Roma, 8 gen. (Adnkronos) - "Rinnovo a nome del Partito democratico la richiesta avanzata da mesi che la presidente Meloni venga in aula a dirci esattamente quali sono i termini del negoziato che ha in corso con Elon Musk, di cui crediamo - salvo smentite - che ne abbia parlato anche in questi ultimi giorni. Quali sono i termini di un’interlocuzione confermata sempre di più da voci autorevoli, qual è il costo di questa operazione, quale interesse viene spartito tra l’uomo più ricco del mondo e il nostro Paese". Lo ha detto intervenendo in aula alla Camera la capogruppo del Pd, Chiara Braga.
"Non è sufficiente la smentita - che poi non è una smentita - letta nella velina di palazzo Chigi, quando da giorni sugli organi di stampa, una delle agenzie più accreditate, Bloomberg, e anche da parte di alcuni autorevoli esponenti di governo, come il vicepremier Salvini, vengono rilanciati riferimenti più o meno espliciti a questa contrattazione in corso, e dallo stesso Elon Musk, che usa la sua piattaforma per scambiarsi complimenti e civetterie proprio con Salvini - ha detto ancora la deputata dem -. Vogliamo sapere dalla presidente del Consiglio se è vero che sta impegnando il nostro Paese su una cifra rilevante, di un miliardo e mezzo di euro per questa fornitura, perché noi sappiamo che siete abituati agli sprechi, come gli 800 milioni per i centri di immigrati in Albania, centri completamente vuoti. È inaccettabile che una spesa di questo tipo possa solamente essere pensata senza i necessari passaggi di informazione e di condivisione con il Parlamento, di verifica dell’esistenza di un effettivo interesse nazionale, che non può essere discusso nelle segrete stanze dall’altra parte dell’oceano".
"È quanto più necessario che la presidente Meloni venga a riferire in Aula perché oggi prendiamo atto che c’è una spaccatura all’interno della maggioranza, con l’altro vicepremier di Forza Italia, Tajani, che frena sul progetto. Una spaccatura che mette a serio rischio la credibilità del nostro Paese. Lo ribadiamo ancora una volta: l’Italia non si svende e non lo consentiremo. Non vogliamo che il destino dell’Italia venga messo nelle mani di un privato che non è solo un uomo d’affari ma che ha chiari interessi politici nei confronti del nostro Paese", ha concluso Braga.