Siria, i ribelli controllano Damasco: la capitale è caduta. Assad è a Mosca con la famiglia, concesso l’asilo. Biden: “Deve essere punito”

Le truppe di Hts prendono la capitale senza sparare. Al-Jolani: "Vittoria islamica". Il presidente Usa: "La caduta di Assad un’opportunità storica per il popolo siriano". La Russia ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Iran: "A noi non ha chiesto aiuto"

Aggiornato: 22:08

  • 19:24

    Cremlino: “Dai ribelli garanzie di sicurezza sulle basi russe”

    “I leader dell’opposizione armata siriana hanno garantito la sicurezza delle basi aeree russe e delle missioni diplomatiche nel Paese”. Lo ha detto alla Tass una fonte del Cremlino.

  • 19:01

    Media russi: “Assad arrivato a Mosca con la famiglia”

    Il presidente siriano spodestato dai ribelli Bashar Assad e i membri della sua famiglia sono arrivati a Mosca. La Russia ha concesso loro asilo. Lo ha detto all’agenzia Tass una fonte del Cremlino. Secondo la fonte, la Federazione Russa ritiene necessario riprendere i negoziati per una soluzione in Siria sotto la supervisione delle Nazioni Unite.

  • 18:26

    Al-Jolani: “Caduta di Assad è una vittoria importante per la nazione islamica”

    La caduta del regime di Bashar al Assad è “una vittoria per la nazione islamica. Questo nuovo trionfo, fratelli miei, segna un nuovo capitolo nella storia della regione”. Lo ha detto il leader del gruppo islamista siriano Hayat Tahrir al-Sham (Hts), Abu Mohammed al-Jolani che ha guidato l’offensiva dei ribelli in Siria. La Siria è stata un “parco giochi per le ambizioni iraniane, diffondendo settarismo e fomentando corruzione”, ha aggiunto nella sua prima apparizione pubblica dopo la caduta del regime, parlando nella moschea degli Omayyadi. L’Iran e il suo rappresentante Hezbollah erano sostenitori chiave del governo di Assad, ha proseguito sottolineando – secondo quanto riportano i media internazionali – che “questa è una nazione che, se i suoi diritti vengono violati, continuerà a pretenderli finché non saranno ripristinati: ho lasciato questa terra più di 20 anni fa e il mio cuore desiderava ardentemente questo momento“.

  • 17:04

    Su al-Jolani taglia Usa fino a 10 milioni di dollari

    Gli Stati Uniti offrono una ricompensa fino a 10 milioni di dollari in cambio di informazioni sul leader dei ribelli siriani al-Jolani. Il 16 maggio 2013, il Dipartimento di Stato americano ha designato al-Jolani come terrorista globale. Come risultato di questa designazione, tutte le proprietà e gli interessi nella proprietà di al-Jolani che sono soggetti alla giurisdizione degli Stati Uniti sono bloccati e alle persone statunitensi è generalmente vietato impegnarsi in qualsiasi transazione con al-Jolani. Lo scrive il programma ‘Rewards For Justicè.

  • 16:29

    al-Jolani alla Grande moschea di Damasco

    Il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), Abu Mohammed al-Jolani si è recato oggi nella Grande moschea degli Omayyadi a Damasco dove ha pronunciato un discorso. A scriverne è l’Afp, che cita un suo fotografo sul posto. All’ingresso della moschea il leader dell’Hts è stato accolto da una folla che scandiva “Allah Akbar”.

  • 16:01

    al-Jaloni: “Il premier resta in carica”

    Il premier siriano Mohammed Ghazi al-Jalali per il momento resta in carica fino alla transizione dal regime di Bashar al Assad alle nuove autorità siriane. Lo ha detto in una nota il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), Abu Mohammed al-Jaloni, secondo quanto riferisce al Jazeera. Dal canto suo, il premier – che era stato nominato a settembre – ha fatto sapere che il suo governo è pronto a cedere il potere a qualsiasi leadership che sia scelta dal popolo. “Non sto andando via e non vado via. Aspetto in modo pacifico per garantire la continuità delle autorità pubbliche, delle istituzioni e dell’apparato dello stato, per garantire la sicurezza di tutti i cittadini”, ha detto in una dichiarazione in video, nella quale assicura che “stiamo tendendo la mano anche all’opposizione, che ha teso la mano e ha assicurato che non causerà alcun danno a nessun cittadino che appartiene a questa nostra Siria”.

  • 15:48

    Forze curdo-siriane esultano per la fine di Assad

    Le forze curdo-siriane espressione del Pkk anti-turco accolgono con favore la caduta del regime del presidente siriano Bashar al Assad. Ilham Ahmed, co-presidente del Dipartimento per le Relazioni Estere dell’Amministrazione autonoma del nord-est della Siria (Aanes), ha dichiarato che “l’era della tirannia è finita”, invitando a “unire gli sforzi dei siriani per un futuro migliore, fondato sulla giustizia e sulla democrazia”. Aanes ha sottolineato di aver “fatto ogni sforzo, durante gli anni di crisi, per trovare soluzioni pacifiche alle sfide della Siria”, ma che “il regime siriano non ha risposto a queste iniziative”, si legge nella dichiarazione. L’Aanes ha ribadito il proprio “impegno per un dialogo costruttivo, invitando tutte le parti siriane a collaborare per plasmare il futuro del Paese”. E ha espresso la propria “disponibilità al dialogo con tutte le parti siriane” per “tracciare il percorso verso una Siria unita e democratica”.

  • 15:25

    Iran: “La Siria scelga senza interventi stranieri”

    L’Iran, che aveva sostenuto con forza il governo deposto del presidente Bashar Assad, afferma che i siriani dovrebbero decidere il futuro del loro Paese senza “interventi stranieri distruttivi e coercitivi”. La dichiarazione del ministero degli Esteri è stata la prima reazione ufficiale del Paese al rovesciamento del governo di Assad da parte delle forze ribelli. L’Iran è stato un convinto sostenitore di Assad durante i quasi 14 anni di guerra civile.

  • 15:24

    al-Jolani arriva a Damasco e bacia la terra

    Abu Muhammad al-Jolani, il leader dei ribelli in Siria guidati dall’organizzazione jihadista Hayat Tahrir al-Sham, è stato ripreso mentre baciava la terra al suo arrivo a Damasco, la capitale della Siria, dopo il rovesciamento del regime di Bashar Assad. Lo riporta Ynet.

  • 14:22

    Parla al-Jolani: “Il futuro è nostro”

    Non c’è spazio per tornare indietro, “il futuro è nostro”. Lo ha detto il leader di Hayat Tahrir al-Sham, Abu Mohammed al-Jolani, alla Tv di stato siriana, come riferisce la Bbc.