, due elezioni e un’invasione dell’Ucraina dopo, questo scenario difficilmente si ripeterà. E questo nonostante molti osservatori ritengano che la scelta del Cremlino ricada anche oggi sul candidato repubblicano. “Putin è un uomo basso e vanitoso” e “al Cremlino piace il fatto che l’alto e ricco Trump sia in sua assoluta soggezione”, ha premesso Nina Khrushcheva, professoressa alla New School di New York e pronipote dell’ex leader sovietico Nikita Khrushchev.
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13:18
India, attesa per il voto nel paese dei bisnonni di Kamala Harris
A Thulasendrapuram, il villaggio indiano del Tamil Nadu dove nacquero i bisnonni di Kamala Harris, c’è attesa per i risultati delle elezioni statunitensi, ma l’atmosfera nell’insieme è molto più tranquilla rispetto al 2020 quando Kamala si candidò alla vice presidenza degli Stati Uniti. I residenti del villaggio dicono che festeggeranno sicuramente l’eventuale elezione e che hanno già pronti fuochi d’artificio, ma che nessuno è andato a pregare per favorire il risultato. “Dopotutto”, spiegano, “il nonno materno di Kamala visse qui solo per pochi anni, prima di trasferirsi a Chennai e poi in Africa, dove fu Ambasciatore. La Harris cita spesso i suoi legami, familiari e culturali, con l’India, ma non è mai venuta a visitare il villaggio dei suoi antenati”. Curiosamente, tuttavia, il nome di Kamala figura nel tempio locale: 15 anni fa lo zio materno, il dottor Sarala, donò 5000 rupie in nome della nipote statunitense; per ringraziarla i sacerdoti di Thulasendrapuram ne fecero scolpire il nome su una parete del luogo di culto.
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12:59
Il maltempo colpirà alcuni swing states. Timori per il calo di affluenza
Alcuni stati americani in bilico saranno colpiti da un fronte freddo il giorno delle elezioni che porterà forti piogge e violente tempeste. Lo riporta la Cnn. La pioggia più intensa sta cadendo dal Texas orientale al confine tra Missouri e Illinois, compresa St. Louis. Il fronte continuerà a dirigersi verso est, portando acquazzoni in Minnesota e negli stati chiave del Wisconsin e del Michigan a sud fino alla Louisiana. Nelle precedenti elezioni le piogge hanno ridotto leggermente l’affluenza alle urne. Il Wisconsin sembra avere il meteo peggiore dei sette stati chiave con lo Storm Prediction Center che ha emesso una minaccia di tempesta severa di livello 1 su 5 per gran parte dello stato.
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12:54
Ex manager di Obama: “Preoccupanti per Harris i tanti voti in anticipo”
“I numeri del voto in anticipo sono un po’ preoccupanti” per Kamala Harris. A dirlo è Jim Messina, stratega dem che è stato manager della campagna di Barack Obama nel 2012, spiegando, in un’intervista con Msnbc, che quest’anno i repubblicani, solitamente fedeli al voto nel giorno dell’election day, hanno votato in anticipo con percentuali senza precedenti. “I repubblicani non hanno fatto quello che hanno fatto l’ultima volta”, ha continuato, ricordando che quattro anni fa “Trump disse, ‘non votate in anticipo’ e non l’hanno fatto”. Quest’anno invece appaiono “in vantaggio nei numeri del voto in anticipo, così quando arriveranno i dati del voto in anticipo, la situazione sarà un po’ diversa dal 220 ed è un po’ pauroso”. Messina, comunque, si è detto ottimista sul ruolo che avrà l’alta affluenza tra donne e giovani tra chi ha votato in anticipo . “Quando guardi ai numeri, quello che importa sono due blocchi: le donne e i giovani, e questi due blocchi di elettori appaiono forti. Le donne sono il 55% del voto in anticipo e negli ultimi giorni, i giovani elettori negli stati chiave hanno votato in percentuali storiche, cosa che ha reso la campagna di Harris molto felice”.
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Voto concluso in un villaggio nel New Hampshire. Harris e Trump pari
Parità assoluta tra Kamala Harris e Donald Trump nel minuscolo villaggio di Dixville Notch, nel New Hampshire dove, come da tradizione, si è votato a mezzanotte. Su sei elettori, la candidata democratica ha conquistato tre voti, gli stessi del rivale repubblicano. Le operazioni di voto si sono concluse in 15 minuti.
E’ dal 1960 che la cittadina difende il primato di essere la prima ad esprimersi. Una volta che tutti i voti sono stati espressi, le schede vengono conteggiate e i risultati annunciati ore prima di qualsiasi altro luogo degli Stati Uniti.