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Ucraina, al Consiglio Ue conclusioni a 26: “Sostegno continuo e incrollabile a Kiev”. Orbàn vota no

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Bloomberg: “Francia e Italia bloccano 5 miliardi per garantire munizioni a Kiev”

L’agenzia Bloomberg scrive, citando diplomatici europei, che uno sforzo da parte dei leader dell’Unione Europea per stanziare 5 miliardi di euro per garantire munizioni all’Ucraina quest’anno è stato bloccato da Francia e Italia. Mentre la maggior parte dei 27 Stati membri riuniti a Bruxelles si sono uniti per stanziare finanziamenti essenziali per l’assistenza militare, Francia e Italia stanno temporeggiando nell’impegnarsi in volumi finanziari specifici, hanno affermato alcuni diplomatici.

  • 17:40

    Ungheria: “Non siamo noi isolati ma l’Europa”

    “No” non ci sentiamo isolati, “ci sentiamo molto bene. Perché pensiamo che sfortunatamente l’Europa sia isolata, è il posto più isolato al mondo”. Lo dice Balázs Orbán, principale consigliere politico del premier ungherese Viktor Orbán, parlando a margine del Consiglio europeo in corso a Bruxelles. “Perché cosa è successo negli ultimi tre anni? Abbiamo interrotto – aggiunge – la cooperazione economica ed energetica pragmatica con la Russia, cosa che ci è costata un sacco di soldi. Abbiamo iniziato la guerra commerciale contro la Cina e ora abbiamo un’ideologia e un scontro basato sulle relazioni commerciali con la nuova leadership degli Stati Uniti. Come pianifichiamo di avere crescita, di garantire posti di lavoro e di avere una società stabile e prospera per i nostri cittadini europei? Siamo tolleranti, noi ungheresi tolleriamo i disaccordi all’interno dell’Unione Europea. Ma questa strategia non ci porta da nessuna parte. Quindi dobbiamo cambiare. E prima ce ne rendiamo conto e prima possiamo concordare attraverso un dialogo costruttivo su un nuovo modo, sarà meglio per tutti noi”. A chi gli chiede cosa pensi del fatto che gli Stati Ue ritengano di dovere “gestire” il premier Orban durante i vertici, risponde: “Penso che sia completamente il contrario. Non dovremmo gestire l’un l’altro ma dovremmo gestire la situazione. E il problema è che non siamo in grado di gestire la situazione per circa tre anni. E negli ultimi tre anni tutti i leader europei, tutti i media, tutti i leader delle istituzioni ci dicevano che questa era una buona strategia e che avremmo vinto e cambiato il corso della storia e così via. E non è successo. E centinaia e centinaia di persone stanno morendo. E ora abbiamo gli americani che non sostengono più la posizione europea. Stanno negoziando non solo la guerra, ma l’approccio generale su come reintegrare la Russia nel sistema occidentale. E noi europei continuiamo a ripetere gli stessi argomenti”.

  • 16:11

    “Telefonata Putin-Lukashenko su situazione in Ucraina”

    Il Cremlino afferma che i presidenti di Russia e Bielorussia, Vladimir Putin e Aleksandr Lukashenko, hanno avuto una conversazione telefonica sullo “sviluppo della situazione attorno all’Ucraina“, invasa dalle truppe russe, e che, “a questo proposito”, Putin “ha condiviso le sue valutazioni sull’andamento del dialogo tra Russia e Usa in corso a vari livelli”. Lo riporta l’agenzia Interfax.

  • 16:10

    Zelensky: “Fare pressione su Putin”

    “Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché Putin la smetta con le manipolazioni e compia i passi concreti che tutto il mondo vuole”, accettando prima un cessate il fuoco limitato e poi estendendolo. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta a Oslo con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store. “Tutti hanno visto che l’Ucraina accetta incondizionatamente” il processo per il cessate il fuoco e “aspettiamo che anche l’aggressore accetti questo”, ha detto Zelensky.

  • 16:08

    Starmer: “Qualsiasi accordo con Putin deve essere difeso”

    Il primo ministro britannico Keir Starmer ha affermato che qualsiasi accordo con Mosca per porre fine alle ostilità in Ucraina deve essere “difeso” per impedire alla Russia di violarlo. “Ci sono stati accordi in passato che non avevano garanzie di sicurezza e Putin non ne ha tenuto conto”, ha dichiarato Starmer a Sky News a margine della riunione militare dei cosiddetti “volenterosi” nel Regno Unito.

  • 16:07

    Zelensky: “Centrali nucleari appartengono all’Ucraina”

    Nel corso di una conferenza stampa a Oslo con il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che “tutte le centrali nucleari appartengono al popolo ucraino, sono di proprietà statale” aggiungendo di non aver parlato con il presidente americano Donald Trump di un’assunzione della gestione delle centrali da parte degli Stati Uniti. Lo riporta Daglbadet. “Se gli americani vogliono sottrarre la stazione ai russi e vogliono investire lì e modernizzarla, allora la questione è completamente diversa”, ha aggiunto in un altro passaggio della conferenza citato da Sky News.

  • 15:57

    Anche le delegazioni di Kiev e Usa si incontreranno lunedì

    Volodymyr Zelensky ha reso noto che le delegazioni di Ucraina e Stati Uniti si incontreranno lunedì in Arabia Saudita. Sempre il 24 marzo, aveva comunicato in precedenza il consigliere di Putin, Yuri Ushakov, i sauditi ospiteranno un nuovo round di colloqui tra russi e americani. L’incontro tra funzionari ucraini e statunitensi servirà per tentare di implementare la proposta di una tregua tra Kiev e Mosca negli attacchi alle infrastrutture energetiche. “I nostri team tecnici saranno lì”, ha riferito Zelensky. 

  • 15:33

    Zelensky: “Ue ci fornisca almeno 5 miliardi per munizioni”

    “È necessario che il vostro sostegno all’Ucraina non diminuisca, ma continui e cresca. Ciò vale in particolar modo per la difesa aerea, l’assistenza militare e la nostra resilienza complessiva. Abbiamo bisogno di fondi per i proiettili di artiglieria e saremmo molto grati se l’Europa ci fornisse il prima possibile un sostegno di almeno 5 miliardi di euro“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportando sui social il suo intervento ai leader europei oggi al consiglio Ue a Bruxelles. “Sono necessari investimenti nella produzione di armi sia in Ucraina che nei vostri Paesi. L’Europa ha bisogno di indipendenza tecnologica, anche nella produzione di armi. Tutto ciò che serve per proteggere il continente deve essere prodotto qui, in Europa. Dobbiamo lavorare insieme su questo”.

  • 15:03

    Kallas boccia inviato Ue per negoziati: “Ci sono io”

    L’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, nel corso del dibattito di questa mattina sull’Ucraina, ha respinto l’ipotesi di nominare un inviato speciale europeo per i negoziati di pace sulla guerra in Ucraina sottolineando che è “il suo incarico” rappresentare l’Unione Europea. Lo si apprende da diverse fonti diplomatiche.

  • 14:44

    Putin firma decreto su residenti ucraini illegali

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto in base al quale i cittadini ucraini che si trovano illegalmente in Russia sono tenuti a lasciare il Paese entro il 10 settembre 2025 o a legalizzare la loro residenza. Lo scrive la Ria Novosti, precisando che il capo dello Stato ha ordinato che gli ucraini residenti illegalmente nel Paese che hanno presentato autonomamente domanda di regolarizzazione al Ministero degli Interni non vengano perseguiti prima del 10 settembre.

  • 14:26

    L’Ue per la “pace attraverso la forza”, ancora aiuti a Kiev

    “L’Unione Europea mantiene il suo approccio di ‘pace attraverso la forza‘, che richiede all’Ucraina di essere nella posizione più forte possibile, con le sue solide capacità militari e di difesa come componente essenziale”. Lo affermano i leader Ue nelle conclusioni a 26. “In linea con questo approccio, l’Ue rimane impegnata, in coordinamento con i partner e gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all’Ucraina e al suo popolo, nell’esercizio del suo diritto intrinseco all’autodifesa contro la guerra di aggressione della Russia”.

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