Manifestazione per l’Europa, “siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Piazza del Popolo a Roma piena per il grande afflusso: chiuso l'accesso. Dal palco il primo intervento è stato quello di Michele Serra, che ha lanciato l'iniziativa: "Siamo europei perché non la pensiamo tutti allo stesso modo". Cori e selfie per Schlein. In mille al contro-evento a Barberini
Aggiornato: 20:09
I fatti più importanti
- Gli organizzatori: "Siamo almeno trentamila"
- Piazza del Popolo piena, chiuso l'accesso
- Augias: "Questa piazza è di nuovo Ventotene"
- Serra ai politici: "Cercate di parlarvi e di ascoltarvi"
- In piazza cori e selfie per Schlein
- Michele Serra dal palco: "Una piazza europea è una piazza di persone che non la pensano allo stesso modo"
- Gentiloni: "Riarmo Ue decisione storica, errore ostacolarla"
- Bandiere Ue in piazza del Popolo, la folla intona "Bella ciao"
- Calenda: "Non lasceremo piazza del Popolo ai 'pacifinti'"
- Schlein: "In piazza per una europa più politica e federale"
-
In Evidenza18:55
Michele Serra: “Eravamo 50mila, non perdiamoci di vista”
“Siamo stati in 50 mila in piazza”. Lo ha detto Michele Serra chiudendo la manifestazione per l’Europa in piazza del Popolo a Roma. “Non perdiamoci di vista”. “Straordinario”, ha preso la parola il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Tantissime persone non sono riuscite a entrare, sono andate sopra la piazza a seguire. Un successo straordinario, grazie Michele, grazie a tutti i sindaci e tutti coloro che sono venuti da tutte le parti d’Italia qui a Roma. La città vi abbraccia tutti”, ha concluso.
-
19:45
Segre: “Fare davvero dell’Europa la nostra patria. L’arrendevolezza non ha mai impedito le guerre”
“E’ giunta l’ora di fare davvero dell’Europa la nostra patria. I nostri giovani già si sentono soprattutto cittadini d’Europa. E anche chi fuggendo da paesi lontani cerca di cambiare la propria sorte venendo qui sogna di approdare in Europa. E se pensiamo all’Europa come la patria, allora dobbiamo ricordare le parole della nostra Costituzione, il sacro dovere di difendere la patria”. Così Liliana Segre, senatrice a vita, in un contributo video per la manifestazione per l’Europa in piazza del Popolo. “Difendere l’Europa – continua – significa molte cose. Certo significa di mettersi nelle condizioni di fronteggiare le minacce dei nemici della pace, che esistono e non vanno sottovalutate. L’arrendevolezza non ha mai impedito le guerre, anzi ha sempre e solo incoraggiato i disegni di sopraffazione. E non voglio fare esempi. Ma significa anche custodire con rinnovato impegno le nostre preziose libertà democratiche”.
-
19:12
Barca: “No al rafforzamento degli eserciti nazionali proposto da von der Leyen”
“Siamo in questa piazza che ha smosso la pancia di tanta parte di tutte e tutti noi, come si vede da numeri superiori a ogni previsione. Siamo qui per portare il dialogo, anche con posizioni diverse, sulle cose da fare per attuare l’Europa dei principi fondamentali della coesione, della pace, dell’uguaglianza e della sicurezza. Quattro esempi concreti. Il primo: in questa situazione di disordine internazionale, l’UE deve impegnarsi per ricostruire le istituzioni della cooperazione internazionale per la salute, la gestione dei conflitti, del commercio internazionale e per cooperare, specie dove gli Stati Uniti se ne sono andati, con i paesi dell’Africa. Il secondo: una grande politica industriale che miri a ridurre gli effetti degli eventi climatici estremi, la più grave insicurezza per tutto il popolo d’Europa, utilizzando, come ora non facciamo, la massa di dati disponibili. Il terzo: costruire embrioni di unione sociale che diano sicurezza e democrazia economica al lavoro. Infine il quarto: costruire una difesa comune che parta da una diagnosi delle minacce, dei bisogni effettivi, degli strumenti militari e del modo in cui coordinarli al servizio di una politica estera unitaria. Esattamente il contrario di quanto proposto dalla Presidente della Commissione UE, e cioè il rafforzamento degli eserciti nazionali sotto il titolo del riarmo, quando invece alla difesa comune dovrebbe accompagnarsi la ripresa di tavoli negoziali di disarmo”. Così in una nota il co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca presente, insieme ad altri e ad altre rappresentanti del ForumDD, alla manifestazione per l’Europa.
-
-
18:47
Landini (Cgil): “La pace non è pranzo di gala, si costruisce confrontandosi tra persone che la pensano diversamente”
“La pace non è un pranzo di gala, si costruisce confrontandosi tra persone che la pensano diversamente”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione ‘Una piazza per l’Europà “È necessario dare continuità a questa piazza con una discussione tra tutti i soggetti. E noi rilanciamo la proposta di convocare per il 29 marzo una grande assemblea per discutere di pace e disarmo ma anche di lavoro, politica industriale e investimenti. Dobbiamo provare insieme a costruire un punto di vista europeo che parta da lì”. Oggi, prosegue Landini, “siamo nel pieno della guerra e di un aumento della spesa militare, di uno scontro senza precedenti. Io una situazione così complicata non l’ho mai vista. Noi abbiamo la ‘fortuna’ di essercela fatta raccontare, la guerra, mentre oggi sembra che sia tornata lo strumento normale di regolazione dei rapporti. Non possiamo accettarlo“. Rispetto alla questione del riarmo “io non dico che sono contro la difesa comune o l’esercito europeo ma dico che questa discussione va fatta diversamente”, ha precisato Landini. “Però quei soldi non servono a costruire un sistema comune ma solo ad aumentare le armi per i singoli Paesi e così l’Europa non si costruisce. È una discussione e io sono pronto a farla”, ha concluso.
-
18:20
Radicali: “L’Europa passa per una difesa comune con le armi. Non bastano le bandiere”
“Oggi ci siamo anche noi a piazza del Popolo per portare la bandiera europea, al fianco di quella ucraina e di quella di tutti i popoli che resistono contro l’oppressione autoritaria di chi l’Europa la vuole cancellare. Essere europei oggi significa battersi perché l’Europa faccia quel salto in avanti che non ha avuto il coraggio di fare negli ultimi 30 anni, quando la pace e il progresso economico lo avrebbero reso più facile, e resista, davvero unita, all’abbraccio mortale tra Trump e Putin. E la strada per difendere l’Europa passa necessariamente per una difesa comune europea, che, serve ribadirlo, necessita delle armi. Non bastano le bandiere, non servono compassate dichiarazioni fintamente pacifiste. I partiti che hanno votato contro il riarmo si assumono una responsabilità pesante: voltarsi dall’altra parte significa chiudere gli occhi di fronte a un popolo che resiste anche per noi. Questo assurdo sacrificio di vite umane ci impone di essere risoluti, di abbandonare ogni timidezza e ambiguità: non c’è futuro per l’Europa se a Kyiv sventolerà la bandiera del regime di Putin”. Lo dichiara in una nota Filippo Blengino, segretario di Radicali italiani.
-
-
18:16
Il sindaco di Napoli Manfredi (Anci): “Vogliamo più Europa per le tante città”
“Abbiamo voluto insieme a Michele Serra questa piazza perché questa è la piazza dei cittadini e noi siamo i sindaci delle città e dei cittadini. Noi vogliamo un’Europa più forte, un’Europa che ci possa rappresentare sempre di più, che possa dare una risposta alle domande che ogni giorno le persone ci fanno: più lavoro, più casa, più diritti, più libertà, più voglia di stare insieme. Nel popolo europeo tutti noi ci riconosciamo e dobbiamo difendere i valori dell’Europa. Da questa piazza oggi noi diciamo che vogliamo più Europa per le tante città”. Così dal palco in piazza del Popolo a Roma il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi.
-
17:49
Elena Cattaneo: “Europa baluardo della conoscenza. Si doti anche di difesa comune”
“Da decenni l’Europa stimola i suoi studiosi a lavorare insieme, a collaborare senza confini. Grazie all’Europa sono in corso sperimentazioni con le cellule staminali per il Parkinson, non le avremmo senza l’Europa, grazie all’Europa abbiamo capito molto del cambiamento climatico. Ecco la nostra Europa che si può rafforzare anche di fronte all’instabilità degli Usa che sta penalizzando anche la scienza. Io la voglio così l’Europa, baluardo della conoscenza, dell’inclusione dove diritti e libertà si rispettano a qualunque costo, ma vorrei anche un’Europa politica che con risorse concrete rompa ogni indugio sulla necessità di dotarsi di una Difesa comune”. Così la senatrice a vita Elena Cattaneo dal palco di piazza del Popolo.
-
17:41
Schlein: “Oggi niente polemiche, ci godiamo la piazza”
“Oggi niente polemiche, ci godiamo questa meravigliosa manifestazione. Per un’Europa federale siamo tutti qui”. Lo dice Elly Schlein, segretaria del Pd, lasciando piazza del Popolo dove si sta svolgendo ‘Una piazza per l’Europà a chi gli chiedeva delle diverse posizioni sul riarmo all’interno del Partito democratico.
-
-
17:39
Riccardi (Sant’Egidio): “Siamo tanti, diversi, ma accomunati da una passione forte”
“Siamo in tanti in questa piazza. Siamo diversi, ma tutti radunati da una passione che sentiamo forte in quest’ora: l’Europa e l’Europa unita! Certo, l’Europa -anche di fronte ai suoi cittadini- sembra lontana e ha perso credito. Ma di fronte ai grandi appuntamenti del futuro non si può non essere uniti. L’Europa è una necessità storica, non una retorica”. Così Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, sul palco della manifestazione in piazza del Popolo.