Edoardo Bove: “È successo tutto nel posto giusto al momento giusto. Grazie perché non mi avete fatto sentire solo”
Si continua e Carlo Conti presenta il calciatore della Fiorentina Edoardo Bove, che fa il suo ingresso scendendo le scale.
Una testimonianza intensa, commovente, piena di verità e ed emozione. Sul palco dell’Ariston, il 22enne racconta l’arresto cardiaco che, durante Fiorentina-Inter, il 1 dicembre 2024, lo ha quasi ucciso. Adesso ha un defibrillatore sottocutaneo impiantato sotto il petto. “Per me è un onore essere qui. Io sto vivendo questa esperienza in un modo particolare con alti e bassi perché per me il calcio è una forma di espressione, senza non mi sento lo stesso, sento che manca qualcosa. Come per un cantante la voce, come una persona che perde un grande amore o ha una grande perdita ed è difficile”, spiega Bove.
E continua: “In questo momento mi senti incompleto, come se mancasse qualcosa. So che ci vuole tempo, tanto coraggio, mi sto facendo aiutare per iniziare un percorso di analisi su me stesso per rivivere certe emozioni che ho già provato, un percorso che mi fa soffrire, ma so che servirà per il futuro. Devo ringraziarvi tutti. L’affetto mi è arrivato al di là dei colori, delle bandiere, delle squadre. Mi ha emozionato e fatto capire la gravità della situazione. Inizialmente mi sono svegliato in ospedale senza ricordare nulla e solo guardando la reazione dei miei familiari, amici, persone anche estranee che fermandomi sono contente di vedermi, mi chiedono come sto in modo genuino, mi ha fatto capire quanto ci sia stata la paura di perdermi.”, spiega.
E ancora: “Mi ritengo fortunato perché per come sono andate le cose a me, è successo tutto nel posto giusto al momento giusto, in 13 minuti ero in ospedale. Però purtroppo mi sono arrivate tante testimonianze di gente che ha perso propri cari e familiari per episodi simili al mio perché non c’è stata prontezza nel soccorso. Volevo sottolineare quanto nel mio caso sia stato importante l’intervento di primo soccorso. È il motivo principale per cui sono qui oggi. Il mio episodio mi ha fatto capire quanto la linea tra la vita e la morte sia sottile, quanto dipendiamo da chi ci ci sta accanto, anche persone estranee. Nel omento in cui ci è più informazione sul primo soccorso, siamo tutti già al sicuro. Vorrei che a tutte queste persone fosse capitato tutto al posto giusto nel momento giusto. In gran parte dei casi ci vuole qualcosa di più. Io sono grato che a me sia accaduto tutto questo in modo così perfetto, allo stesso tempo vorrei stare vicino alle persone che hanno perso dei cari proprio per questo motivo.
Ti volevo dire anche che nell’affrontare questo non mi avete mai fatto sentire solo e la vicinanza che mi avete dato mi ha aiutato ad affrontare questo episodio. Purtroppo non tutti hanno la fortuna di aver un supporto per gli ostacoli nella vita”.
Applausi e cori all’Ariston. Insieme a Conti, Bove presenta Elodie.
