Corea del Sud, impeachment per Yoon: “Ha violato la Costituzione per eludere una inchiesta”. Il partito del presidente si oppone ma chiede la sua espulsione. Cittadini in piazza – La diretta

“È stata un'insurrezione, Yoon si dimetta”. Lascia il ministro della Difesa: "Piena responsabilità". Il premier Han: “Servirò il popolo fino alla fine”. Rutte (Nato): “Stiamo seguendo gli eventi”

Aggiornato: 17:24

  • 11:50

    Seul, ingresso al Parlamento vietato ai militari

    La segreteria dell’Assemblea nazionale, il parlamento sudcoreano, ha imposto un divieto totale di ingresso all’edificio “per il personale del ministero della Difesa, delle forze militari e della Guardia dell’Assemblea nazionale, compresi gli ufficiali di polizia, che sono entrati illegalmente nei locali”. E’ quanto ha affermato oggi il segretario generale Kim Min-ki, in una conferenza stampa.

    La decisione è maturata in risposta ai circa 280 militari mobilitati ai sensi della legge marziale che hanno fatto irruzione nel Parlamento dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato lo stato d’emergenza. Le truppe hanno incontrato difficoltà a raggiungere l’aula a causa delle barricate improvvisate costruite dagli assistenti parlamentari. “Questa è una misura urgente per proteggere la sicurezza i deputati e garantire il funzionamento dell’Assemblea nazionale”, ha detto Kim.

  • 10:56

    Si dimette il ministro della Difesa: “Piena responsabilità per la legge marziale”

    Il ministro della Difesa della Corea del Sud, Kim Yong-hyun, ha annunciato le sue dimissioni, assumendo la ”piena responsabilità” per “la preoccupazione emersa nella popolazione in merito alla legge marziale”. La sua imposizione è stata ritirata dal presidente il presidente Yoon Suk-yeol dopo i disordini esplosi nel Paese.

    “Innanzitutto, sono profondamente dispiaciuto e mi assumo la piena responsabilità per il caos e la preoccupazione causati all’opinione pubblica in merito alla legge marziale”, ha dichiarato il ministro della Difesa sudcoreano. “Mi sono assunto la piena responsabilità per tutte le questioni relative alla legge marziale e ho presentato le mie dimissioni al presidente”, ha affermato Kim.

  • 10:10

    Rutte (Nato): “Stiamo seguendo gli eventi”

    “Quello che sappiamo è quello che sapete voi e quello che vediamo in televisione, stiamo davvero seguendo gli eventi nella Repubblica di Corea e in Corea del Sud, passo dopo passo, e siamo molto interessati a come si evolverà ulteriormente” ma “non commenterò la situazione interna sudcoreana”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato Mark Rutte al suo arrivo alla Minesteriale Esteri dell’Alleanza atlantica. “Non voglio commentare ora, perché i coreani stessi in questo momento stanno cercando di stabilizzare la situazione, e se necessario, mi sentite altro da me, ma potete star certi che per noi, quel rapporto con la Corea del Sud è fondamentale. Il nostro rapporto è ferreo. Insieme a Giappone, Australia, Nuova Zelanda, questo non cambierà”, ha aggiunto.

  • 08:50

    Il premier Han: “Servirò il popolo fino alla fine”

    Servirà il popolo “fino alla fine” il primo ministro sudcoreano Han Duck-soo, dopo che sei partiti dell’opposizione in Corea del sud hanno presentato una mozione di impeachment del presidente Yoon Suk Yeol dopo l’imposizione, poi revocata, della legge marziale. “Come Primo Ministro che supervisiona il Gabinetto, mi assumo la piena responsabilità di tutti gli eventi che hanno portato a questo”, ha affermato Han in una nota diffusa oggi e intitolata “Un messaggio al popolo”.

    “Lavorerò con i membri del Gabinetto fino alla fine per servire il popolo”, ha detto. “Da questo momento in poi, il Gabinetto deve adempiere ai propri doveri per garantire la stabilità della nazione e che la vita quotidiana delle persone rimanga inalterata”, ha aggiunto.

  • 08:21

    Sei partiti di opposizione chiedono l’impeachment per Yoon

    Sei partiti d’opposizione hanno presentato una mozione di impeachment per il presidente Yoon Suk Yeol dopo che ieri ha dichiarato a sorpresa la legge marziale, mossa che è stata poi revocata dopo 6 ore a seguito del voto in tal senso del Parlamento. L’impeachment richiederebbe il sostegno di due terzi del Parlamento, ovvero di 200 dei suoi 300 membri, e l’appoggio di almeno 6 giudici della Corte costituzionale. Un deputato del Partito democratico, cioè il principale partito d’opposizione, Kim Yong-min, ha riferito che la mozione presentata oggi potrebbe essere messa ai voti già venerdì. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, il voto potrebbe avvenire il 6 o il 7 dicembre.

    Insieme al Partito democratico hanno depositato la mozione di impeachment altri 5 partiti d’opposizione più piccoli, cioè Rebuilding Korea Party, Reform Party, Jinbo Party, Basic Income Party e Social Democratic Party. Per la rimozione di Yoon dall’incarico, almeno 6 dei 9 giudici della Corte costituzionale devono sostenere la mozione presentata dai parlamentari. Attualmente, però, in seguito al pensionamento di 3 giudici, la Corte ne ha solo 6, un numero inferiore al minimo di 7 necessario per gestire un caso di impeachment presidenziale, il che impone ai legislatori di accelerare il processo di nomina dei nuovi giudici.

    Il Partito democratico e altri piccoli partiti d’opposizione hanno insieme 192 seggi. Ma, secondo quanto riferito dai funzionari dell’Assemblea nazionale, quando il Parlamento ha respinto la dichiarazione di legge marziale di Yoon con un voto di 190-0, con l’opposizione hanno votato anche 18 parlamentari del Partito del potere popolare, cioè il partito di Yoon.

    Il leader del Partito del potere popolare, Han Dong-hun, che ha legami di vecchia data con Yoon che risalgono ai tempi in cui erano procuratori, ha criticato la dichiarazione di legge marziale di Yoon definendola “incostituzionale“. In caso di impeachment, Yoon verrà privato dei suoi poteri costituzionali fino a quando la Corte costituzionale non si pronuncerà sul suo destino. Le responsabilità presidenziali verrebbero assunte dal primo ministro Han Duck-soo.

  • 08:18

    Le opposizioni accusano Yoon di “insurrezione”

    Il partito Democratico presenterà le accuse di insurrezione contro il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e altri funzionari. “Presenteremo le accuse di insurrezione” contro Yoon, i ministri di Difesa e Interni, e “figure chiave di esercito e polizia coinvolte, come il comandante della legge marziale e il capo della polizia”, ;;ha riferito una nota secondo cui il partito “avrebbe anche spinto per l’impeachment”. Han Dong-hun, capo del People Power Party di Yoon, ha chiesto il licenziamento del ministro della Difesa e le dimissioni dell’intero governo. Mentre, a differenza delle anticipazioni dei media, “nulla è stato deciso” su Yoon.

  • 08:16

    Maggioranza e opposizione: “Yoon si dimetta”

    Maggioranza e opposizione rovano ancora un’inedita unità d’intenti nella richiesta di dimissioni del presidente Yoon Suk-yeol, dopo il caos della legge marziale dichiarata e poi ritirata. Secondo i media di Seul il People Power Party, al potere ma senza una maggioranza in Parlamento, e il Partito Democratico, che invece controlla l’Assemblea nazionale con le altre opposizioni, si sono ritrovati uniti nella richiesta di dimissioni del presidente in risposta al caos creato dalla legge marziale, dichiarata e ritirata dopo sei ore nel corso della notte.

    Dopo il voto parlamentare congiunto per bloccare la mossa presidenziale e la successiva dichiarazione di revoca approvata intorno alle 4.30 locali (20.30 di martedì in Italia) durante una riunione di gabinetto, le forze politiche hanno chiesto a Yoon di fare un passo indietro. Il partito Democratico ha dichiarato oggi che i suoi deputati hanno minacciato l’avvio formale delle procedure per metterlo sotto accusa in assenza di dimissioni.

    “La dichiarazione di legge marziale del presidente Yoon Suk-yeol è stata una chiara violazione della Costituzione. Non ha rispettato alcun requisito per dichiararla”, ha reso noto il partito in una nota secondo cui “si è trattato di un grave atto di ribellione e fornisce una base perfetta per il suo impeachment”. Per metterlo sotto accusa sarebbe necessario il sostegno di due terzi del Parlamento, ovvero 200 dei suoi 300 deputati.

    I democratici e gli altri piccoli partiti di opposizione insieme hanno 192 seggi: ma quando il Parlamento ha respinto la legge marziale di Yoon con la votazione unanime dei 190 presenti, circa 10 voti sono arrivati dal People Power Party. Qualora finisse sotto accusa, Yoon verrebbe privato dei suoi poteri fino al responso sul suo destino da parte della Corte costituzionale.

    Il People Power Party ha chiesto le dimissioni del presidente dopo che il suo leader Han Dong-hun ha sollecitato Yoon a spiegare una decisione di cui non era a conoscenza e di licenziare il ministro della Difesa Kim Yong-hyun, ritenuto il suggeritore della improvvida mossa.

  • 08:13

    I collaboratori più stretti di Yoon hanno offerto le dimissioni

    I collaboratori più stretti del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol hanno offerto le dimissioni dopo il caos provocato dalla dichiarazione e poi dalla revoca, appena sei ore dopo, della legge marziale nel corso della notte. “I collaboratori senior di Yoon si sono offerti di dimettersi in massa a causa della dichiarazione di legge marziale”, ha riferito l’agenzia Yonhap, senza fornire dettagli. Yoon, intanto, ha rinviato quella che sarebbe dovuta essere la sua prima apparizione pubblica dopo le turbolenze notturne: il meeting alle 10 locali in programma presso l’Ufficio presidenziale dedicato alla lotta alle droghe. 

    Gli assistenti presidenziali, tra cui il capo dello staff Chung Jin-suk, hanno offerto le dimissioni in massa questa mattina dopo il caos della legge marziale la cui dichiarazione a sorpresa ha posto anche problemi di natura giuridica.
    Non c’è traccia, secondo i media di Seul, di una riunione del Consiglio di Stato la cui approvazione è fondamentale per la dichiarazione di legge marziale: la sua assenza potrebbe supportare l’accusa di insurrezione.

    In base alla Costituzione di Seul, il presidente può dichiarare la legge marziale durante “situazioni di guerra, simili a quelle di guerra o in altri stati di emergenza nazionale comparabili” che richiedono l’uso della forza militare per limitare la libertà di stampa, di riunione e altri diritti per mantenere l’ordine. Tuttavia, molti osservatori si chiedono se la Corea del Sud si trovi in una delle situazioni d’emergenza menzionate. La Costituzione stabilisce poi che il presidente deve obbedire quando l’Assemblea nazionale richiede la revoca della legge marziale con un voto a maggioranza.

  • 08:10

    I sindacati: “Sciopero generale fino alle dimissioni di Yoon”

    Il principale sindacato della Corea del Sud ha indetto uno “sciopero generale” fino alle dimissioni del presidente Yoon Seok Yeol che ieri sera ha annunciato la legge marziale salvo poi fare marcia indietro per la pressione del Parlamento e le massicce proteste di piazza.

  • 08:09

    Il leader della maggioranza: “Yoon deve rispondere di questo atto tragico”

    Il leader del partito al governo in Corea del Sud ha definito “tragico” il tentativo del presidente Yoon Seok Yeol di imporre la legge marziale e ha chiesto che i responsabili ne rispondano. Lo riporta il Guardian mentre l’opposizione valuta la mozione di impeachment. “Il presidente deve spiegare direttamente e in modo approfondito questa tragica situazione” ha detto ai giornalisti il leader del People Power Party Han Dong-hoon aggiungendo che “tutti i responsabili devono essere ritenuti rigorosamente responsabili”.