(Adnkronos) - Se alcuni esponenti iraniani non hanno mai legato l'arresto di Cecilia Strada alla richiesta di estradizione di Abedini, altri elementi sembrano tenere insieme le due vicende e non si esclude che nelle prossime ore il ministro della Giustizia Carlo Nordio possa 'sfruttare' un articolo del codice di procedura penale, il 718, che al comma 2 prevede che, in caso di arresto con richiesta di estradizione, "la revoca è sempre disposta se il ministro della Giustizia ne fa richiesta". Significa che se oggi Nordio lo chiedesse, trasmettendo il provvedimento alla corte d'Appello di Milano, l'ingegnere iraniano sarebbe libero.
Per il 38enne di Teheran è prevista, il prossimo 15 gennaio, l'udienza in corte d'Appello per discutere la richiesta dei domiciliari, avanzata dal difensore Alfredo De Francesco, su cui la procuratrice generale di Milano Francesca Nanni si era espressa in modo negativo ritenendo che "le circostanze rappresentate nella richiesta, in particolare la messa a disposizione di un appartamento e il sostegno economico da parte del consolato dell'Iran" insieme ad "eventuali divieto di espatrio e obbligo di firma, non costituiscano una idonea garanzia contrastare il pericolo di fuga del cittadino iraniano di cui gli Usa hanno chiesto l'estradizione".