Siria – la diretta. I ribelli alle porte di Damasco. Voci su una fuga di Assad dalla capitale. Funzionari Usa: “Il regime ha i giorni contati”

Giordania e Usa invitano i propri cittadini a lasciare il Paese e secondo il New York Times anche l’Iran ha iniziato a evacuare il suo personale. Le truppe russe abbandonano il confine con Israele. Wall Street Journal: “Assad invitato da Cairo e Amman a instaurare un governo in esilio”

Aggiornato: 21:07

  • 16:29

    Gli insorti nei quartieri periferici di Damasco

    Insorti siriani sono alla periferia di Damasco: lo riferiscono fonti locali nella capitale citate dai media panarabi. Le fonti affermano che le forze anti-governative si trovano nei quartieri meridionali di Sahnaya e Daraya.

  • 16:01

    “False le notizie di una fuga di Assad”

    Bashar al-Assad “sta proseguendo il suo lavoro e i suoi doveri nazionali e costituzionali dalla capitale”. Lo ha comunicato la presidenza siriana, respingendo così “le voci e le false notizie secondo cui il presidente Bashar al-Assad avrebbe lasciato Damasco”. Nelle ultime ore erano emerse notizie su una sua possibile fuga all’estero

  • 15:46

    “Libertà”: proteste contro Assad vicino a Damasco

    – “Hurriye, hurriye!” (libertà, libertà): gridano decine di giovani siriani nella periferia di Damasco, a Muaddamiya, sobborgo che si era rivoltato nel 2011 e che aveva subito la dura repressione governativa. Lo riferiscono testimoni oculari a Damasco, che riprendono con i telefoni le proteste in corso, in corrispondenza con l’avvicinarsi di insorti anti-governativi al cuore della capitale. “Yallah tlaai barra!” (Su, vattene!) è l’altro slogan scandito in queste ore in riferimento al contestato presidente Bashar al Assad.

  • 15:21

    Abbattuta statua di Assad senior a Damasco

    Gli insorti hanno abbattuto la statua di Hafiz al-Assad, presidente della Siria fino al 2000 e padre dell’attuale presidente siriano Bashar, nel sobborgo di Jaramana, alle porte di Damasco. Jaramana è a maggioranza drusa. La statua abbattuta si trova a dieci chilometri dal palazzo presidenziale di Assad.

  • 14:57

    Lavrov: “Inammissibile la Siria sotto i terroristi”

    “È inammissibile consentire a un gruppo terroristico di prendere il controllo del territorio in violazione degli accordi esistenti, a partire dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha ribadito la sovranità, l’integrità territoriale e l’unità della Repubblica Araba di Siria”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, da Doha, dove è impegnato in colloqui con i colleghi di Iran e Turchia sulla crisi in Siria. Lavrov ha aggiunto che la Russia “continua a fornire assistenza militare” a Damasco.

  • 14:33

    Baghdad, “truppe siriane in fuga entrano in Iraq”

    Truppe siriane in fuga di fronte all’avanzata dei ribelli jihadisti stanno passando il confine ed entrando in Iraq: lo ha reso noto una fonte della sicurezza di Baghdad.

  • 14:20

    Damasco, operazione “su più fronti” dei ribelli

    “Abbiamo avviato un’operazione militare speciale su più fronti per entrare a Damasco”: lo ha detto una fonte dei ribelli sunniti siriani ad al Jazeera.

  • 14:20

    Lavrov a Doha chiede l’immediata fine delle ostilità

    Il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov ha chiesto la “fine immediata delle ostilità in Siria” durante il forum di Doha. E’ “inammissibile”, ha aggiunto Lavrov, permettere al “gruppo terroristico” siriano Hayat Tahrir al-Sham (Hts) di prendere il controllo di territori violando l’unità del paese. Lavrov ha anche detto che i ribelli siriani vengono usati per scopi geopolitici e che “non voglio fare speculazioni” sul futuro del presidente siriano Bashar al-Assad.

  • 14:19

    al-Jolani: “Damasco vi aspetta”

    “Damasco vi aspetta”. Così Abu Mohammed al-Jolani, leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ha esortato i combattenti a prepararsi a prendere la capitale siriana in un messaggio su Telegram in cui ha usato il suo vero nome Ahmed al-Sharaa invece del suo nom de guerre.

  • 14:17

    Colloqui a Doha con Russia e Turchia, l’Iran chiede “dialogo politico” tra governo e opposizione

    L’Iran, alleato principale di Bashar al Assad, esorta al “dialogo politico” in Siria tra governo e opposizione. Parlando a Doha dopo colloqui con i colleghi di Russia e Turchia, il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi ha detto: “Deve iniziare un dialogo politico tra il governo siriano e i gruppi di opposizione legittimi”.