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Israele attacca ancora Gaza, Idf: “Operazioni di terra mirate nella Striscia”. Netanyahu: “Può aprirsi fronte ampio in Cisgiordania”

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  • 22:25

    “14 membri di una famiglia uccisi in un raid”

    Quattordici membri di una famiglia sono rimasti uccisi in un attacco israeliano contro un edificio dove si stava svolgendo una veglia funebre, nella città settentrionale di Beit Lahia, a Gaza. Lo riferisce la Protezione Civile. I soccorritori hanno identificato 14 membri morti della famiglia Mubarak, ha detto all’Afp Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione civile di Hamas, aggiungendo che circa dieci persone risultano ancora disperse sotto le macerie.

  • 19:52

    Hamas: “Israele responsabile delle conseguenze dell’incursione”

    “Riteniamo Israele pienamente responsabile delle conseguenze dell’incursione via terra nella Striscia di Gaza”. Lo dichiara Hamas in una nota a seguito dall’annuncio da parte dell’esercito israeliano dell’avvio di operazioni di terra mirate nell’enclave palestinese. Tuttavia, il movimento radicale palestinese ha confermato “l’impegno nei confronti dell’accordo di cessate il fuoco firmato“, invitando i mediatori “ad assumersi le proprie responsabilità nel porre un freno a queste violazioni irresponsabili” da parte dello Stato ebraico.

  • 18:27

    Netanyahu: “Potrebbe aprirsi fronte ampio in Cisgiordania”

    “Siamo consapevoli della possibilità che possa aprirsi un fronte più ampio in Giudea e Samaria (la Cisgiordania)”. Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu in visita alla base dei combattenti sotto copertura della Border Police della Cisgiordania, come riferisce il suo ufficio. “Mentre stiamo conducendo una potente guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, siamo consapevoli della possibilità che qui, in Giudea e Samaria, possa aprirsi un fronte più ampio e più potente”, ha dichiarato Netanyahu, usando il nome biblico della Cisgiordania.

  • 18:25

    Protezione civile precisa: “436 morti dalla ripresa dei raid “

    Almeno 436 persone sono rimaste uccise dalla ripresa dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza, nella notte tra lunedì e martedì. Lo riferisce all’Afp la Protezione civile di Gaza. Il portavoce del ministero della Sanità del governo di Hamas, Zaher al-Wahidi, ha confermato questo bilancio all’Afp che in precedenza aveva invece parlato di “970 morti in 48 ore” in una notizia poi annullata. 

  • 18:21

    Raid Usa contro Houthi in Yemen

    Raid aerei sono stati condotti su alcune aree della capitale yemenita Sana’a e sul governatore settentrionale di Sa’da, entrambe zone controllate dagli Houthi. Lo hanno riferito sia media vicini ai ribelli filo-iraniani come la tv al-Masirah che le emittenti satellitari arabe, che attribuiscono agli Usa la responsabilità dei raid. Secondo le fonti, gli attacchi hanno preso di mira zone nei pressi del ministero delle Comunicazioni e intorno alla città di Sa’da. La notizia segue un post su Truth del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che sollecita l’Iran a “interrompere immediatamente le forniture di armi e lasciare che gli Houthi combattano da soli”.

  • 17:59

    Trump: “Houthi saranno annientati” e avverte l’Iran

    “I ribelli Houthi saranno completamente annientati“: è l’avvertimento di Donald Trump in un post su Truth. “Lasciamo che gli Houthi combattano da soli”, ha proseguito il presidente americano riferendosi al fatto che l’Iran continua a sostenere i ribelli. “In entrambi i casi perdono, ma in questo modo perdono più velocemente. Sono stati inflitti danni enormi ai barbari Houthi e guardate come peggiorerà progressivamente: non è nemmeno una lotta leale, e non lo sarà mai. Saranno completamente annientati!”, ha attaccato Trump spostando poi l’attenzione verso Teheran: “Stanno arrivando segnalazioni secondo cui, mentre l’Iran ha ridotto l’intensità in materia di equipaggiamento militare e supporto generale agli Houthi, sta ancora inviando grandi quantità di rifornimenti. L’Iran deve interrompere l’invio di questi rifornimenti immediatamente“, scrive Trump.

  • 17:41

    Guterres chiede indagine per membro staff Onu ucciso

    Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto un’indagine per il membro dello staff delle Nazioni Unite ucciso dagli attacchi a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq. Guterres “è profondamente addolorato e scioccato nell’apprendere della morte, condanna fermamente tutti gli attacchi al personale delle Nazioni Unite e chiede un’indagine completa”.

  • 16:32

    Idf: “Operazioni di terra nel centro e a sud della Striscia”

    Il portavoce dell’Idf ha affermato che nelle ultime 24 ore l’esercito ha avviato operazioni di terra mirate nel centro della Striscia di Gaza e a sud, con l’obiettivo di “espandere l’area di sicurezza e creare un cuscinetto parziale tra la parte settentrionale della Striscia e quella meridionale”. Come parte dell’operazione, le forze hanno ripreso il controllo al centro dell’asse Netzarim. Allo stesso tempo, è stato deciso che le forze della Brigata Golani sarebbero state posizionate nel settore meridionale pronte a operare.

  • 16:11

    Katz alla gente di Gaza: “Liberate tutti gli ostaggi”

    In un video rivolto alla popolazione di Gaza, il ministro della Difesa Israel Katz ha avvertito che “l’evacuazione della popolazione dalle zone di battaglia ricomincerà presto. Se tutti gli ostaggi israeliani non saranno rilasciati e Hamas non sarà espulso da Gaza, Israele agirà con forze che non avete ancora conosciuto. Accettate il consiglio del presidente Usa, restituite gli ostaggi, rimuovete Hamas e vi si apriranno altre possibilità, tra cui la partenza per altri luoghi del mondo per chi lo desidera”, ha detto. 

  • 15:17

    “Due vittime dell’Onu”. Solo una è confermata ufficialmente

    Il direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ed i progetti (Unops) Jorge Moreira da Silva ha confermato, ai cronisti a Bruxelles, la morte di un funzionario internazionale dell’ufficio locale dell’Unops a Gaza e il grave ferimento di almeno cinque altri operatori nella loro sede nel governatorato centrale di Deir al-Balah. Fonti delle Nazioni Unite, citate dalla France Presse, hanno affermato c’è una seconda vittima nello staff. Moreira da Silva, non ha confermato il secondo decesso in via ufficiale. Non è chiara la natura dall’attacco che, è stato sottolineato, proveniva comunque dalle forze israeliane. L’esercito israeliano ha negato ogni responsabilità.

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