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Gaza, raid di Israele sull’ospedale di Khan Yunis: “Almeno 5 morti”. Scontri davanti casa di Netanyahu

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Raid israeliani su ospedale a Khan Yunis

L’agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che i jet dell’aeronautica militare israeliana hanno colpito un ospedale a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. “Gli aerei dell’occupazione (di Israele) hanno preso di mira con un attacco aereo il pronto soccorso dell’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale”, ha affermato l’agenzia in una dichiarazione, senza fornire dettagli immediati su eventuali vittime.

  • 21:03

    “Almeno 5 morti nel raid su Khan Yunis”

    Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel bombardamento che ha colpito il complesso medico di Nasser nella città di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, nel raid è stato colpito il secondo piano del complesso “provocando incendi e causando la morte e il ferimento di numerosi cittadini”.

  • 20:56

    Raid israeliani su ospedale a Khan Yunis

    L’agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che i jet dell’aeronautica militare israeliana hanno colpito un ospedale a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. “Gli aerei dell’occupazione (di Israele) hanno preso di mira con un attacco aereo il pronto soccorso dell’ospedale Nasser a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale”, ha affermato l’agenzia in una dichiarazione, senza fornire dettagli immediati su eventuali vittime.

  • 19:46

    Colloquio telefonico Netanyahu-Rubio

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Lo rende noto l’ufficio del premier israeliano. Al centro, precisano, “gli sviluppi nella regione, compreso il rilascio degli ostaggi (trattenuti nella Striscia di Gaza) e la ripresa dei combattimenti nella Striscia”. Secondo la nota diffusa da parte israeliana, Rubio “ha espresso il fermo sostegno degli Stati Uniti per Israele e le sue politiche”.

  • 19:36

    Tre fermati per gli scontri a Gerusalemme

    La polizia afferma di aver arrestato tre dimostranti durante le manifestazioni avvenute questo pomeriggio nei pressi della residenza privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo riporta il Times of Israel. Sono scoppiati scontri tra polizia e dimostranti in Azza Street dopo che i manifestanti hanno tentato di superare le transenne che li separavano dall’abitazione del premier. La polizia ha spinto con la forza i dimostranti lontano dai due strati di barricate, spingendone molti a terra. Un dimostrante ha colpito alla testa un agente della Border Police, secondo un portavoce delle forze dell’ordine. Non sono stati segnalati feriti gravi.

  • 17:00

    Scontri tra manifestanti e agenti davanti casa di Netanyahu

    Tafferugli si segnalano tra poliziotti e manifestanti antigovernativi che tentano di sfondare le transenne vicino alla residenza privata del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo riferisce Times of Israel. Le immagini sul web mostrano gli ufficiali della polizia di frontiera mentre spingono i dimostranti lontano dalle due barriere che li separano dalla casa del premier. In precedenza i manifestanti avevano montato delle tende sulla strada vicino alle transenne.

  • 15:25

    Il governo israeliano ha approvato la mozione di sfiducia contro la pm del processo a Netanyahu

    Il governo israeliano ha votato all’unanimità la sfiducia alla procuratrice generale, Gali Baharav-Miara, avviando il processo formale di licenziamento. Lo riferiscono i media israeliani. Il primo ministro, Benyamin Netanyahu, non era presente durante il dibattito e la votazione, a causa del suo accordo sul conflitto di interessi che gli impedisce di fare qualsiasi mossa che potrebbe influenzare il processo penale a suo carico in corso. La Procuratrice guida l’apparato di polizia del Paese e come tale supervisiona il processo al premier.

  • 14:56

    Kallas lunedì in visita in Israele

    L’Alto rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, sarà domani in visita ufficiale in Israele e nei territori palestinesi per incontrare i principali leader istituzionali. Lo rende noto il Servizio d’azione esterna Ue, evidenziando che la responsabile della diplomazia Ue intende “chiedere un immediato ritorno alla piena attuazione dell’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”. Si tratta della prima missione della politica estone in Medio Oriente dall’inizio del suo mandato come Alto rappresentante. Durante la tappa israeliana, Kallas incontrerà il presidente Isaac Herzog, il ministro degli Esteri Gideon Sàar e il leader dell’opposizione Yair Lapid. E’ prevista anche una visita al memoriale dell’Olocausto di Yad Vashem a Gerusalemme. Nei territori palestinesi Kallas incontrerà il presidente dell’Anp, Abu Mazen, e il premier Mohammad Mustafa. A Ramallah incontrerà anche i capi missione dell’Eupol Cops e dell’Eubam Rafah. La missione, viene evidenziato ancora, “sarà un’occasione per ricordare l’importanza di un accesso senza ostacoli” agli aiuti umanitari e una loro distribuzione “su larga scala dentro e attraverso Gaza”.

  • 12:34

    Oltre 50mila morti a Gaza

    Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che il bilancio delle vittime della guerra scatenata da Israele in risposta dall’attacco del 7 ottobre ha superato quota 50.000 morti. Le vittime a oggi sono 50.021.

  • 12:09

    Procuratrice generale Israele: “Il governo vuole agire al di sopra della legge”

    La procuratrice generale di Israele Gali Baharav-Miara accusa il governo di Benyamin Netanyahu di voler agire al di sopra della legge, senza alcun controllo, e di tentare di mettere a tacere il sistema di consulenza legale governativo da lei presieduto. Lo riferisce Times of Israel mentre il gabinetto sta per riunirsi a Gerusalemme per decidere su una mozione di sfiducia per rimuoverla dal suo incarico. “Il governo cerca di essere al di sopra della legge e di operare senza controlli ed equilibri, anche nei momenti più delicati, in periodi di emergenza, di proteste antigovernative e di elezioni”, afferma la procuratrice. Scrivendo al governo in vista della riunione, Baharav-Miara afferma che la mozione è giuridicamente irrilevante e che non avrà alcuna incidenza sugli sforzi del governo volti a silurarla.

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