Repubblica ceca
- Criminalità vietnamita: Produzione e traffico di droghe sintetiche e cannabis illegale, traffico di esseri umani
- Triadi cinesi: traffico di droga e di esseri umani
- Camorra: riciclaggio
“La maggior parte della metanfetamina appare prodotta in Repubblica Ceca”, afferma il rapporto dell’Unione europea sul mercato della droga del 2016, cosa che trova conferma nel rapporto Europol 2017. Tra il 2009 e il 2013 sono stati scoperti 1.483 laboratori di produzione, contro, per esempio, i 61 della Germania nello stesso periodo. Inoltre, si legge ancora nel documento, il Paese è fra i principali mercati di sbocco della marijuana coltivata illegalmente in Albania e trafficata dai gruppi criminali del “paese delle Aquile”. Ma anche un produttore emergente di cannabis “ad alto potenziale” di principio attivo, attività spesso connessa a gruppi di criminalità organizzata vietnamita.
“La criminalità vietnamita gioca un ruolo primario nella produzione e nella distribuzione di metanfetamina in diversi stati membri”, si legge nel rapporto Ue sulla droga, “così come in un’ampia gamma di altre attività criminali, inclusa la produzione di cannabis, l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani”. Vietnamiti vittime di tratta sono impiegati per esempio nelle piantagioni clandestine, mentre la diaspora europaa offre la rete per i traffici con altri Paesi membri, per esempio la Francia. “Gruppi vietnamiti sono coinvolti anche nel commercio di metanfetamina in Polonia, Slovacchia e Paesi nordici. Gruppi criminali della ex Jugoslavia hanno anche iniziato a collaborare con bulgari e vietnamiti nella distribuzione di cannabis e metanfetamina”.
Secondo il rapporto del 2001 sulla criminalità asiatica in Europa, pubblicato da Parlamento europeo, in Repubblica ceca sono attive, ancora nella droga e nel traffico di migranti, le Triadi cinesi, in particolare il gruppo “14K”, nonché il clan autonomo “Sole rosso”. Negli ultimi anni, la Direzione investigativa antimafia italiana ha avviato diverse indagini per riciclaggio. E’ risultato latitante a Praga un esponente della camorra, legato al clan salernitano dei Marandino, arrestato il 15 gennaio 2015 all’aeroporto di Roma, proveniente dalla capitale ceca.