Ue, “contromisure sul tavolo se negoziati con Usa falliscono”
L’indagine del Dipartimento del Commercio americano per presentare dazi sull’import di farmaci e chip “era prevista. La Commissione ha presentato un’argomentazione forte contro le tariffe in questi settori importanti per le relazioni transatlantiche. La Commissione prosegue inoltre il lavoro di preparazione di ulteriori contromisure, nel caso in cui i negoziati non dovessero avere esito positivo. Ogni opzione rimane sul tavolo.” Lo spiega Olof Gill, portavoce con delega al Commercio della Commissione Ue.
Ue, ‘sui dazi stiamo facendo nostra parte,ora tocca a Usa’
“L’Ue sta facendo la sua parte. Ora è necessario che gli Stati Uniti definiscano la loro posizione. Come in ogni negoziato, questa deve essere una strada a doppio senso, un impegno a doppio senso, con entrambe le parti che portano qualcosa al tavolo”. Lo rende noto Olof Gill, portavoce della Commissione Ue, in merito alla missione del commissario Maros Sefcovic negli Usa. “Abbiamo proposto di continuare a lavorare a livello di esperti per esplorare ulteriormente il terreno per un accordo reciprocamente vantaggioso. In questa fase, non è ancora previsto un ulteriore incontro a livello di commissario”, aggiunge.
Ue, “Sul tavolo Usa zero dazi per beni industria e auto”
Nel corso degli incontri di ieri del commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, sul tavolo sono stati posti “la nostra offerta di lavorare per ottenere tariffe reciproche zero per zero per tutti i beni industriali, comprese le automobili, il tema della sovraccapacità globale nei settori dell’acciaio e dell’alluminio, la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento nei semiconduttori e nei prodotti farmaceutici”. Lo rende noto un portavoce della Commissione Ue, sottolineando che Bruxelles “continuerà ad affrontare questi colloqui in modo costruttivo. È chiaro che saranno necessari notevoli sforzi congiunti” per un’intesa.
Trump attacca Xi: “Va in Vietnam per fregarci”
La missione di Xi Jinping in Vietnam ha l’obiettivo di capire come “fregare” gli Stati Uniti. La spiega così Donald Trump, che ha avviato una durissima politica dei dazi contro la Cina in particolare e contro tutti quei Paesi, anche europei, che si starebbero approfittando degli americani. Parlando nello Studio ovale, il presidente ha detto: “Non do la colpa alla Cina, non do la colpa al Vietnam. E’ stato un incontro meraviglioso (quello tra il presidente cinese e il leader vietnamita To Lam, ndr), un incontro per cercare di capire ‘come freghiamo gli Stati Uniti d’America?'”.
La Cina vieta le consegne di nuovi aerei Boeing
La Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne di jet Boeing nell’ambito della guerra commerciale ‘occhio per occhiò che ha visto il presidente americano Donald Trump imporre dazi fino al 145% su tutto l’import di beni made in China. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier. Pechino ha anche chiesto alle compagnie aeree mandarine “di sospendere qualsiasi acquisto di attrezzature e componenti aeronautici da aziende statunitensi”. Pechino ha già annunciato tariffe di ritorsione del 125% sui prodotti made in Usa oltre ad altre misure.
Orsini (Confindustria): “Assurdo che l’Ue non abbia già aperto ad altri mercati”
“L’Unione europea sia rapida, visto che qualche mercato si chiude non è possibile ad oggi che non se ne aprano altri”. Così il presidente di Confindustria Emanuele Orsini nel corso del Sustainable Economy Forum organizzato in collaborazione con la Comunità di San Patrignano. Il fatto che l’accordo con il Mercosur si concluda nel 2035 “mi pare pazzia: se si chiude qualche mercato dobbiamo aprire altri”, insiste, rilevando che “in questo momento il problema più importante è l’incertezza”.
Sefcovic: “Servirà un grande sforzo per un accordo con gli Usa”
L’Ue “rimane costruttiva” nei confronti degli Usa e “pronta a un accordo equo, che comprenda la reciprocità attraverso la nostra offerta di tariffe zero a zero sui beni industriali e il lavoro sulle barriere non tariffarie. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un notevole sforzo congiunto da entrambe le parti”. Lo ha affermato via social nella notte il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, in missione a Washington, dove ha avuto un incontro con il segretario al Commercio Howard Lutnick e con l’ambasciatore Jamieson Greer, rappresentante per il Commercio per negoziare, “cogliendo la finestra di 90 giorni per una soluzione reciproca ai dazi ingiustificati”.
Dazi Usa al 20,9% sui pomodori messicani
L’amministrazione Trump ha annunciato dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal vicino Messico, che è uno dei fornitori principali di questo prodotto importato dagli Stati Uniti. Il ministero del commercio Usa ha rescisso un accordo del 2019 perché “non è riuscito a proteggere i coltivatori di pomodori statunitensi dalle importazioni messicane a prezzi iniqui”. “Questa azione consentirà ai coltivatori di pomodori statunitensi di competere lealmente sul mercato”, ha aggiunto il ministero.
Trump valuta l’esenzione dell’industria delle auto dalle tariffe
Il presidente Donald Trump ha suggerito che potrebbe temporaneamente esentare l’industria automobilistica dai dazi che aveva precedentemente imposto al settore, per dare ai costruttori di auto il tempo di riorganizzare le loro catene di approvvigionamento. “Sto valutando qualcosa per aiutare alcune case automobilistiche in questo” ha detto Trump ai giornalisti riuniti nello Studio Ovale. Il presidente ha affermato che i produttori di auto hanno bisogno di tempo per spostare la produzione da Canada, Messico e altri paesi. “Produrranno qui, ma serve un po’ di tempo”, ha spiegato. Matt Blunt, presidente dell’American Automotive Policy Council, un’associazione che rappresenta Ford, General Motors e Stellantis, ha detto che il gruppo condivide gli obiettivi di Trump di aumentare la produzione interna. “C’è una crescente consapevolezza che dazi generalizzati sui componenti potrebbero compromettere il nostro obiettivo condiviso di costruire un’industria automobilistica americana prospera e in crescita, e che molte di queste transizioni nelle catene di fornitura richiederanno tempo” ha affermato. Quando Trump annunciò i dazi del 25% sull’industria automobilistica il 27 marzo, li definì “permanenti”.