L’Ucraina usa per la prima volta sul suolo russo i missili inglesi Storm Shadow. Ok degli Stati Uniti: a Kiev anche le mine antiuomo
Voci di un pesante attacco portano alla chiusura delle ambasciate. Intanto la Casa Bianca continua con l’invio massiccio di armi a Zelensky
Aggiornato: 17:03
I fatti più importanti
- Pentagono conferma ok a mine antiuomo per Kiev
- "Kiev ha lanciato missili britannici Storm Shadow sul territorio russo"
- Ucraina: "Attacco a Kiev? Guerra psicologica di Mosca". E l'ambasciata spagnola riapre
- Kiev irritata per la chiusura delle ambasciate
- Media: "Putin aperto ai negoziati, ma non a importanti concessioni territoriali"
- WP: "Biden ha autorizzato l'invio di mine antiuomo all'Ucraina"
- Peskov: "Biden fa di tutto per prolungare la guerra"
- Putin aperto a negoziati, "ma non a congelare il conflitto"
- "Possibile attacco violento a Kiev": chiusa anche l'ambasciata italiana
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16:19
Pentagono conferma ok a mine antiuomo per Kiev
Il capo del Pentagono Lloyd Austin conferma che l’amministrazione Biden ha approvato la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina. “Kiev ha bisogno di cose che l’aiutino a rallentare” la Russia, “le hanno chieste e penso che sia una buona idea”, ha detto Austin parlando con i giornalisti in Laos, secondo quanto riporta il New York Times.
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16:18
“Kiev ha lanciato missili britannici Storm Shadow sul territorio russo”
Il Guardian ha riferito di aver appreso che missili Storm Shadow di fabbricazione britannica sarebbero stati lanciati per la prima volta contro obiettivi all’interno della Russia, mentre il portavoce del primo ministro Keir Starmer ha rifiutato di commentare. Anche Bloomberg ha segnalato l’utilizzo dei missili britannici oggi, citando un funzionario occidentale anonimo. Immagini non confermate diffuse su Telegram sembrano mostrare frammenti di un missile in una posizione all’interno della regione di Kursk. La notizia arriva dopo il via libera degli Usa a Kiev per l’utilizzo degli Atacms per colpire all’interno della Russia.
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15:25
Ucraina: “Attacco a Kiev? Guerra psicologica di Mosca”. E l’ambasciata spagnola riapre
Mentre è rientrato l’allarme aereo scattato su Kiev e su altre regioni dell’Ucraina, l’intelligence militare del Gur ha accusato la Russia di “portare avanti un massiccio attacco informativo e psicologico contro l’Ucraina”, dove si teme l’arrivo di un “possibile attacco aereo significativo”. Secondo il Gur, profili social che hanno diffuso oggi un messaggio attribuito all’intelligence militare “sulla minaccia di un attacco missilistico ‘particolarmente massicciò contro le città ucraine.️ Questo messaggio è falso, contiene errori grammaticali tipici delle informazioni russe e delle operazioni psicologiche”, afferma il servizio ucraino sui social. “Il nemico, incapace di sottomettere gli ucraini con la forza, ricorre a misure di intimidazione e pressione psicologica sulla società. Si prega di essere vigili”, sottolinea ancora il Gur.
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14:14
Kiev irritata per la chiusura delle ambasciate
L’Ucraina ha criticato la decisione di alcune ambasciate occidentali a Kiev, tra cui quella italiana, di chiudere per i timori di un possibile attacco aereo significativo, affermando che la minaccia russa è la stessa ogni giorno dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. “La minaccia di attacchi (…) è purtroppo una realtà quotidiana per gli ucraini da più di mille giorni”, ha dichiarato in un comunicato un portavoce del ministero degli Esteri ucraino, invitando gli occidentali a non alimentare la “tensione” con la chiusura delle loro ambasciate.
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13:26
Chiusa anche l’ambasciata greca a Kiev
Anche l’ambasciata della Grecia a Kiev ha chiuso al pubblico per la giornata di oggi, così come quella spagnola, italiana e statunitense, mentre il governo del Regno Unito ha annunciato che la sua ambasciata è rimasta aperta. La decisione è stata presa dopo l’aumento del rischio di attacchi aerei della Russia in tutta l’Ucraina.
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11:38
Russi conquistano un altro villaggio nel Donetsk
Le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nell’est dell’Ucraina, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Si tratta di Ilyinka, nella regione del Donetsk.
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11:36
Media: “Putin aperto ai negoziati, ma non a importanti concessioni territoriali”
Vladimir Putin è disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato: lo riporta Reuters sul sito citando cinque fonti. Secondo i cinque attuali ed ex funzionari russi il Cremlino potrebbe ampiamente accettare di congelare il conflitto lungo le linee del fronte. Secondo tre fonti, potrebbe esserci spazio per una trattativa sulla precisa spartizione delle quattro regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, parzialmente occupate dalla Russia.
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11:35
Colpito posto di comando russo nel Belgorod
L’agenzia di intelligence militare ucraina ha dichiarato di aver “colpito con successo” un posto di comando nella regione russa di Belgorod. Il posto di comando si trova nella città di Gubkin, a circa 170 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo riporta Sky News. Ieri l’Ucraina ha utilizzato missili Atacms di fabbricazione statunitense per colpire il territorio russo. L’agenzia ucraina non ha specificato il tipo di arma utilizzata in questo ultimo attacco.
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11:34
44 droni ucraini abbattuti nelle regioni russe
Mosca afferma che stanotte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 44 droni ucraini su nove regioni russe, tra cui 20 su quella nordoccidentale di Novgorod. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa russo.
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11:33
Peskov: “Pronti al dialogo con gli Usa”
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha detto all’agenzia di stampa Tass di essere pronto al dialogo con la sua prossima controparte statunitense Karoline Leavitt. Peskov ha specificato di non conoscere personalmente la Leavitt, scelta dal presidente Usa eletto Donald Trump per il ruolo di portavoce della Casa Bianca. “Se il nostro presidente dice di essere pronto” per il dialogo con il leader statunitense allora “dovremmo essere pronti anche noi”, ha detto il funzionario del Cremlino.