22 aprile 1987
La Nigeria, arrivata al Mondiale dopo aver eliminato l'Etiopia negli spareggi della zona africana, affida le chiavi in cabina di regia a John Obi Mikel. I Mondiali in Brasile potrebbero essere il torneo della maturità per il forte centrocampista, che a 27 anni vuole trascinare le Super Aquile ad una rassegna da protagonista. Nato a Jos il 22 aprile 1987, il ragazzo si forma nella squadra della sua regione, il Plateau United: qui lo nota l'Ajax Cape Town, la "succursale" sudafricana del club di Amsterdam. Ma sono i Mondiali Under 20 in Olanda, nel 2005, a fargli guadagnare notorietà internazionale. Mikel e la Nigeria stupiscono tutti arrivando all'argento, lui finisce nel mirino del Manchester United che non potendo tesserare un extracomunitario per le rigide leggi britanniche sull'immigrazione lo fa acquistare in aprile dai norvegesi del Lyn Oslo con l'accordo di prenderlo in estate.
Qui nascono i problemi: nell'estate 2006 Roman Abramovich e José Mourinho lo vogliono a tutti i costi e ingaggiano un duello di mercato con Sir Alex Ferguson a suon di milioni. Alla fine ha la meglio il Chelsea, che sborsa 6 milioni di euro al Lyn Oslo e ben 17,4 allo United. L'operazione suscita il clamore dei media, ma Mikel, ad appena 19 anni, stupisce fin da subito per la sua maturità. In otto anni coi Blues vince una Premier League (nel 2009-2010 con Carlo Ancelotti in panchina), una Champions League, una Europa League, 4 FA Cup, una Coppa di Lega e una Community Shield: un palmares niente male. Ma il successo che lo rende più orgoglioso è quello sudafricano, nella Coppa d'Africa 2013 con la Nazionale nigeriana.
Corsi e ricorsi storici: la Nigeria è inserita nel Girone F assieme all'Argentina di Leo Messi. John Obi Mikel e la Pulce, a soli 18 anni, furono i grandi protagonisti dei Mondiali Under 20 del 2005 in Olanda: i due si incrociarono nella finalissima di Utrecht il 2 luglio 2005, e fu l'attaccante argentino ad avere la meglio. L'Albiceleste Under 20 vinse 2-1 contro i pari età della Nigeria, due le reti del campione del Barcellona intervallate dal gol del momentaneo pareggio di Chinedu Obasi. A fine torneo Messi fu eletto miglior giocatore della competizione (oltre a laurearsi capocannoniere con 6 marcature), mentre Obi Mikel si piazzò al secondo posto nella classifica individuale.