Fdi: “Meloni è stata sublime sul manifesto di Ventotene”
“Oggi Giorgia Meloni, denunciando i valori illiberali del manifesto di Ventotene, è stata sublime. Quel documento proponeva un modello sovietico di società, intriso di socialismo reale e rivoluzionario. L’europeismo utopico di Ventotene piace tanto alla sinistra perché ‘si superano gli Stati nazionali’ e noi ben sappiamo quanto grande sia il disprezzo da parte di certa sinistra nei confronti dell’Italia e dei suoi valori identitari, persino dai suoi simboli distintivi cominciando dal Tricolore. Quello di Ventotene era un documento contro la proprietà privata, frutto di un’ideologia totalitaria e fallimentare che nel 2025 dovrebbe essere stata bandita dall’arco parlamentare italiano e che, invece, viene rivendicata tristemente in queste ore dalla sinistra. Le parole della nostra premier sottolineano la profonda idea liberale, patriottica ed anticomunista che caratterizza l’azione di questo governo. L’essenza dell’Ue in cui crediamo è quella dell’Europa dei popoli, in cui tutti possiamo definirci davvero liberi. Un’Unione forte e coesa, ma che rispetti le singole peculiarità dei popoli che la incarnano”. Lo dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Raffaele Speranzon.
Boschi: “Ennesimo show di Meloni”
“Abbiamo assistito anche oggi all’ennesimo show dell’influencer Meloni, che dopo aver fatto un intervento scialbo, sfodera il grande colpo di teatro finale con l’attacco al Manifesto di Ventotene. Vorrei ricordare alla premier che non è più alla Garbatella, ma è al Parlamento italiano. Meloni offende la memoria di quei giovani di Ventotene”. Lo ha detto in Aula alla Camera Maria Elena Boschi (Iv), nel corso del suo intervento in dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo.
Meloni assente: è in trasferta a Bruxelles
È ripresa l’Aula della Camera, dove si svolgono gli interventi in dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del premier Giorgia Meloni, in vista del Consiglio Ue. Il primo intervento è del segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha sottolineato nuovamente le parole del presidente del Consiglio sul Manifesto di Ventotene, al centro della polemica in Aula questa mattina. Il Aula, assente Meloni in trasferta a Bruxelles, sono presenti i ministri Giorgetti, Pichetto Fratin, Ciriani, Valditara e Zangrillo. Le dichiarazioni di voto dureranno fino alle 18 circa, poi il voto sulle 6 risoluzioni presentate dai gruppi.
Magi (+Europa): “Meloni tira la bombetta ideologica e poi scappa”
“La premier è venuta qui, ha lanciato la sua bombetta ideologica ed è scappata” ma “non potete nascondervi, in questo momento la maggioranza di governo non ha una linea politica” unitaria di politica estera. Lo ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi intervenendo in Aula alla Camera nell’ambito delle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio Europeo. Magi ha evidenziato che “le parole pronunciate dalla premier” sul manifesto di Ventotene “non possono non suscitare sconcerto: non è possibile che la premier di una Repubblica anti-fascista possa pronunciare” frasi del genere.
Nessun incontro a due tra Meloni e Mattarella
Nel pranzo al Quirinale in occasione del Consiglio europeo non c’è stato un incontro a due tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni come spesso accade in analoghe situazioni. Lo si è appreso da fonti ministeriali.
Molinari (Lega): “Meloni non ha il mandato per approvare il ReArm Eu”
“Non sono così convinto che il piano venga approvato, per due ragioni. La prima è che il Parlamento olandese si è già chiamato fuori perché è stata votata una mozione che prevede il cosiddetto ‘opting out’ in caso in cui la Commissione Europa autorizzi nuovo debito e Rearm EU è proprio autorizzazione di nuovo debito, quindi abbiamo già un paese che si chiama fuori. La Germania si è fatta la sua modifica costituzionale fregandosene delle regole europee fregandosene del Rearm Eu, e l’Italia non approverà una risoluzione che dà a Meloni il mandato di approvare il Rearm EU. La risoluzione parlerà della proposta di Giorgetti all’Ecofin e parlerà della volontà dell’Italia con i propri tempi di aumentare la propria difesa in linea con gli impegni del paese con la Nato. È questo che oggi la maggioranza dirà in Parlamento e ci aspettiamo che Meloni porti avanti questa posizione al Consiglio Europeo”. Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.
In Aula parleranno Schlein e Conte
Al via le dichiarazioni di voto in Aula alla Camera sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue. Previsti, tra l’altro, gli interventi di Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Al termine, dopo circa un’ora e quaranta, è previsto il voto sulle risoluzioni presentate dalla maggioranza e dai gruppi di opposizione.