Con Falcao ancora in dubbio, le speranze offensive della Colombia che vuole stupire il mondo in Brasile sono affidate a Jackson Martinez. Nato il 3 ottobre 1986, il talentuoso attaccante muove i primi passi da calciatore nelle giovanili dell'Independiente Medellin, e fa il suo esordio in Primera A nel 2005. In 136 presenze con El Poderoso (questo il soprannome della squadra di Medellin) mette a segno 55 reti, vincendo il campionato nel 2009 e laureandosi capocannoniere con 18 marcature. Nel 2010 cede all'offerta dei Jaguares de Chiapas, squadra messicana, con cui vince nel 2011 una Copa Mesoamericana. E' il Porto a notare il suo talento e a portarlo in Europa per 11 milioni di dollari: i lusitani hanno appena ceduto a peso d'oro un mostro sacro come Hulk, e i tifosi biancoblù lo accolgono con una buona dose di scetticismo. E invece Jackson non tradisce: nella prima stagione segna 26 gol in 30 partite trascinando i Dragoni alla vittoria del campionato, nella seconda continua la sua straordinaria escalation realizzativa. In mezzo la spietata corte del Napoli, che nell'estate 2013 arriva ad offrire 30 milioni ricevendo il secco no del presidente Pinto da Costa. E proprio negli ottavi di Europa League i partenopei se lo ritrovano davanti uscendone con le ossa rotte, visto che nella sfida d'andata in Portogallo è un suo gol da bomber di razza ad indirizzare la qualificazione (Porto poi fuori ai quarti).

Quello di Jackson Martinez con la Nazionale colombiana è invece un rapporto più tormentato. Chiuso da Radamel Falcao, da James Rodriguez e dal mostro sacro Teofilo Gutierrez, l'attaccante del Porto ha totalizzato solo 26 presenze e 8 reti coi 'Cafeteros'. Ma il Mondiale in Brasile potrebbe davvero essere la sua occasione: visti i problemi fisici del bomber del Monaco, Pekerman dovrebbe affidare a lui le chiavi dell'attacco. Con la speranza di essere ripagato con ciò che Jackson Martinez sa fare meglio: i gol.

Soprannome curioso quello affibbiato a Jackson Martinez. In patria da sempre lo chiamano Cha Cha Cha, nomignolo che si deve alle movenze da ballerino che contraddistinguono l'attaccante del Porto quando gioca. Jackson Martinez non è certo un attaccante che si fa notare per i suoi comportamenti fuori dal campo: in Colombia sottolineano come, nonostante la fama, tenga sempre saldamente i piedi per terra. Lo testimonia un'intervista rilasciata nel marzo 2013, quando già si profilava un'estate di mercato caldissima per lui: "Ricordo quando ero a Medellin e guadagnavo 500mila pesos (circa 200 euro) al mese. Il fatto che ora la mia clausola rescissoria valga 40 milioni di euro la considero una follia. E' una cosa mai vista, perché io ritengo che i soldi non siano tutto nella vita. Io gioco, è il mio dovere. Sarà Dio a dirmi se dovrò cambiare squadra".