Roma, 20 nov (Adnkronos) - "In Emilia-Romagna e in Umbria hanno vinto due bei candidati, con personalità non faziose, aperte. È un Pd che vince, allargandosi, che tiene conto delle diverse componenti della società. Queste elezioni ci dicono che c'è finalmente la possibilità di una riscossa, ma ora si tratta di dotarsi di programmi riformatori, che aprano l'alleanza, capaci di parlare ad una vasta opinione pubblica e anche ad una parte dell'elettorato moderato, senza il quale non si vincerà". Lo dice Romano Prodi alla 'Stampa'.
"Il punto è questo: i dem sapranno coinvolgere la società in un dialogo di ampio respiro? La critica alle proposte governative è giusta ma non basta: servono proposte di riforme attive in diversi campi", sottolinea Prodi che spiega ancora: "Il Pd ha la responsabilità di proporre politiche attive, anche perché il governo sta dimostrando di avere risposte solo conservatrici, di chiusura e spesso anche repressive".
Sulle alleanze, Prodi dice: "Il rischio è quello di avere una Quercia addirittura senza cespugli, ma solo circondata dall'erba! Credo non debba mai venire la tentazione di vincere in solitudine, perché questo non sarebbe possibile. Un singolo partito non può essere sufficiente perché avere parlamentari cooptati dall'alto spinge all'omogeneità, non aiuta le diverse correnti di pensiero".