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Russia-Ucraina, gli Usa: “L’Ue non sarà al tavolo dei negoziati”. Telefonata Rubio-Lavrov. Si muove Macron: verso un vertice lunedì a Parigi

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Per Kellog l’Europa non sarà al tavolo dei negoziati

L’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, non vede l’Europa al tavolo dei negoziati per risolvere il conflitto tra Mosca e Kiev. Ma, secondo lui, si terrà conto degli interessi dell’Europa. Lo ha riferito Rbc-Ukraine. Gli Stati Uniti non vogliono ripetere il problema del ‘formato Minsk”, quando al tavolo delle trattative erano presenti numerosi partecipanti, ha spiegato Kellogg durante un pranzo a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Vi dico onestamente cosa succederà. Abbiamo esaminato il problema di Minsk II. C’erano molte persone al tavolo e non hanno avuto alcuna opportunità di unirsi al processo di pace: non ha funzionato. Non ripeteremo Minsk“. Secondo l’inviato speciale degli Usa, al tavolo dei negoziati si terrà conto degli interessi dell’Europa ma ha escluso la presenza fisica di rappresentanti europei. “Non voglio specificare, voglio dire come definire il tavolo? Vi siederete al terzo tavolo?”, ha chiesto rivolgendosi ai rappresentanti europei. “Saranno inclusi tutti i vostri interessi in queste discussioni? Sì. Ma se questo significa sedersi fisicamente al tavolo, allora no”.  

  • 12:55

    Zelensky: “È tempo di creare un esercito europeo, con l’Ucraina”

    “Non possiamo escludere che l’America possa dire no all’Europa su questioni che la minacciano. Molti, moltissimi leader hanno parlato di un’Europa che ha bisogno di un proprio esercito. Un esercito d’Europa. E io credo fermamente che il momento sia arrivato. Le forze armate europee devono essere create”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in seguito alle esortazioni statunitensi indirizzate ai Paesi europei riguardo all’assumersi la responsabilità della sicurezza sul proprio continente.

    L’esortazione di Zelensky è “agire, per il vostro bene e per il bene dell’Europa, per i popoli d’Europa, per le vostre nazioni, le vostre case, i vostri figli e il nostro futuro comune. Non si tratta solo di aumentare la spesa per la difesa in rapporto al pil”, continua, sottolineando che il denaro, per quanto importante, “non fermerà da solo un assalto nemico”. Senza l’esercito ucraino, spiega, quelli europei “non saranno sufficienti a fermare la Russia. Questa è la realtà di oggi. Solo il nostro esercito in Europa ha una vera esperienza di combattimento moderno”.

    Viceversa, continua il presidente ucraino l’esercito ucraino ha bisogno di ciò che può fornire l’Europa: “armi, addestramento, sanzioni, finanziamenti, pressione politica e unità. Abbiamo già le basi per una forza militare europea unita. E ora, mentre combattiamo questa guerra e gettiamo le fondamenta per la pace e la sicurezza, dobbiamo costruire le forze armate d’Europa affinché il futuro del continente dipenda solo dagli europei. E affinché le decisioni sull’Europa vengano prese in Europa”, conclude, ricordando di aver già proposto di sostituire parte della presenza militare americana in Europa con forze ucraine nel piano presentato lo scorso autunno.

  • 12:53

    Scholz: “Berlino non accetterebbe una pace dettata per Kiev”

    “Una vittoria russa o il crollo dell’Ucraina non porterebbero alla pace. Nemmeno una pace dettata troverebbe mai il sostegno della Germania. Non accetteremo alcuna soluzione che porti a uno sdoppiamento della sicurezza europea e americana”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

  • 12:43

    Scholz: “Non accettiamo interferenze esterne nelle nostre elezioni”

    “Non accetteremo che persone dall’esterno intervenga nelle nostre elezioni”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz aprendo la seconda giornata della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, dopo le dichiarazioni di ieri del vicepresidente Usa, JD Vance. “Non è opportuno che l’interferenza esterna a favore dell’AfD sia presa in considerazione”, ha sottolineato. Alla conferenza sulla sicurezza Vance ha infatti paragonato i governi Ue ai regimi repressivi sconfitti nella Guerra fredda, ha stigmatizzato le politiche migratorie troppo permissive, citando l’attentato di Monaco dell’altro ieri, ha accusato il Vecchio continente di avere paura della libertà di espressione (il free speech, termine politicizzato a destra negli Usa) e degli elettori.

  • 11:55

    Zelensky: “In estate truppe russe in Bielorussia”

    Il presidente ucraino parla di quanto riferito dai servizi segreti sulle truppe russe a Minsk.

  • 11:54

    Zelensky: “Putin vuole Trump a Mosca il 9 maggio”

    Putin parla a tu per tu con gli Stati Uniti, proprio come succedeva prima della guerra, quando si incontravano e sembrava volessero spartirsi il mondo. Poi Putin cercherà di far arrivare il presidente degli Usa sulla Piazza Rossa quest’anno il 9 maggio. Non come leader rispettato, ma come sostegno alla sua stessa performance. Non abbiamo bisogno di questo. Abbiamo bisogno di un vero successo e di una vera pace”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

  • 11:53

    Zelensky: “L’Europa parli con una voce sola o Mosca la farà a pezzi”

    “Alcuni in Europa potrebbero essere frustrati con Bruxelles. Ma sia chiaro: Se non Bruxelles, allora Mosca. È una scelta. Questa è la geopolitica. Questa è la storia. Mosca farà a pezzi l’Europa se noi europei non ci fidiamo l’uno dell’altro”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco e avvertendo che la strategia “dividi e conquista” è l’obiettivo di Vladimir Putin.

    “Alcuni in Europa potrebbero non comprendere pienamente ciò che sta accadendo a Washington in questo momento, ma concentriamoci prima di tutto su noi stessi, qui in Europa. Dobbiamo dare priorità alla forza europea”, continua Zelensky. “L’America ha bisogno dell’Europa? Come mercato, sì. Ma come alleato? Non lo so. Perché la risposta sia sì, l’Europa ha bisogno di una voce unica, non di una dozzina di voci diverse. Anche coloro che vanno regolarmente a Mar-a-Lago devono far parte di un’Europa forte. Perché il presidente Donald Trump non ama gli amici deboli, rispetta la forza”.

    Nella recente chiamata a Zelensky per informarlo di quella avvenuta con Putin, Trump “non ha mai menzionato che l’America ha bisogno dell’Europa al tavolo delle trattative“, avverte il presidente ucraino. “Questo dice molto. L’epoca in cui l’America sosteneva l’Europa semplicemente perché lo aveva sempre fatto è finita. Ma Trump stesso una volta ha detto che ciò che conta non è la famiglia in cui sei nato, bensì quella che hai costruito. Dobbiamo costruire il rapporto più stretto possibile con l’America, un nuovo rapporto, ma da europei, non solo come singole nazioni”, conclude, sottolineando la necessità di una politica estera comune europea.

  • 11:51

    Zelensky: “Siamo pronti a un piano comune, ma Trump incontri prima me”

    “Abbiamo il nostro piano per il nostro Paese. Serve anche una prospettiva comune, per questo siamo pronti per un piano comune”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Riguardo ai colloqui con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Zelensky ha spiegato che in merito ad un incontro per i negoziati di pace anche con la Russia “mi ha detto che dobbiamo vederci, e io ho risposto che per noi è importante che prima ci incontriamo noi due”.  

  • 11:50

    Scholz favorevole a eccezione sul patto di stabilità per le spese della Difesa

    Il cancelliere Olaf Scholz ha chiesto un adeguamento del Patto di stabilità dell’Ue a favore di una maggiore spesa per la difesa. Scholz, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha proposto un’eccezione corrispondente “per tutti gli investimenti in equipaggiamenti per la difesa che superano il nostro precedente obiettivo Nato del due percento”. Tale eccezione dovrebbe essere “limitata nel tempo e rispettare la solidità finanziaria di tutti gli Stati membri”, ha spiegato il cancelliere.  

  • 11:49

    Zelensky: “La garanzia di sicurezza è l’adesione alla Nato”

    “Non rinunciamo al percorso di adesione alla Nato. E’ il nucleo di qualsiasi garanzia di sicurezza – ha etto Zelensky – “Abbiamo bisogno di una diplomazia coordinata. La fine di questa guerra dovrebbe essere il nostro ‘primo successo condiviso”, e ha aggiunto che se l’Ucraina non dovesse ottenere l’adesione alla Nato, allora dovrebbero esserci le condizioni per costruire “un’altra Nato in Ucraina”. “Non possiamo accettare un cessate il fuoco senza reali garanzie di sicurezza”, ha detto ancora il presidente ucraino.  

  • 11:48

    Zelensky: “Non accetteremo accordi alle nostre spalle”

    L’Ucraina non accetterà mai accordi fatti alle nostre spalle senza il nostro coinvolgimento. E la stessa regola dovrebbe applicarsi a tutta l’Europa. Nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina. Nessuna decisione sull’Europa senza l’Europa”, ha detto il presidente ucraino intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “L’Europa deve avere un posto al tavolo quando vengono prese decisioni su di lei, tutto il resto è zero. Se veniamo esclusi dai negoziati sul nostro futuro, allora perderemo“.  

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