Roma, 28 dic. (Adnkronos) - “Il gesto di Papa Francesco di inserire nella bolla di convocazione dell’anno Santo l'opportunità di una amnistia oggi interroga tutti, credenti e non credenti, perché la situazione delle carceri italiane, oltre che penosa da un punto di vista umanitario rende lo Stato illegale rispetto alle proprie leggi e rispetto alla propria Costituzione e mina il senso e la finalità stessa del carcere”. Lo ha detto ad Omnibus il segretario di +Europa Riccardo Magi.
“Questa situazione non è una calamità naturale, non è un ineluttabile temporale, ma ha delle cause precise: le politiche messe in atto dal governo con la creazione di nuovi reati e aumenti di pena che stanno determinando un’aumento degli ingressi non solo in carcere, ma anche nelle strutture minorili grazie a provvedimenti come il decreto Caivano. Noi, invece, dovremmo intervenire subito con provvedimenti che abbassino il numero di presenze nel carcere, cominciando al contempo a riformarlo profondamente, prevedendo ad esempio il numero chiuso: se non hai commesso un reato di pericolosità sociale entri in carcere solo se la capienza lo consente altrimenti l'esecuzione della pena è rinviata o attuata con misure alternative".
"Serve prevedere luoghi per chi ha meno di un anno di pena da scontare volti alla formazione lavorativa con piccoli numeri di persone. Il piano di Nordio - ha concluso Magi - è disperante: da garantista non posso accettare che si sia garantisti solamente per quello che riguarda la fase processuale - e va ricordato che nelle nostre carceri ci sono migliaia di persone che sono in custodia cautelare - si deve essere garantisti anche nella fase dell’esecuzione della pena. Come +Europa crediamo debba partire un’iniziativa per l’amnistia: c’è già un appello promosso da Luigi Manconi, monsignor Paglia, Michele Ainis, Stefano Anastasia e sostenuto da numerose personalità, ora bisogna rendere questo appello una piattaforma politica”.