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Summit di Parigi sull’Ucraina, Meloni frena sull’invio di truppe. E Scholz: “Sbagliato parlare di militari sul terreno”. Starmer: “Vitali le garanzie Usa”

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  • 19:59

    Macron accompagna Meloni

    Giorgia Meloni ha lasciato l’Eliseo, unica leader all’uscita della riunione di Parigi accompagnata fino all’auto dal presidente Emmanuel Macron. I due si sono ripetutamente sorrisi, poi, giunti all’auto che attendeva la presidente del Consiglio, si sono abbracciati con uno scambio di baci sulle guance.

  • 19:48

    Vertice concluso: leader europei lasciano l’Eliseo

    Si è concluso il vertice europeo di Parigi sull’Ucraina. Attesi da una temperatura di zero gradi, i leader riuniti all’Eliseo da Emmanuel Macron stanno uscendo dal palazzo della presidenza francese uno dopo l’altro.

  • 19:40

    Scholz: “Ue e Usa devono agire insieme”

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che l’Europa e gli Stati Uniti devono sempre agire insieme in materia di sicurezza, dopo i colloqui con i leader europei a Parigi in risposta alla svolta politica di Washington sull’Ucraina. “Non ci deve essere alcuna divisione sulla sicurezza tra Europa e Stati Uniti – ha detto Scholz -. La Nato si basa sul fatto che dobbiamo sempre agire insieme e condividere i rischi, garantendo così la nostra sicurezza”.

  • 19:02

    Scholz: “Sbagliato parlare ora di truppe in Ucraina”

    “Credo che sia del tutto prematuro parlarne ora. Anzi sono anche un pò irritato per questo dibattito. Voglio dirlo chiaramente: qui si discute sulla testa degli ucraini di trattative di pace che ancora non hanno avuto luogo, alla quale gli ucraini non hanno detto di sì e non si sono nemmeno seduti al tavolo”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo ad una domanda sulla possibilità di inviare truppe di peacekeeping in Ucraina.
    “È del tutto irragionevole: è un dibattito sbagliato al momento sbagliato su questioni sbagliate. Non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti”, ha aggiunto Scholz lasciando il summit di Parigi per rientrare a Berlino.

  • 18:44

    Scholz: “No a diktat imposti a Kiev”

    Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato di non volere una “pace imposta tramite diktat all’Ucraina” dopo aver incontrato i leader europei all’Eliseo. “L’Ucraina non può accettare tutto ciò che le viene presentato, a nessuna condizione”, ha insistito il cancelliere parlando con i giornalisti all’ambasciata tedesca a Parigi. “L’Ucraina può fidarsi di noi”, ha aggiunto, sottolineando che gli europei “continueranno a sostenere” Kiev.

  • 18:43

    Starmer: “Serve un accordo duraturo. Una pausa favorirebbe Putin”

    Qualsiasi intesa sulla guerra in Ucraina deve essere un “accordo di pace duraturo, non solo una pausa in vista del ritorno di Vladimir Putin”. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Keir Starmer, che si trova a Parigi per il summit dei leader europei convocato da Emmanuel Macron. In gioco, ha spiegato Starmer in una clip pubblicata sul social X, c’è anche “la sicurezza e la difesa collettiva dell’Europa. E qui penso che abbiamo una sfida generazionale”.

  • 18:43

    Scholz: “L’Ucraina deve avere un esercito, su questo non si negozia”

    “Siamo uniti nell’idea che l’Ucraina debba avere un esercito. È un principio non negoziabile”: lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz lasciando il vertice di Parigi con altri leader europei convocato dal presidente francese Emmanuel Macron.

  • 18:42

    Scholz lascia l’Eliseo

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha appena lasciato l’Eliseo dove è in corso il vertice informale sull’Ucraina convocato dal presidente francese Emmanuel Macron.

  • 18:31

    Italia tra i Paesi irritati dalla mossa di Macron

    Su diversi giornali oggi è filtrata l’irritazione di palazzo Chigi per il formato scelto, che esclude Paesi direttamente interessati dalla guerra in Ucraina e confinanti con la Russia o con l’Ucraina, come la Finlandia, i Paesi Baltici, la Romania e altri. La presenza a questa riunione dei vertici Ue deve aver provocato qualche irritazione tra gli esclusi, tanto che il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha precisato via social che oggi è solo l’”inizio di un percorso” che vedrà coinvolta l’Ue. Ma non sono in pochi a pensare che l’Unione, con i suoi tempi di reazione giocoforza lenti, vista la necessità di trovare consenso a 27, si stia rivelando poco adatta all’epoca attuale, con la Storia che, anziché finire, ha ripreso a correre di gran carriera, dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

  • 18:30

    Macron chiama Trump prima del summit di Parigi

    Per ora non sono stati ufficializzati i temi portati sul tavolo e non sono previste ufficialmente comunicazioni alla stampa. Prima dell’inizio della riunione, Macron ha parlato al telefono con Donald Trump per una ventina di minuti, hanno fatto sapere fonti dell’Eliseo.

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