6 aprile – Alle 3:32 una scossa di magnitudo 5.9 devasta l’Aquila e i paesi vicini. Alla fine della giornata i morti stimati sono 150, 1.500 i feriti, 70.000 gli sfollati. Berlusconi, in partenza per Mosca, annulla il viaggio e si reca sul posto. Subito si parla di una new town da costruire nelle vicinanze. In serata il Consiglio dei ministri decreta lo stato di emergenza e stanzia i primi fondi. Nei primi soccorsi sono impegnate 4mila persone, tra professionisti e volontari. Tra loro anche i giocatori dell’Aquila rugby che partecipano allo sgombero dell’ospedale. Tra le frazioni, la più colpita è Onna: l’80% degli edifici crolla con la prima scossa. Il restante 20% è inagibile. Il 15% della popolazione del paese perde la vita nel sisma.
Nessuno degli edifici dell’Aquila è considerato agibile. Il palazzo della prefettura collassato diventa un simbolo al pari della casa dello studente, nel cui crollo parziale perdono la vita sette giovani universitari.
7 aprile – A 24 ore dal sisma viene trovata in vita una ragazza di 24 anni. Salva una donna di 98 anni, già scampata al terremoto della Marsica (1915). Il numero dei morti sale a 220.
In serata un’altra forte scossa di magnitudo 5.3.
8 aprile – Evacuato il carcere. Il numero dei morti sale a circa 270. Il Papa comunica che andrà in Abruzzo appena possibile. Berlusconi parla di introduzione del reato di sciacallaggio.
9 aprile – Arriva il presidente Napolitano. Ordinanza del governo per affrontare le emergenze economiche degli sfollati.
10 aprile – E’ il giorno dei funerali celebrati dal cardinal Bertone. Le bare sono 205. Il numero delle vittime è salito a 290.
11 aprile – Lo sciame sismico sembra diminuire. Vengono ritrovati altri tre cadaveri. In serata tutti i dispersi segnalati sono stati trovati, vivi o morti. Si smette di scavare. Le tendopoli sono 32 e ospitano circa 19.000 sfollati.
12 aprile – I riti della Pasqua vengono celebrati sotto le tende. Nelle zone del sisma visita di Fini e Berlusconi, che assicura: ”Presto fuori dalle tende”. Il conto delle vittime sale a 294, dopo la morte di un ferito nell’ospedale di Teramo. Alla fine le vittime accertate saranno 309, 1600 i feriti. 80mila le persone rimaste senza casa
23 aprile – il Consiglio dei ministri dà il via libera al progetto C.A.S.E. E’ l’atto di nascita delle new town. Nella stessa riunione viene spostata la sede dell’imminente G8, inizialmente previsto alla Maddalena.
8-10 luglio – A L’Aquila si tiene il G8, il quinto sotto la presidenza italiana, otto anni dopo Genova.
15 settembre – vengono inaugurate a Onna le prime 93 casette in legno del progetto M.A.P.
6 aprile 2010 – A un anno esatto dal terremoto sono 14.462 gli aquilani alloggiati negli appartamenti del progetto C.A.S.E.