Crisi Siria, “milizie sostenute dall’Iran verso il nord”. Assad: “Usa e Occidente vogliono ridisegnare la regione”. Raid russi: uccisi 400 miliziani
L'esercito siriano: "Si tratta di nuovi rinforzi inviati per aiutare i nostri compagni in prima linea nel nord". Intanto Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono “de-escalation. Urgente necessità di una soluzione politica”
Aggiornato: 15:04
I fatti più importanti
-
09:56
Teheran sulla Turchia: “Ruolo chiave per ridurre le tensioni in Siria”
La Turchia ha svolto “un ruolo chiave” per ridurre le tensioni in Siria. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ismail Baghaei, sottolineando la presenza di Ankara nel processo di Astana, ovvero una serie di incontri, in corso dalla fine del 2016, tra rappresentanti di Turchia, Russia e Iran per cercare di trovare una soluzione alla crisi siriana e ridurre le tensioni nel Paese in guerra dal 2011. “La Turchia è uno dei Paesi più importanti tra i vicini della Siria e svolge un ruolo chiave nel processo di Astana e l’attuale situazione nella regione richiede strette consultazioni con le autorità turche”, ha detto il funzionario, come riferisce Isna, a proposito della visita del capo della Diplomazia di Teheran, Abbas Araghchi, oggi ad Ankara dove ha in programma colloqui con l’omologo turco, Hakan Fidan, e con il presidente Recep Tayyip Erdogan, nel contesto dell’offensiva da parte delle milizie jihadiste filo turche nel nord ovest della Siria. “Il processo di Astana è ancora vivo e la comunità internazionale è consapevole dell’importanza di questo processo per ridurre la tensione in Siria e come strumento e veicolo per realizzare azioni umanitarie”, ha detto Baghaei, aggiungendo che Ankara e Teheran condividono la stessa preoccupazione rispetto alle tensioni siriane. “Il ministro degli Esteri turco ha affermato chiaramente che queste questioni non hanno nulla a che fare con la Turchia e che sono preoccupati per la situazione”, ha detto il funzionario.
-
09:55
L’Osservatorio siriano per i diritti umani: “Undici civili negli attacchi siriani e russi nel nord-ovest”
Undici civili sono stati uccisi negli attacchi siriani e russi nel nord-ovest della Siria. Lo riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo l’Osservatorio, l’attacco aereo russo ha preso di mira il centro di Idlib, capitale di fatto del governo degli insorti filo-turchi. Secondo le fonti, tra gli 11 civili uccisi ci sono cinque minori e due donne.
-
09:54
“Milizie sostenute dall’Iran sono entrate in Siria dall’Iraq e si stanno dirigendo verso il nord”
Milizie sostenute dall’Iran sono entrate in Siria dall’Iraq durante la notte e si stanno dirigendo verso il nord del Paese per dare manforte alle forze dell’esercito di Bashar al-Assad che combattono contro i ribelli: lo riportano i media internazionali, che citano due fonti dell’esercito siriano.
“Si tratta di nuovi rinforzi inviati per aiutare i nostri compagni in prima linea nel nord”, ha dichiarato un’alta fonte dell’esercito. -
-
09:53
La Cina esprime sostegno alla Siria negli sforzi “per il ritorno della stabilità”
La Cina ha espresso il suo sostegno alla Siria negli sforzi “per il ritorno della stabilità” dopo che i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. E’ quanto ha detto il portavoce del ministro degli Esteri Lin Jian, parlando nel briefing quotidiano.
-
09:52
Le Forze democratiche siriane stanno cercando di evacuare i curdi in alcune zone di Aleppo
Le Forze democratiche siriane (Sdf), guidate dai curdi e sostenute dagli Stati Uniti, stanno cercando di evacuare i curdi in alcune zone di Aleppo verso aree sicure: lo ha reso noto oggi in un comunicato il capo delle Sdf, Mazloum Abdi. “Stiamo coordinandoci attivamente con tutte le parti interessate in Siria per garantire la sicurezza della nostra gente e facilitare il loro trasferimento sicuro… nelle nostre aree sicure nel nord-est del Paese”, si legge nella nota. Secondo alcune stime, circa 200.000 curdi siriani sono assediati dalle fazioni filo-turche che hanno preso il controllo della città di Tal Rifaat e dei villaggi vicini. Da parte sua, l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede in Gran Bretagna, ha notato che le comunicazioni sono state interrotte nelle aree a maggioranza curda, sollevando il timore di possibili “massacri” di curdi.
-
09:50
Il ministro degli esteri dell’Iran: “Con Turchia preoccupazioni comuni”
“L’Iran e la Turchia hanno preoccupazioni comuni e nel frattempo divergenze sulla recente crisi siriana, per la quale avrò colloqui con le autorità turche oggi”: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, al suo arrivo a Istanbul. “Dovremmo parlare per raggiungere un’intesa comune sulle questioni regionali, al fine di riportare stabilità nella regione e impedire che la Siria o la regione diventino nuovamente un centro per i terroristi”, ha aggiunto. Istanbul è la seconda tappa del suo tour regionale, che lo ha già portato a Damasco ieri. Oggi incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere dei recenti attacchi dei ribelli sostenuti dalla Turchia contro il governo siriano. “I gruppi dissidenti in Siria, che in precedenza avevano creato una guerra civile nel Paese, cercano di approfittare dell’attuale guerra israeliana in Libano e in Palestina, per rinnovare i loro movimenti – ha sottolineato Araghchi -. Ma è un errore di calcolo, perché il governo e l’esercito siriani, i gruppi di resistenza e l’Iran uniranno gli sforzi per affrontarli”.
-
-
09:49
Conferenza al Cairo per Gaza
Si tiene oggi al Cairo una Conferenza umanitaria per rafforzare la risposta umanitaria a Gaza, co-organizzata da Egitto e Nazioni Unite. La riunione punta al rafforzamento del sostegno e del coordinamento internazionale sul tema degli aiuti umanitari a Gaza e mira ad affrontare le criticità relative all’accesso umanitario a Gaza e alla distribuzione degli aiuti. La “Conferenza ministeriale al Cairo per migliorare la risposta umanitaria a Gaza” intende inoltre concentrarsi sul ruolo di Unrwa nella Striscia e sul coordinamento internazionale anche sul tema della futura ricostruzione. L’incontro odierno è anche il primo momento in cui la comunità internazionale potrà confrontarsi sul nuovo capitolo della crisi militare in Siria creata da una coalizione composta da ribelli sostenuti dalla Turchia e dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham.
-
09:49
Blinken (Usa): “Necessaria de-escalation e della protezione delle vite e delle infrastrutture civili”
Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha parlato con il suo omologo turco Hakan Fidan e “ha discusso della necessità di una de-escalation e della protezione delle vite e delle infrastrutture civili” in Siria, sullo sfondo degli attacchi dei ribelli a Idlib, Aleppo e Hama nel nord-ovest del paese.
Secondo l’annuncio del Dipartimento di Stato, i due hanno anche discusso “degli sforzi umanitari in corso a Gaza e della necessità di porre fine alla guerra e garantire il rilascio di tutti gli ostaggi”. -
09:48
Caschi bianchi: “Almeno 25 persone sono state uccise nel nord-ovest della Siria”
Almeno 25 persone sono state uccise nel nord-ovest della Siria negli attacchi aerei effettuati ieri dal governo siriano e dalla Russia. Lo ha scritto su X il servizio di soccorso gestito dall’opposizione siriana, noto come Caschi Bianchi.
-
-
09:47
Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono una “de-escalation”
Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono una “de-escalation” in Siria e sollecitano, in una dichiarazione congiunta, la protezione dei civili e delle infrastrutture.