La Grecia si affida alla vena realizzativa di Konstantinos Mitroglou per ben figurare ai Mondiali. Nato il 12 marzo 1988 a Kavala, città della Macedonia orientale, Mitroglou lasciò la Grecia da bambino per emigrare in Germania: i genitori trovarono lavoro a Neukirchen-Vluyn, vicino a Duisburg, ed è proprio nelle giovanili dell'MSV che il ragazzo inizia a farsi notare dagli osservatori. Nel 2005 passa al Borussia Moenchengladbach, con la cui Under 19 realizza 38 reti in 35 gare: l'esordio in Bundesliga, però, non arriverà mai. Dopo gli Europei Under 19 del 2007, in cui realizza 3 gol in 5 gare e guida la Grecia al secondo posto, l'Olympiacos lo riporta in patria. La trafila per diventare il bomber titolare della squadra di Atene è travagliata e passa dai prestiti a Panionios (8 gol in 11 gare) e Atromitos (16 in 28). La vera esplosione avviene nel 2012, quando Michel gli affida le chiavi dell'attacco biancorosso e lui lo ripaga con 37 reti in 61 gare giocate, trascinando la squadra del Pireo a due titoli greci e a buonissime prestazioni in Champions League. Nel gennaio 2013 lo acquista il Fulham per 12 milioni di euro, ma con la maglia dei Cottagers Kostas registra appena 3 presenze senza reti e chiude con la retrocessione

Significativa, nonostante abbia solo 26 anni, la sua carriera con la Nazionale greca: in 29 apparizioni sono già 8 i gol per la squadra di Fernando Santos, quasi tutte nelle qualificazioni per i Mondiali brasiliani. Nella sfida-spareggio con la Romania arrivano una doppietta al Karaiskaki e il gol della sicurezza all'Arena Nazionale di Bucarest: è il momento più alto della sua carriera, e ora Mitroglou vuole proseguire nel cammino intrapreso.

Con la maglia della Nazionale greca Mitroglou si è sempre tolto grosse soddisfazioni. A 17 anni è lui il bomber della Nazionale ellenica Under 17 che stupisce tutti agli Europei di categoria in Austria: Mitroglou segna 2 gol nel girone eliminatorio contro Portogallo e Austria, in semifinale una sua rete contribuisce a far fuori la fortissima Germania di Jerome Boateng e Mesut Ozil. In finale arriva la sconfitta per 1-0 contro la Spagna, con rete decisiva di Daniel Parejo.

In una recente intervista concessa all'emittente radiofonica inglese Radio 5, Roy Carroll, ex portiere del Manchester United attualmente in forza all'Olympiacos, lo ha addirittura paragonato ad un grande del calcio britannico come Eric Cantona: "E' proprio quel tipo di giocatore: io ricordo quando vedevo il francese in televisione, come manteneva il possesso del pallone. Era un campione tremendo, uno dei migliori: ma anche Kostas è davvero molto forte".