Von der Leyen: “Con le sanzioni l’Ue aumenta la pressione sulla Russia”
L’Ue “aumenta la pressione sulla Russia“. Lo sostiene la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, via social. Oggi, “estendiamo le nostre sanzioni a circa 2,400 individui ed entità per l’aggressione in corso della Russia contro l’Ucraina, tra cui: divieti di viaggio, congelamento dei beni, divieto di finanziamenti/risorse. La nostra determinazione a sostenere l’Ucraina è decisiva”. II numero dei soggetti sanzionati dall’Ue oggi è iniziato a diminuire: dietro insistenza dell’Ungheria, che minacciava il veto, 4 nomi oggi sono stati rimossi dalla lista, oltre a tre persone nel frattempo decedute. Nessun nuovo nome è stato aggiunto, anche perché era in discussione il rinnovo di misure già prese e l’adozione di nuove misure non era possibile.
Cremlino: “Possibile oggi telefonata Putin-Trump”
Vladimir Putin potrebbe avere oggi una conversazione telefonica con il presidente Usa Donald Trump. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Ci aspettiamo che un’altra conversazione telefonica internazionale avrà luogo oggi”, ha detto Peskov ai giornalisti, citato dalle agenzie russe, aggiungendo che la tempistica del colloquio sarà decisa dopo che l’inviato speciale del presidente Usa Steve Witkoff avrà informato Trump dei colloqui con il leader russo. “Non è ancora stato concordato l’orario esatto della conversazione tra i due presidenti”, ha dichiarato Peskov.
Putin ha ricevuto ieri sera l’inviato Usa Steve Witkoff
Vladimir Putin ha ricevuto ieri sera l’inviato speciale del presidente Usa Donald Trump, Steve Witkoff. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che nell’incontro “”alla parte russa sono state fornite informazioni aggiuntive”.
Cremlino: “Cautamente ottimisti sulla soluzione del conflitto”
Secondo il Cremlino c’è ragione di essere “cautamente ottimisti” su una soluzione del conflitto in Ucraina, dopo un colloquio la scorsa notte tra Vladimir Putin e l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff a Mosca. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov. Una decisione su un nuovo colloquio telefonico fra Putin e il presidente americano Donald Trump verrà presa dopo che Witkoff avrà riferito a Washington un messaggio di Putin, ha aggiunto Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Attacchi a Mattarella, l’ambasciatore russo atteso alle 16 alla Farnesina
L’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, è stato convocato alla Farnesina per le 16 di oggi, dove ad attenderlo ci sarà il segretario generale del ministero degli Esteri, ambasciatore Riccardo Guariglia. E’ quanto apprende l’Adnkronos. La decisione di convocare l’ambasciatore è stata annunciata ieri sera dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, in Canada per il G7, in seguito all'”ennesimo attacco verbale” nei confronti del presidente Sergio Mattarella, da parte della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha definito “menzogne” le sue parole sulla minaccia nucleare russa.
Cremlino: “Putin a visto l’inviato Usa, manda nuovi messaggi per Trump”
Vladimir Putin ha ricevuto ieri sera l’inviato americano Steve Witkoff, e attraverso di lui “ha trasmesso informazioni e segnali ulteriori al presidente Trump”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Kiev colpisce obiettivi militari ed energetici in Russia
L’Ucraina ha colpito nella notte un deposito missilistico e due stazioni di compressione del gas in Russia, poche ore dopo le riserve espresse da Vladimir Putin sulla tregua proposta dagli Stati Uniti e accettata da Kiev. Le forze ucraine stanno attaccando obiettivi militari ed energetici. In un comunicato, i servizi speciali ucraini (Sbu) hanno affermato che i loro droni hanno colpito “un deposito missilistico per i sistemi S-300/S-400” nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, nella notte tra giovedì e venerdì, provocando un’esplosione. La Sbu ha inoltre affermato di aver preso di mira e colpito due stazioni di compressione del gas nelle regioni russe di Tambov e Saratov, situate a centinaia di chilometri dal fronte ma nel raggio d’azione dei droni sviluppati da Kiev per rispondere agli attacchi russi. Questa “operazione speciale” della Sbu “riduce la capacità di finanziare la guerra contro l’Ucraina e il potenziale militare dell’esercito russo”, scrivono i servizi speciali.
Un altro attacco di droni lanciato dall’Ucraina ha provocato un incendio in un deposito petrolifero a Tuapse, nella regione russa di Krasnodar (sud-ovest), secondo quanto riferito dal suo governatore, Veniamin Kondratiev. In questa località balneare sulle rive del Mar Nero, “uno dei serbatoi con carburante ha preso fuoco”, ha detto su Telegram, precisando che l’incendio ha interessato un’area di più di mille metri quadrati e che sul posto sono stati inviati un centinaio di vigili del fuoco. L’aeronautica ucraina, da parte sua, ha annunciato che il paese è stato preso di mira nella notte da 27 droni esplosivi russi, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Ma le regioni di Donetsk e Kharkiv, attraversate dal fronte, sono state comunque colpite. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegoubov, ha riferito di una persona ferita. L’esercito russo ha dichiarato di aver intercettato durante la notte 28 droni ucraini, di cui quattro “sulla regione di Mosca”, senza causare vittime o danni sostanziali.
Mosca: “Liberato un altro insediamento nel Kursk”
Le truppe russe hanno liberato un altro insediamento nella regione di Kursk, quello di Goncharovka. Lo ha annunciato il ministero della Difesa.
Via libera dell’Europa alle sanzioni individuali contro la Russia
Dopo lunghi negoziati volti a superare il veto dell’Ungheria, i rappresentanti permanenti degli Stati membri hanno adottato all’unanimità il rinnovo periodico della liste di sanzioni individuali contro la Russia. Lo riferiscono fonti diplomatiche Ue. Nelle scorse ore era circolata l’ipotesi che venissero tolti alcuni nomi dalla lista nera, su richiesta di Budapest. Ora bisogna vedere i dettagli dell’accordo. C’era tempo fino alla mezzanotte di domani per rinnovare il regime sanzionatorio.
Zakharova: “L’Italia attacca perché non ha nulla per difendersi”
Con la convocazione dell’ambasciatore russo in Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha “solo attirato maggiore attenzione” sui “problemi” dell’Italia. Lo ha affermato oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Perché una tale reazione?”, ha chiesto Zakharova in una intervista al giornale Izvestia, ripresa dalle agenzie russe. “Apparentemente, perché abbiamo di nuovo colpito il cuore del problema: abbiamo colto la stessa persona a mentire“. “Non hanno nulla con cui difendersi e quindi hanno deciso di attaccare. Ma lo hanno fatto invano. In primo luogo, hanno solo attirato più attenzione sui loro problemi. E in secondo luogo, lo scoprirete più avanti”.
Le “dichiarazioni secondo cui la Russia starebbe minacciando l’Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità”, aveva detto Zakharova attaccando Mattarella per alcune dichiarazioni fatte durante il suo recente viaggio in Giappone. E ancora: “Potete benissimo chiedere al Presidente della Repubblica italiana per quali motivi si è permesso di mentire in quel modo. Forse si degnerà di provare in qualche modo le sue parole? Ma posso dirvelo subito: non potrà farlo. Non troverà una sola dichiarazione di alcun funzionario della Federazione Russa che possa essere interpretata in questo modo”. Il riferimento era al fatto che in Giappone Mattarella aveva affermato: “La Federazione Russa, in particolare, si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare”. Con “le minacce all’Ucraina“, Mosca ha agito “instillando l’inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale”, aveva aggiunto il capo dello Stato. Ieri sera era poi giunta la reazione del ministro degli Esteri Tajani: “Condanna severa contro l’ennesimo attacco verbale nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Uomo di pace e simbolo di unità nazionale ed europea. Per questo ho deciso di far convocare l’Ambasciatore russo in Farnesina. Al Capo dello Stato la mia più sincera solidarietà”, aveva scritto su X.
Non è la prima volta che Zakharova attacca Mattarella: un mese fa la portavoce della diplomazia russa si era scagliata contro l’inquilino del Quirinale accusandolo di “invenzioni blasfeme” tracciando “parallelismi storici scandalosi e francamente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista“. Il riferimento, allora, era a una lectio magistralis tenuta il 5 febbraio da Mattarella, il quale aveva detto: “Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.