24 ottobre 1985
Debutta in Premier League a 16 anni con la maglia dell’Everton, squadra con la quale disputa due stagioni (dal 2002 al 2004) segnando 15 reti in campionato. Nell’estate 2004 si trasferisce al Manchester United per 39 milioni di euro. Da quel momento diventa uno dei pilastri dei Red Devils di Alex Ferguson con i quali vince tutto: 5 campionati inglesi, una Champions League, un Mondiale per club, 5 Community Shield e 3 Coppe di Lega. Da quando indossa la maglia dello United è sempre andato in doppia cifra in Premier (record di 27 gol nel 2011-2012). Ha messo la sua firma anche nella finale di Champions del 2011, persa 3-1 dalla squadra di Ferguson contro il Barcellona.
Brillante, anche se avaro di soddisfazioni, il suo percorso in Nazionale. Esordisce a 17 anni e 111 giorni (il secondo giocatore più giovane di sempre dopo Theo Walcott) e pochi mesi dopo diventa il più giovane giocatore inglese ad avere segnato con la maglia dell’Inghilterra: Sven Goran Eriksson lo convoca a Euro 2004 e Rooney risponde da fuoriclasse segnando 4 reti nella fase a gironi prima di infortunarsi. Da dimenticare, invece, i Mondiali 2006 conclusi con l’espulsione ai quarti di finale contro il Portogallo che si impone ai rigori. Agli ultimi Europei del 2012 segna un solo, ma pesantissimo gol: quello che stende l’Ucraina e fa volare l’Inghilterra ai quarti prima dell’eliminazione ai rigori contro l’Italia.
Dalle stelle alle stalle in pochi mesi. E’ l’ottobre 2010 quando Wayne Rooney annuncia l’intenzione di voler lasciare lo United perché alla ricerca di nuovi stimoli. Si ipotizza un suo trasferimento al City e i tifosi dei Red Devils non la prendono bene. Una trentina di esagitati si dà appuntamento sotto casa del bomber e lo minaccia apertamente: “Firma per il City e muori”, recita un cartello. Rooney fa dietrofront e rinnova il contratto con lo United fino al 2015. La definitiva riconciliazione con Old Trafford avviene il 12 febbraio 2011 quando Rooney segna in rovesciata il gol che vale il 2-1 sui cugini del City nel derby: la rete è considerata la più bella nella storia della Premier.