10 marzo 1981
Samuel Eto'o, attaccante nato nel marzo 1981, è uno dei giocatori simbolo dell'Africa, uno di quelli che ha raccolto il testimone da miti come George Weah. Giocatore offensivo polivalente in grado di vestire i panni sia della prima, sia della seconda punta: ha fiuto del gol, tecnica sopraffina e un carisma sconfinato. La sua carriera inizia nel 1996 quando entra a 15 anni nel settore giovanile del Real Madrid. Ma è a Maiorca che si afferma ed esplode: 70 gol in 163 presenze in quattro anni e mezzo.
Con questi numeri viene acquistato dal Barcellona e si afferma come uno degli attaccanti più forti del mondo: con la camiseta blaugrana realizza 130 reti in 199 presenze e vince tutto, centrando la tripletta Champions-Liga-Coppa del Re nel 2009. Tripletta che ripete l'anno dopo nella sua prima avventura all'Inter con Josè Mourinho: a Milano Eto'o è arrivato nell'affare che ha portato Ibrahimovic al Barcellona. Nell'estate 2011, dopo 53 gol in 102 gare, lascia a sorpresa Milano per accettare la corte, e soprattutto i soldi, dei russi dell'Anzhi. In Russia dura due anni perchè nell'estate 2013 riabbraccia Mourinho al Chelsea.
Con la nazionale del Camerun segna 55 gol, record assoluto, in 112 gare e conquista l'oro olimpico a Sydney 2000 e due Coppe d'Africa, nel 2000 e nel 2002. Per quattro volte è stato nominato Pallone d'Oro africano, di cui tre consecutive dal 2003 al 2005.
Samuel Eto'o è uno dei calciatori più controversi del panorama mondiale. Nel 2001 ha lasciato l'Inter per approdare all'Anzhi, formazione russa del magnate Kerimov che per due anni lo ha retribuito con un ingaggio superiore ai 20 milioni di euro a stagione. Dal 2007 ha la cittadinanza spagnola e nello stesso anno ha sposato la fidanzata Georgette, ivoriana, da cui ha avuto due dei suoi quattro figli, Siena e Lynn (Maelle e Etienne gli altri due). Da tantissimi anni testimonial Puma, è molto attivo nella lotta al razzismo ed è ambasciatore Unicef.