Londra investe altri 2,2 miliardi di sterline nelle Difesa
Il governo laburista britannico annuncia “investimenti per altri 2,2 miliardi di sterline” per la difesa e il riarmo in aggiunto al già annunciato incremento del bilancio militare dal 2,2 al 2,5% del Pil dal 2027. Lo ha detto la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, presentando ai Comuni la finanziaria di primavera. Reeves ha parlato di un “un mondo che cambia” e di pericoli crescenti sullo sfondo della guerra fra Russia e Ucraina. Gli investimenti, ha detto, serviranno a finanziare forniture più agili di droni e armi varie, a beneficio delle industrie belliche del Regno, ma anche a modernizzare il deterrente nucleare.
Cremlino: “Accordo del Mar Nero vincolato rispetto a una serie di condizioni”
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l’attuazione dell’accordo per la sicurezza della navigazione sul Mar Nero “può essere attivata dopo che sono soddisfatte una serie di condizioni“. Lo riporta l’agenzia Interfax. Il Cremlino ieri ha affermato che gli accordi tra Russia e Usa possano entrare in vigore dopo “il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti (compresi i prodotti ittici) e fertilizzanti, collegandoli allo Swift e aprendo i necessari conti di corrispondenza”.
Starmer: “La pace in Ucraina deve prevedere che Mosca paghi”
Qualsiasi accordo di pace in Ucraina deve prevedere che “la Russia sia chiamata a rispondere per le riprovevoli azioni” commesse in tre anni di guerra. Lo ha detto oggi Keir Starmer salutando i rappresentanti di un’organizzazione che si occupa dei “rapimenti di bambini” ucraini imputati a Mosca, ospiti della Camera dei Comuni in occasione del Question Time. Il premier britannico ha definito “mostruoso” il trasferimento dei bambini e ha ribadito che Londra farà ogni sforzo per assicurarne “il ritorno in Ucraina”. Ha poi confermato che domani sarà a Parigi per una nuova riunione della “coalizione dei volenterosi” pro Kiev.
Vertice a Palazzo Chigi in vista della riunione di Parigi
Si è concluso il vertice di governo a Palazzo Chigi, convocato per definire la linea del governo in vista del summit “sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina” della ‘coalizione di volenterosi’ a cui la premier Giorgia Meloni parteciperà domani a Parigi. La riunione è durata poco meno di un’ora. Alla riunione di governo erano presenti la premier Meloni, i due vicepremier Antonio Tajani (in videocollegamento dal Friuli Venezia Giulia) e Matteo Salvini, il ministro della Difesa Guido Crosetto, nonché militari e diplomatici.
Cremlino: “Kiev ha tentato di attaccare infrastrutture energetiche”
L’Ucraina ha tentato di colpire gli impianti energetici russi, nonostante l’accordo di tregua. “Ci sono stati tentativi di colpire negli ultimi giorni, sono ben noti”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, come riporta l’agenzia Tass. “Pertanto, pur essendo consapevoli che l’incapacità del regime di Kiev di negoziare è stata dimostrata più di una volta, crediamo comunque che questo accordo debba essere ovviamente rispettato”, ha aggiunto Peskov, sottolineando che “l’ordine di Putin riguardante il cessate il fuoco sui siti energetici è in vigore e viene implementato dalle nostre forze armate“.
Mosca: “Soddisfatti del dialogo costruttivo con gli Usa”
“Siamo soddisfatti di come si sta sviluppando il nostro dialogo” con gli Usa: in modo pragmatico, costruttivo ed efficace”. Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. “Continuiamo i nostri contatti con la parte americana. Questi contatti continui sono piuttosto intensi. L’elenco delle installazioni russe e ucraine coperte da un divieto temporaneo di attacchi contro le strutture energetiche è stato concordato abbastanza rapidamente ieri proprio grazie a quei contatti”, ha detto ancora Peskov secondo la Tass.
Reporter russa uccisa al confine da una mina al confine con l’Ucraina
Una corrispondente di guerra del principale canale televisivo statale russo, Channel One, è stata uccisa da una mina nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Lo ha fatto sapere l’emittente televisiva. “La corrispondente di guerra di Channel One, Anna Prokofieva, è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale. È successo nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina“, ha dichiarato il canale televisivo. “La troupe cinematografica di Channel One è incappata in una mina nemica”.
Zelensky: “Mosca attacca, segno che non vuole la pace”
“Lanciare attacchi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, commentando l’attacco russo di ieri sera e affermando che “dall’11 marzo, c’è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire “no” alla proposta di pace dei nostri partner”. “Ieri sera – afferma Zelensky -, nei nostri cieli si sono verificate altre 117 prove di come la Russia continui a trascinare questa guerra: 117 droni d’attacco, la maggior parte dei quali Shahed. Un numero significativo è stato abbattuto dai nostri difensori aerei. Dnipro, Sumy, Cherkasy e altre regioni sono state attaccate dalla Russia. C’è stato un massiccio attacco di droni su Kryvyi Rih, che ha preso di mira un’impresa locale e infrastrutture civili. A Okhtyrka, nella regione di Sumy, sono state danneggiate case, negozi e infrastrutture civili. Anche le comunità nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia sono state colpite”. “Tutti coloro che sono stati colpiti devono ricevere assistenza. Ma ci deve essere anche una chiara pressione e una forte azione da parte del mondo sulla Russia: più pressione, più sanzioni dagli Stati Uniti, per fermare gli attacchi russi”, conclude il presidente ucraino.