fallo d’autore

fallo d’autore

(il quadro)

di Fabrizio d’Esposito foto di Umberto Pizzi

Crosta azzurra. Se la politica è un’arte, come sosteneva il prussiano Otto von Bismarck (1815-1898), allora Silvio Berlusconi (1936-2023) è stato il Grande Imbianchino del potere nell’ultimo trentennio italico, che spacciava grottesche patacche per capolavori d’autore, tipo la celebre nipote di Mubarak. Imbianchino e anche piazzista. Vicino alla sua reggia di Arcore, in Brianza, aveva un hangar simbolo del suo collezionismo compulsivo e denominato con gran pompa “La Quadreria di villa San Martino dal 1970”: oltre venticinquemila quadri comprati alle televendite notturne, talvolta doni natalizi per i parlamentari forzisti e diventati infine un problema per i figli eredi. Persino Vittorio Sgarbi – nella foto a destra con lui – da critico d’arte recensì così questo enorme deposito: “La distruzione di quei quadri, almeno sul piano artistico, non sarebbe un delitto”. Un giudizio che diventa seduta stante, a insaputa di Sgarbi, metafora ed epitaffio del berlusconismo: un ventennio trash e amorale da rottamare nell’oblio. A sua volta lo stesso Sgarbi è una crosta azzurra del circo berlusconiano, costretto a dimettersi da sottosegretario alla Cultura del governo Meloni per faccende penose di quadri rubati o falsificati, come rivelato dal Fatto. E ora che l’ex Cavaliere non c’è più, resta il mistero dell’uomo B. ossessionato dalla dimensione estetica (sceglieva i candidati in base all’aspetto, per esempio), ma che l’amore per il Bello ha trasfigurato nel campione della Bruttezza politica sovente contra legem, laddove Forza Italia ha fatto più reati che riforme. E senza dimenticare la sua dispendiosa passione per la gnocca, rivelatasi l’arma letale che annientò il suo ultimo governo.

Ermatteofrodito
Matteo Renzi alla Galleria Borghese di Roma davanti alla statua del Bernini che raffigura Enea che porta sulle spalle il padre Anchise: l’ex premier è l’ultimo campione dell’ermafroditismo politico (nella pagina a destra la statua dell’Ermafrodito Stante) che allo stesso tempo vuole stare a destra, al centro e a sinistra. Un’incognita per chi decide di portarselo a letto, pardon nell’alleanza

Lollo è pure Nipote
A sinistra: Francesco Lollobrigida non è solo Fratello d’Italia ed ex Cognato di Meloni ma è pure Nipote di Gina Lollobrigida (1927-2023): il suo bisnonno era fratello del nonno di Lollo attrice. Sopra, Fausto Bertinotti a una mostra su Andy Warhol: con lui anche Mario d’Urso (1940-2015), che gli lasciò due serigrafie di Mao firmate da Warhol, poi al centro di una disputa testamentaria

Patacchè
Nei salotti romani c’è anche chi espone parodie giganti di capolavori della pittura: sopra un’Ultima Cena antesignana della rappresentazione LGBT alle Olimpiadi di Parigi. A destra: Daniela Santanchè in nero alla mostra dell’opera omnia di Caravaggio che fu allestita a Palazzo Venezia di Roma nel 2001. All’epoca la Pitonessa era una parlamentare larussiana di An, il partito di Gianfranco Fini


Crosta azzurra. Se la politica è un’arte, come sosteneva il prussiano Otto von Bismarck (1815-1898), allora Silvio Berlusconi (1936-2023) è stato il Grande Imbianchino del potere nell’ultimo trentennio italico, che spacciava grottesche patacche per capolavori d’autore, tipo la celebre nipote di Mubarak. Imbianchino e anche piazzista. Vicino alla sua reggia di Arcore, in Brianza, aveva […]

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