Ucraina, Putin firma la nuova dottrina nucleare: “Possibile risposta atomica ai missili occidentali”. Lavrov al G20: “Kiev e l’Occidente vogliono l’escalation”- Diretta

Il presidente ucraino ha parlato al Parlamento Ue: “Spingere più forte contro la Russia. Putin è più piccolo rispetto all’Europa unita”. Mosca: “Armi nucleari estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese”, ma “se Trump ci ascolta la pace è possibile”. A Rio de Janeiro per il G20, Meloni rinnova l'impegno per le forniture militari a Kiev

Aggiornato: 17:21

  • 10:52

    Medvedev: “E’ nostro diritto reagire con armi di distruzione di massa”

    “Oggi è stata approvata una nuova versione (della dottrina nucleare, ndr). L’uso dei missili dell’Alleanza (Nato, ndr) in questo modo può ora essere qualificato come un attacco da parte dei paesi del blocco contro la Russia. In questo caso sorge il diritto di reagire con armi di distruzione di massa contro Kiev e le principali installazioni della Nato, ovunque si trovino. E questa è già la Terza Guerra Mondiale“. E’ quanto afferma su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev. “Forse il vecchio Biden ha davvero deciso di morire con grazia, portando con sé una parte significativa dell’umanità”, dice.

  • 10:45

    Il Cremlino: “Era necessario allentare le regole sull’uso delle armi nucleari”

    La Russia ritiene che sia “necessario” allentare le regole per il possibile ricorso alle armi nucleari in risposta a quelle che Mosca vede come minacce alle propria sicurezza. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo che Vladimir Putin ha firmato un decreto per aggiornare la dottrina nucleare che amplia le condizioni in cui Mosca considererebbe di lanciare un attacco nucleare. “Era necessario allineare i nostri principi all’attuale situazione”, ha detto Peskov.

  • 10:42

    Mosca: “Armi nucleari estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese”

    La Russia potrà usare armi nucleari come “estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese” se essa sarà minacciata da un attacco nucleare o con armi convenzionali. Lo prevede la nuova dottrina nucleare promulgata oggi dal presidente Vladimir Putin. La decisione sul loro impiego spetta al presidente.

  • 10:34

    Putin ha approvato il decreto che aggiorna la dottrina nucleare russa

    Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato il decreto che aggiorna la dottrina nucleare della Russia. Lo riporta la Tass. Secondo il principio fondamentale della dottrina le armi nucleari sono una misura di ultima istanza per proteggere la sovranità del Paese. Allo stesso tempo – viene spiegato – a causa dell’emergere di nuove minacce e rischi militari, la Russia ha dovuto chiarire i parametri che consentono l’uso delle armi nucleari.

    In particolare – si legge – è stata ampliata la categoria degli Stati e delle alleanze militari soggette a deterrenza nucleare. È stato aggiunto l’elenco delle minacce militari che richiedono tali azioni per essere neutralizzate. L’aggressione di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di un paese nucleare, sarà considerata un attacco congiunto alla Federazione Russa.

    Inoltre, una risposta nucleare da parte della Russia è possibile in caso di minaccia critica alla sua sovranità, anche con armi convenzionali, in caso di attacco alla Bielorussia come membro dello Stato dell’Unione, in caso di lancio massiccio di armi nucleari aerei militari, missili da crociera, droni e altri velivoli e il loro attraversamento del confine russo. La versione precedente della dottrina nucleare russa era stata approvata nel giugno 2020 sostituendo un documento approvato dieci anni prima. 

  • 10:31

    Ucraina, il Cremlino: “Possibile risposta nucleare ai missili occidentali”

    La Russia potrà dare una risposta nucleare anche ad attacchi non nucleari da parte dell’Ucraina con l’uso di missili forniti da Paesi occidentali. Lo riferisce la Tass. “Sì, è menzionato”, ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti su un aspetto della nuova dottrina nucleare che considera minacce alla sovranità nazionale anche attacchi da Paesi non nucleari ma con il sostegno di Paesi nucleari. E che quindi consentono una rappresaglia nucleare.