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Starmer riceve Zelensky: “Al fianco di Kiev finché necessario”. Macron: “Se non lo fermiamo, Putin colpirà Moldavia e Romania”

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Starmer riceve Zelensky: “Al fianco di Kiev finché necessario”. Domani il summit a Londra

Dopo il drammatico scontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino è volato a Londra accolto con un abbraccio dal premier Keir Starmer che ha ribadito il suo sostegno a Kiev “finché necessario”. Mentre gli Usa stanno seriamente valutando la possibilità di interrompere tutte le spedizioni di aiuti militari in corso verso l’Ucraina – con Trump che potrebbe bloccare anche gli aiuti indiretti all’Ucraina, inclusa la condivisione di informazioni di intelligence – l’Europa prova a riannodare i fili dell’unità. Proprio nella capitale del Regno Unito domenica si terrà il summit convocato da Starmer: prevista la presenza dei leader di 18 Paesi più i vertici di Nato e Unione europea.

Contro l’incontro, in programma dalle 14 alla Lancaster House, a pochi passi da Buckingham Palace, si sono già schierati i Patrioti europei, fermamente allineati con Washington: “A Londra si riuniranno coloro che vogliono che questa guerra continui, leader che non risparmiano né vite né miliardi quando si tratta di prolungare il conflitto”, ha fatto sapere il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó. E oggi direttamente il premier Viktor Orban è tornato a chiedere che l’Ue segua gli Usa e avvii colloqui diretti con Putin per la pace in Ucraina: “Evitiamo documenti condivisi o tutti vedranno che l’Ue è divisa”, ha aggiunto Orban. 

Ma anche tra gli ospiti del premier inglese, non tutti hanno la stessa idea sul modo con cui gestire i rapporti con Trump. La responsabile della diplomazia Ue, Kaja Kallas, non è disponibile a porgere l’altra guancia rispetto alle ripetute sberle americane: “Il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Sta a noi europei raccogliere questa sfida“, la sintesi del suo pensiero. Il durissimo attacco sferrato dal presidente americano a Zelensky nello Studio Ovale ha sconvolto le cancellerie di mezza Europa: Francia, Spagna, Germania e Polonia sono tra i Paesi che hanno scelto di prendere una posizione netta a sostegno del leader di Kiev.

La premier italiana ha puntato su un approccio prudente, proponendo una mediazione tra Usa e Ue. Giorgia Meloni ha già annunciato venerdì sera la proposta che porterà sul tavolo del summit: serve subito un vertice tra Stati Uniti, Ue e alleati per affrontare i dossier più urgenti, a partire dal conflitto russo-ucraino, perché “ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli“. Prima Meloni incontrerà l’omologo inglese a Downing Street: il faccia a faccia è previsto alle 12 (ora italiana).

Dopo aver detto a Fox News che non deve “nessuna scusa a Trump”, che è pronto alla tregua ma con “garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti”, il presidente ucraino venerdì – prima di incontare Starmer – ha sfumato il tiro sui negoziati americani con Vladimir Putin, affermando di ritenere “comprensibile” che l’amministrazione di Donald Trump voglia dialogare con il leader russo del Cremlino.

Da Mosca, intanto, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la visita di Zelensky negli Usa un “completo fallimento politico e diplomatico del regime di Kiev”. “Il presidente ucraino è ossessionato dalla continuazione” del conflitto ucraino ha concluso Zakharova ribadendo che “gli obiettivi di Mosca in Ucraina sono rimasti invariati”.

In tutto questo il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha fatto sapere di aver chiesto al presidente ucraino di “riparare” i suoi rapporti con Trump dopo lo scontro alla Casa Bianca. “Dobbiamo unirci, Stati Uniti, Ucraina ed Europa, per portare una pace duratura in Ucraina”, ha aggiunto Rutte alla Bbc. Sulla stessa linea anche il presidente polacco, Andrzej Duda: “Zelensky dovrebbe tornare al tavolo” e “negoziare con calma una soluzione che renda l’Ucraina sicura”, ha dichiarato. “Non vedo altre forze al mondo oltre agli Stati Uniti in grado di fermare l’aggressione russa. Le loro capacità sono incomparabili. Spero che questa politica alla fine porti alla fine di tutto questo”, ha concluso Duda.

Momenti chiave

    • 14:10

      Mosca: visita di Zelensky in Usa un completo fallimento

      “La visita di (Volodymyr) Zelensky negli Stati Uniti è stato un “completo fallimento”, ha dichiarato in una nota la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “La visita del capo del regime neonazista, V. Zelensky a Washington è un completo fallimento politico e diplomatico del regime di Kiev”, ha detto la portavoce di Serghei Lavrov. “Il presidente ucraino è ossessionato dalla continuazione” del conflitto ucraino. “Gli obiettivi di Mosca in Ucraina sono rimasti invariati” ha concluso Zakharova.

      Mosca afferma di non aver modificato i propri obiettivi in Ucraina, che passano attraverso l’annessione dei territori occupati e la “smilitarizzazione” del paese. “Gli obiettivi della Russia restano gli stessi – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un comunicato – e sono la smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina, e il riconoscimento delle realtà esistenti sul terreno”.

    • 14:09

      Cattolici ucraini in Italia: stiamo con Zelensky, scendiamo in piazza

      “Invitiamo tutti gli italiani, al di là dell’appartenenza politica, a chi crede nei valori della libertà, della dignità e dello stato di diritto a partecipare alle manifestazioni di Milano oggi davanti al Consolato Usa e domani a Piazza dei Mercanti, a Roma domani pomeriggio in Piazza Santi Apostoli, e a Ravenna e in altre città italiane. L’Europa deve svegliarsi, è arrivato il momento di difendersi. Non ci saranno bandiere politiche, ma quelle italiane, ucraine ed europee. Siamo con Zelensky e il popolo ucraino che ieri è stato umiliato in Usa”. Così all’ANSA Oles Horordetskyy, presidente dell’associazione cattolica ucraina in Italia.

    • 13:31

      Zelensky: “Usa restano partner strategico dell’Ucraina”

      “A dispetto del dialogo duro”, gli Usa restano “un partner strategico dell’Ucraina”: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky sul suo profilo X a margine dell’arrivo a Londra, per un incontro bilaterale anticipato ad oggi con il premier britannico Keir Starmer – dopo lo scontro di ieri alla Casa Bianca – prima del vertice paneuropeo di domani. Zelensky ha poi ribadito di essere “molto grato agli Stati Uniti per tutto il sostegno ricevuto, in particolare nei tre anni di guerra con la Russia. E ha rivolto un “grazie” a Trump. Ma ha anche insistito che occorre essere “onesti e diretti per capire i nostri obiettivi condivisi”.

    • 13:30

      Zelensky su X: “Pronti a firmare l’accordo”. Ma ribadisce la richiesta di garanzie

      L’Ucraina è “pronta a firmare l’accordo sui minerali”, ma continua a chiedere garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Lo ha ribadito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post su X pubblicato dopo essere atterrato a Londra di ritorno dal suo viaggio a Washington, dove ha incontrato Donald Trump. “Un cessate il fuoco senza garanzie di sicurezza è pericoloso per l’Ucraina”, ha affermato. “Nessuno vuole la pace più di noi”, ha detto, ma “un cessate il fuoco non funzionerà con Putin. Ha rotto i cessate il fuoco 25 volte negli ultimi dieci anni. Una vera pace è l’unica soluzione”. Zelensky ha ribadito di “non poter cambiare la posizione dell’Ucraina nei confronti della Russia”. “I russi ci stanno uccidendo. La Russia è il nemico e questa è la realtà che dobbiamo affrontare. L’Ucraina vuole la pace, ma deve essere una pace giusta e duratura. Per questo, dobbiamo essere forti al tavolo dei negoziati”, ha aggiunto.

    • 13:01

      Zelensky a Londra: anticipato a oggi pomeriggio il bilaterale con Keir Starmer

      Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da poco atterrato a Londra di ritorno dagli Stati Uniti, vedrà già nel pomeriggio di oggi il premier britannico Keir Starmer, alla vigilia del vertice dei leader europei sull’Ucraina. Lo ha reso noto un portavoce di Downing Street, citato da Sky News.

    • 12:34

      Media: “Zelensky ha aspettato di riprendere l’incontro per un’ora dopo lo scontro nello Studio Ovale”

      Dopo il burrascoso incontro nello Studio Ovale con il presidente americano Donald Trump e i suoi collaboratori, la delegazione di Kiev ha atteso in un’altra stanza per un’ora circa, nella speranza di poter firmare l’accordo sulle terre rare all’origine della sua visita a Washington, e di poter in qualche modo salvare l’intera visita. In programma c’erano anche un pranzo e una conferenza stampa congiunta. A riferirne è Barak Ravid su Axios. Poi è accaduto che il segretario di stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz “sono usciti dall’Ufficio Ovale, si sono diretti verso il luogo in cui si trovava Zelensky e gli hanno chiesto di andarsene”, prosegue citando un alto funzionario della Casa Bianca. Lo stesso funzionario, sottolinea quindi il sito, ha insistito sul fatto che l’incontro burrascoso non era stato premeditato. “Il nostro piano era quello di firmare l’accordo sui minerali, di entrare in questa partnership economica e procedere in direzione della pace”, ha detto.

    • 12:33

      New York Times: “Trump potrebbe bloccare anche gli aiuti indiretti all’Ucraina”

      Il presidente statunitense Donald Trump potrebbe decidere di interrompere anche l’appoggio indiretto all’Ucraina, oltre agli aiuti diretti, che include anche la condivisione di informazioni di intelligence: lo ha detto un funzionario dell’amministrazione dopo lo scontro di ieri nello Studio Ovale tra il presidente e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta il New York Times. Tra gli altri aiuti indiretti, il Nyt cita altri tipi di finanziamenti militari, l’addestramento di truppe e piloti ucraini e l’uso di una base militare Usa in Germania che ospita un call center che gestisce gli aiuti internazionali a Kiev.

    • 12:31

      Media Usa: “Trump irritato dall’abbigliamento di Zelensky”

      Il fatto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non indossasse un completo al suo arrivo alla Casa Bianca sarebbe stato uno dei fattori – “piccolo ma non insignificante” – di irritazione per il presidente americano Donald Trump, secondo due fonti a conoscenza della vicenda citate da Barak Ravid su Axios.
      I consiglieri di Trump avrebbero detto al team di Zelensky in più occasioni che sarebbe stato più rispettoso da parte del presidente ucraino rinunciare al suo abbigliamento militare durante la visita alla Casa Bianca, si legge ancora. Zelensky è arrivato con pantaloni e maglia neri, con il simbolo nazionale ucraino, più formale del solito ma senza completo. “Oggi è elegante”, ha commentato ironico Trump quando gli ha stretto la mano al suo arrivo all’ingresso dell’Ala Ovest, un primo riferimento al suo abbigliamento poi riemerso platealmente con la domanda ‘Perché non indossa un completo?’ del reporter Brian Glenn all’interno dello Studio Ovale durante il burrascoso incontro.

    • 12:30

      Zelensky a Fox News: “Scusarmi? Voglio garanzie”. Rubio: “Deve farlo, ci ha fatto perdere tempo”

    • 12:28

      Scontro Trump-Zelensky: la notizia sui quotidiani internazionali

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