Ucraina, Trump: “Sanzioni devastanti se Russia dice no a tregua”. Putin visita truppe nel Kursk. Esercito Kiev: “In corso ritiro di alcune unità”
Il presidente russo, in uniforme militare, ha fatto visita per la prima volta alle truppe e ha dato ordine di sconfiggere gli ucraini nella regione di Kursk “il più presto possibile“. Per il segretario di Stato Rubio sono state discusse "possibili concessioni territoriali di Kiev", ma Zelensky smentisce
Aggiornato: 21:59
I fatti più importanti
- Kiev: "In corso ritiro dal Kursk di alcune unità dell'esercito"
- Casa Bianca: "Russi accettino piano di tregua"
- Putin: "Battere ucraini nel Kursk il prima possibile"
- L'inviato Usa sarà a Mosca questa settimana
- Putin ha incontrato i militari che combattono nel Kursk
- Trump: "Se Russia decidesse di continuare guerra sanzioni devastanti"
- Trump: "Abbiamo persone in viaggio verso la Russia"
- Trump: "Fiducia in Putin? Non abbiamo ancora parlato"
- Rubio: "A Gedda discusso di possibili concessioni territoriali di Kiev"
- Zelensky: "Se Mosca dice no alla tregua mi aspetto misure dagli Usa"
- Zelensky: "Mosca esercita massima pressione nel Kursk"
- Zelensky: "Russia risponda alla tregua, è utile al piano di pace"
- Rubio: "Gli europei dovranno essere coinvolti nei negoziati"
- Lavrov: "La Fuhrer Ursula vuole rimilitarizzare l’Europa"
- Rubio: oggi gli Usa "avranno contatti con i russi"
- Kiev: "I negoziati tecnici sulla tregua inizieranno la prossima settimana"
- Cremlino: "Non escludiamo nuovo colloqui tra Putin e Trump"
- Cremlino: "Avanziamo con successo nella regione di Kursk"
- Kiev: "Da Mosca lanci di bombe aeree teleguidate sul Donetsk"
- Cremlino: sulla tregua "non correre troppo"
- Zakharova: "La posizione della Russia non dipende da accordi o sforzi di altre parti"
- Reuters: "Mosca scettica sul cessate il fuoco, vuole garanzie"
- Polonia: "Consegne di armi all'Ucraina tornate alla normalità"
- Kiev: "Nella notte 3 missili e 133 droni russi contro l'Ucraina"
- Lavrov: "Usa pronti a negoziati seri"
- Missili su Odessa, uccisi 4 siriani
- Missili su Kryvyi Rig, città di Zelensky: un morto e 5 feriti
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10:39
Cremlino: “Domani incontro tra Putin e il leader bielorusso Lukashenko”
Domani è attesa una visita ufficiale in Russia del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che avrà dei colloqui con Vladimir Putin: lo afferma il Cremlino, ripreso dalle agenzie Tass e Interfax.
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10:27
Zakharova: “La posizione della Russia non dipende da accordi o sforzi di altre parti”
“Le principali novità per noi arriveranno da qui. La posizione della Russia non si forma all’estero, attraverso accordi o sforzi di alcune parti. La formazione della posizione della Russia si forma all’interno della Russia“. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando i negoziati di ieri a Gedda tra Ucraina e Usa, in un’intervista a radio Sputnik.
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10:03
Reuters: “Mosca scettica sul cessate il fuoco, vuole garanzie”
C’è cautela mista a scetticismo a Mosca rispetto alla proposta di una tregua di 30 giorni uscita ieri dai colloqui di Gedda. Fonti russe hanno detto a Reuters che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca. Una fonte russa di alto livello ha dichiarato che Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l’idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. “Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando“, spiega la fonte russa.
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09:56
Berlino: “Idea di cessate il fuoco passo importante. Ora tocca a Berlino”
“L’idea di un cessate il fuoco di 30 giorni è un passo importante e corretto verso una pace giusta per l’Ucraina. Siamo con l’Ucraina e gli Stati Uniti e accogliamo con favore le proposte di Jeddah. Ora tocca a Putin”. Lo ha scritto in un messaggio su X il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
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09:43
Polonia: “Consegne di armi all’Ucraina tornate alla normalità”
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha confermato che le consegne di aiuti statunitensi all’Ucraina tramite il polo logistico polacco di Rzeszów-Jasionka sono tornate ai livelli precedenti allo stop deciso da Donald Trump. Lo riportano i media internazionali. Sikorski ha parlato in conferenza stampa insieme al suo omologo ucraino Andryi Sybiha, che ha fatto tappa in Polonia durante il viaggio di ritorno da Gedda.
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09:30
Kiev: “Nella notte 3 missili e 133 droni russi contro l’Ucraina”
La Russia ha attaccato l’Ucraina la notte scorsa e questa mattina con tre missili balistici Iskander-M e 133 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev sottolineando che i tre missili, lanciati dalla Crimea occupata, hanno colpito le città di Odessa e Kryvyi Rig. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 98 droni, mentre 20 droni-esca sono caduti in zone aperte. I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Vinnytsia, Ternopil, Rivne, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhya, Odessa e Kherson. Come riportato in precedenza, in seguito all’attacco su Odessa che ha colpito il porto della città, sono morti quattro cittadini siriani, mentre l’attacco su Kryvyi Rig ha provocato una vittima.
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09:29
Lavrov: “Usa pronti a negoziati seri”
La delegazione americana, durante i negoziati con la parte russa a Riad, ha affermato che gli Stati Uniti desiderano relazioni normali con la Federazione Russa e sono pronti a intraprendere negoziati seri. Lo ha affermato il capo del Ministero degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un’intervista rilasciata ai blogger americani Mario Naufal, Larry Johnson e Andrew Napolitano. “Quando ci siamo incontrati a Riad – ha spiegato Lavrov – con il Segretario di Stato americano Marco Rubio il Consigliere per la sicurezza nazionale americano Mike Waltz e l’Inviato speciale del Presidente americano per il Medio Oriente Steve Witkoff, hanno detto che vogliono relazioni normali, nel senso che la base della politica estera americana sotto l’amministrazione di Donald Trump è la protezione degli interessi nazionali degli Stati Uniti”, ha osservato il ministro, secondo cui, allo stesso tempo, gli americani “capiscono che anche altri paesi hanno i propri interessi nazionali e sono pronti a seri negoziati con questi Stati che hanno i propri interessi nazionali”.
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09:28
La Cina spera in una “pace sostenibile tra Russia e Ucraina”
La Cina spera in una “pace sostenibile e duratura” dopo i colloqui di Gedda che hanno visto l’Ucraina sostenere la proposta Usa per un cessate il fuoco di 30 giorni della guerra con Mosca. Pechino “ha notato i rapporti rilevanti sulla vicenda”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo di sperare che “tutte le parti, attraverso il dialogo e i negoziati, possano trovare una pace sostenibile e duratura che faccia proprie le preoccupazioni reciproche”.
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09:27
Tajani: “I colloqui di Gedda passo in avanti verso la pace”
“I colloqui di Gedda sono un passo avanti importante sulla strada di una pace giusta e duratura per l’Ucraina, una pace che l’Europa vuole contribuire a costruire”. Lo dichiara il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani. “Il cessate il fuoco e la ripresa della protezione militare americana a Kiev saranno i primi temi che i ministri degli Esteri del G7 discuteranno in Canada anche con il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Vogliamo che l’aggressione della Russia all’Ucraina cessi il prima possibile: possiamo raggiungere questo obiettivo noi europei uniti assieme agli americani”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
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09:26
Missili su Odessa, uccisi 4 siriani
Quattro cittadini siriani sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un attacco missilistico lanciato dalle forze russe ieri sera sul porto della città di Odessa: lo ha reso noto su Telegram il presidente della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. Kiper ha affermato che la nave MJ PINA battente bandiera delle Barbados è stata danneggiata da un missile balistico e che le vittime, tutti cittadini siriani, avevano tra 18 e 24 anni. I feriti sono un ucraino e un siriano. “Al momento dell’impatto, la nave stava caricando grano per l’esportazione in Algeria. Una nave completamente civile”, ha sottolineato.